Skip to main content

Arzignano-Triestina 1-2, Gasperutti: "Vittoria netta e convincente, squadra con anima e senso logico"

Una delle più belle partite di quest'anno della Triestina, sicuramente la più bella tra quelle della gestione Bordin e la vittoria che ne è scaturita è stata netta e convincente. In questa occasione sono stati inseriti in squadra i migliori e messi in condizione di esprimersi nella posizione più...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Una delle più belle partite di quest'anno della Triestina, sicuramente la più bella tra quelle della gestione Bordin e la vittoria che ne è scaturita è stata netta e convincente.

In questa occasione sono stati inseriti in squadra i migliori e messi in condizione di esprimersi nella posizione più adatta alle loro caratteristiche, fin dalle prime battute si è vista un'altra squadra rispetto a quella balbettante vista contro l'Alessandria.

Il risultato è secondario rispetto al giudizio sul gioco, ma ne è la conseguenza e la valutazione sulla prestazione sarebbe stata eguale, anche se nel concitato finale i veneti avessero raggiunto il pareggio, che sarebbe stato immeritato.

La Triestina è piaciuta per il suo gioco bello, fluido, sempre con tocchi a liberare l'uomo nella posizione migliore per proseguire l'azione.

Fin dalle prime battute si è notato che la squadra girava e si aspettava solo il momento giusto per finalizzare la gran mole di lavoro svolta dagli ottimi: Correia, El Azrak, D'Urso, Vallocchia e Lescano. Questi erano i cardini sui quali si basava tutto il gioco della squadra, erano intraprendenti e si trovavano con facilità svolgendo un gioco veramente piacevole palleggiando con grande autorità. Avrebbero potuto e meritato di sbloccare il risultato nelle due occasioni in cui hanno affondato l'azione: all'8' quando l'arbitro ha negato un rigore a mio avviso clamoroso, con Lescano che è stato affondato, strattonato e impedito nel colpire un pallone che doveva solo essere spinto in porta e al 10', quando lo stesso Lescano non è riuscito a indirizzare in rete di testa, dopo una splendida azione Correia-Vallocchia.

Ed ecco che la partita avrebbe potuto girare e mettersi male e la Triestina di un mese fa, quella di Lumezzane per intenderci, avrebbe sicuramente accusato il colpo della rete inopinata arrivata al primo tiro a rete dell'Arzignano, un bel radente ben indirizzato raso il palo, ma da 30 metri.

La Triestina ha accusato il colpo e la furia dei veneti galvanizzati l'ha un po' sbigottita, ma Matosevic l'ha tenuta a galla con due buone parate e per i veneti da quel momento è stata notte fonda: si era al 15' e per rivederli pericolosi, si è dovuto attendere il 90' e i 5' di recupero.

La Triestina ha ripreso in mano il pallino del gioco con grande autorità e con il piglio della grande squadra, non ha mollato la presa fino al momento in cui non ha ribaltato il punteggio. A me questa Triestina è proprio piaciuta, ma pur con negli occhi la brillante prestazione complessiva, non posso fare a meno di notare che manca qualcosa per poter dire di avere una squadra competitiva ai massimi livelli.

A prima vista l'Unione mi dà l'impressione di essere una squadra spezzata in due e mi spiego: ha un reparto offensivo formato da giocatori dalla buona personalità e tecnica, a cui il pallone non scotta tra i piedi, sono incisivi, penetranti, sono tutti in grado di saltare l'uomo, forse mancano un po' di concretezza, ma allora forse non giocherebbero in C. A questo reparto fa da contraltare una difesa massiccia, che troppo spesso si fa sorprendere in situazioni non particolarmente pericolose, un portiere che aiuta poco la squadra quando si tratta di uscire sui palloni alti e i due quinti che aiutano solo saltuariamente la fase offensiva, specie come nel caso odierno, quando si giocava con una punta centrale, supportata da 4 centrocampisti che si inserivano, ma che non avevano mai l'appoggio esterno.

La Triestina ha una batteria di centrocampisti molto forte, composta da elementi che hanno delle caratteristiche diverse e che se vengono ben assemblate sono il punto di forza della squadra.

Oltre ai quattro impiegati dal primo minuto, abbiamo visto entrare Gunduz con grande autorità e siglare una rete di prepotenza, stavolta è stato sacrificato il buon Celeghin che è una sicurezza, Fofana è anche lui un buon interprete nel suo ruolo con delle caratteristiche particolari, di Johnsson si può dire poco ma è pur sempre un nazionale Under 21 dell'Islanda. Questa è la ricchezza della Triestina e da qui si deve ripartire per formare una squadra futuribile.

Un ultimo appunto, in questa occasione abbiamo giocato con una sola punta supportata dagli inserimenti dei bravi centrocampisti, è una soluzione, ma bisognerebbe avere anche l'alternativa e trovare lo spazio per una punta da affiancare a Lescano, che in qualche circostanza può dar l'impressione di trovarsi un po' troppo solo e di non avere un compagno con cui dialogare.

E' la quarta vittoria consecutiva e non è un caso, ora la squadra ha un'anima e un senso logico; ora sotto con l'Atalanta nel recupero, per raggiungere quel terzo posto che è nelle possibilità e che può dare un bel vantaggio nella griglia dei play-off.

Voglio infine augurare una buona Pasqua a tutta la grande famiglia alabardata, che abbandoni i mugugni e che stia vicina a Società e squadra, perchè solo uniti si vince.   

 

BRUNO GASPERUTTI