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Fiorenzuola-Triestina 0-3, Gasperutti: "Prestazione convincente, la difesa a tre regge meglio"

Finalmente! Dopo 7 partite negative in cui aveva raccolto solo 2 pareggi, la Triestina è tornata alla vittoria. Finalmente una prestazione convincente. Finalmente abbiamo rivisto la squadra produrre occasioni a grappoli. Finalmente la difesa non ha subito gol. Finalmente una partita vissuta s...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Finalmente! Dopo 7 partite negative in cui aveva raccolto solo 2 pareggi, la Triestina è tornata alla vittoria.

Finalmente una prestazione convincente.

Finalmente abbiamo rivisto la squadra produrre occasioni a grappoli.

Finalmente la difesa non ha subito gol.

Finalmente una partita vissuta senza patemi.

Ovviamente non sono stati dissolti tutti i dubbi e una rondine non fa primavera, ora non abbandoniamoci a nessun trionfalismo, ma intanto prendiamoci una boccata d’aria pura che speriamo rassereni l’ambiente. Certo ci saranno sempre i disfattisti ad oltranza, quelli che: “hanno sconfitto una squadra molto debole che era in 10; beh intanto al momento dell’espulsione di Nelli a mio avviso affrettata, il risultato era di 0 a 2 e il Fiorenzuola non aveva mai tirato in porta.

Il Fiorenzuola certamente non è una gran squadra e la classifica lo testimonia, ma ha battuto il Vicenza in casa 3 a 1 e il Mantova qui aveva faticato oltremodo vincendo solo 3 a 2.

Tutte le partite sono facili quando si guarda il risultato finale che recita 3 a 0, ma tutte le partite iniziano 0 a 0 e hanno una loro storia, un loro percorso che può cambiare rotta in un attimo con un episodio, nonostante il campo dica altro.

Ma stavaolta la Triestina ha giocato un’ottima partita fin dall’inizio, creando un gran numero di occasioni da rete, ecco se si deve fare un appunto alla squadra è proprio questo: Triestina sprecona, non si possono sbagliare tanti gol, bisogna essere più cinici e qualche volta gli sprechi si pagano cari.

Faccio una rapida carrellata sugli sprechi alabardati: 5’ imbucata di Vallocchia che libera El Azrak in area, ma non trova il tempo della battuta. 8’ il gol di Malomo. 11’ bella azione Redan tacco per El Azrak che serve Lescano solissimo, ma poco attento al fuori gioco. 25’ bella azione di Petrasso con tiro finale di Vallocchia che sfiora il palo. 27’ uscita dalla difesa 3 contro 1 in campo aperto, El Azrak serve Redan che spreca, forse Vallocchia era meglio piazzato: occasione enorme. 32’ il gol di Rizzo. 40’ azione veloce in verticale Redan-Vallocchia-Redan che sbaglia il gol. 45’ El Azrak libera Redan solo che tira altissimo. 55’ Lescano libera Redan solissimo davanti alla porta spalancata, ma tira sul portiere: occasione enorme. 60’ bella azione con spunto finale di Redan che si libera, ma spara sul portiere. 79’ gol di Pavlev. 87’ Minesso per Lescano che di testa impegna il portiere in tuffo. 91’ Minesso libera Celeghin solo al limite dell’area, ha tutto il tempo di controllare il pallone, ma tira centrale. Oltre a queste occasioni, ce ne sono state altre che potevano essere finalizzate meglio, ma credo che siano sufficienti a spiegare la partita della Triestina, l’ottima partita della Triestina.

Due parole sull’avversario: non pervenuto fino all’espulsione di Nelli, ha avuto poi un sussulto d’orgoglio creando tre buone opportunità per segnare, con un colpo di testa di Alberti che ha sfiorato il palo, ma i difensori dovevano fare più attenzione, era fermo, fuori tempo in area piccola e si poteva contrastare meglio. Poi ancora su una palla ferma con Bandirali che di testa ha impegnato Matosevic a terra, ma ancora una volta i difensori erano latitanti e infine su una percussione di Brogni che partito da lontano, ha superato anche con un paio di rimpalli favorevoli diversi avversari, ma ha tirato male a lato.

Ma torniamo alla Triestina che forse ha trovato un assetto che le dà più solidità, nonostante abbia ancora diversi giocatori importanti ai box a rifiatare. La difesa a tre regge meglio, aspettiamola alla riprova, ma anche a Vicenza aveva retto bene pagando solo due disattenzioni. Rizzo ha un buon calcio, ma è ancora troppo irruente e spesso non tiene la linea. In mezzo Vallocchia è stato monumentale, assieme a El Azrak il migliore in campo, ma anche Fofana ha fatto appieno il suo dovere; i due esterni hanno finalmente spinto con continuità, offrendo anche un buon appoggio alla manovra.

La difesa non ha faticato molto, vista anche l’inconsistenza dell’attacco avversario, dove solo il corpulento Alberti riusciva a far valere a volte la sua stazza nei duelli; l’unico appunto che le si può fare, è la poca attenzione che ha avuto nelle due occasioni aeree concesse su palle inattive, dove ha fatto staccare due avversari da fermi a pochi metri dalla porta. L’attacco è stato croce e delizia, detto della bella prova di El Azrak, attivissimo a tutto campo in ogni fase, Redan si è mosso tantissimo ma ha sbagliato delle occasioni enormi, di quelle che non si possono sbagliare, mentre Lescano è stato positivo come presenza e nell’approccio all’area, ma non ha trovato il guizzo giusto e in una occasione quando è stato liberato davanti al portiere, poco attento al fuori gioco che poteva assolutamente evitare. Tra i subentrati, dobbiamo dire che sono ben entrati in partita Celeghin e Minesso e da segnalare l’ingresso del giovanissimo Crosara al suo esordio.

Concludo dicendo che a me la Triestina è piaciuta, al di là di tutti gli appunti che le si possono fare; fino all’espulsione di Nelli è stata impeccabile, poi mi è sembrata forse rilassata e troppo tranquilla nella gestione. Forse avrei voluto avesse il killer instinct, ma forse qualche energia è stata conservata, visto che il traguardo era vicino e l’avversario pur reattivo e arrabbiato, non sembrava troppo pericoloso.

Visti i risultati la Triestina è tornata al terzo posto in coabitazione con Vicenza e Atalanta, ora questa può essere una base di partenza e ora ci aspettiamo una continuità di risultati. Abbiamo altre due gare che sulla carta possono portare punti pesanti e dar morale, prima del rush finale della stagione.

Intanto sono cominciati i lavori al Rocco, anche se sinceramente non vedo che utilità possano portare alla causa alabardata in questa annata, visto che presumibilmente finiranno quando i giochi saranno fatti e comunque i play-off, li giocheremo chissà dove.

Ora aspettiamo e auspichiamo una riconciliazione nei rapporti tra tifoseria e proprietà, che negli ultimi tempi si sono molto raffreddati, ma che sono indispensabili per ogni futuro ambizioso progetto, come la fine del clima negativo che circola in certi ambienti con il suo masochismo cosmico, di cui non si vede proprio né la necessità, né le basi logiche da cui derivano.

BRUNO GASPERUTTI          

Parole chiave: Trieste