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Triestina-Pro Sesto 0-0, Gasperutti: "Unione meno incisiva e imprecisa nei passaggi, una giornata di appannamento ci sta"

Una Triestina meno incisiva del solito, piuttosto imprecisa nei passaggi e in ritardo sulle seconde palle, si è fatta imporre il pareggio dagli scattanti ed esuberanti sestesi, che hanno ottenuto quello che il loro allenatore si era augurato di ottenere alla vigilia, proponendo gioco senza chiude...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Una Triestina meno incisiva del solito, piuttosto imprecisa nei passaggi e in ritardo sulle seconde palle, si è fatta imporre il pareggio dagli scattanti ed esuberanti sestesi, che hanno ottenuto quello che il loro allenatore si era augurato di ottenere alla vigilia, proponendo gioco senza chiudersi a riccio.

E’ stato un sabato gramo, delle tre vedette la Triestina giocava in casa, mentre Mantova e Padova affrontavano delle trasferte che in teoria erano più insidiose, invece a frenare sono stati proprio gli alabardati, mentre i nostri avversari si sono imposti e da quel poco che ho visto in serata, i patavini anche con buona autorità.

La Triestina comunque non ha sottovalutato l’impegno ed è anche partita forte, tanto da procurarsi la miglior occasione della serata proprio agli albori della gara. Era il 2’ quando El Azrak conquistata palla, ha innescato Lescano che si è trovato solo davanti al portiere: gran tiro e gran risposta del giovane Botti che ha respinto in tuffo, mentre due alabardati erano in ritardo per deviare in tap-in.

Nel primo tempo l’Unione è in pratica tutta qua, poi in mezzo ad una manovra poco fluida con gli avversari molto ben organizzati che intasavano le linee di passaggio centrali e la poca predisposizione degli alabardati ad allargare il gioco sugli esterni, si ricordano solo un gol annullato a Redan per fuorigioco e un’azione molto promettente al 47’ Celeghin-Vallocchia, con cross troppo alto.

I milanesi in questa prima frazione hanno controllato la Triestina con una facilità non preventivabile, vista la pericolosità e incisività dei nostri due attaccanti, che sono stati imbrigliati dai due sorprendenti centrali lombardi, da rilevare tutti e due classe 2004: Marianucci e Giorgeschi, veramente impeccabili. A questi due ragazzini poi si è aggiunta l’esperienza di un vecchio marpione come Toninelli, che a vedersi non è proprio elegante, ma che pur con quel suo aspetto da Rasputin, l’ho sempre visto fare delle partite attente e puntigliose anche negli anni passati.

La Pro dopo la buona partenza alabardata ha immediatamente spaventato la Triestina con due pericolosissime incursioni al 6’ con un pericolosissimo cross che ha tagliato l’area piccola e poi con la solita incertezza di Anzolin su un pallone che lo ha sorvolato ed è pervenuto a Sala solo davanti a Matosevic, ma il portierone alabardato ha respinto di piede il tiro diagonale. Queste due incursioni hanno raffreddato le velleità degli alabardati, che hanno cominciato a trovare grande difficoltà nel far circolare il pallone, nonostante un monumentale Correia dominasse la scena con tutta la sua sapienza.

Certamente anche il terreno di gioco non ha facilitato la pulizia delle manovre, ma i lombardi bene o male ci riuscivano meglio, pur non disponendo delle risorse tecniche dei padroni di casa.

Nella ripresa la Triestina ha accelerato il ritmo e anche l’ingresso di Gunduz ha dato nuovo impulso all’assalto alla porta sestese. Veramente molto bravo il turco, l’avevo già notato martedì in coppa, ma questo ragazzo promette veramente molto e ha tutto per emergere: fisico, corsa, tecnica, tiro. E’ entrato a posto di un Celeghin un po’ appannato e la manovra ne ha subito beneficiato, Tesser può contare su un titolare in più. Nella ripresa la Triestina ha calciato verso la porta di Botti con più frequenza, ma sempre dalla distanza, perché vista anche la bravura già accennata dei difensori, non è mai riuscita ad avere una palla nitida in area. Il portiere Botti è stato bravo in ogni circostanza, non lasciandosi mai sfuggire un pallone e attanagliando in tuffo una conclusione insidiosissima di El Azrak. Poi è stato anche fortunato sulla conclusione violenta al volo di Gunduz che probabilmente lo avrebbe battuto, ma in questa occasione è stato sfortunatamente per noi, Adorante a respingere davanti alla porta.

Queste partite lo scorso anno, ma anche nel passato recente, la Triestina le avrebbe perse, perché gli avversari non hanno mai perso occasione, quando se ne presentava la possibilità, per ribattere e mitigare la pressione. Così anche la Pro Sesto all’88’ ha avuto una ghiotta opportunità per far sua l’intera posta, ma è stato bravo Struna a salvare la porta.

Il pareggio va accettato, non deve deludere la tifoseria che nell’ultimo periodo aveva cominciato a sognare. Una giornata di appannamento ci sta, poi l’avversario è stato bravo nel disinnescare il nostro gioco e le nostre due punte; il campionato è lungo e la serie C come abbiamo già avuto modo di constatare è una brutta bestia, le insidie sono sempre dietro l’angolo, anche quando meno te le aspetti. Bisogna avere continuità di risultati e questa squadra dopo una partenza di assestamento, ha dimostrato di averla.

La prossima si doveva andare ad affrontare l’Atalanta U23, in quella che sarebbe stata una trasferta molto insidiosa, perché i nerazzurri sono tutto meno che una squadra giovanile, ma hanno elementi esperti che hanno già disputato diversi campionati di serie C, in giro per lo stivale. Sembra che il calcio italiano non possa fare a meno di queste squadre e che il futuro sia quasi affidato a loro per far crescere il movimento, poi ecco che invece bisogna rinviare la partita, perché c’è la sosta delle nazionali che non riguarda gli atalantini italiani, ma quelli stranieri parcheggiati in C per fare business, non certamente per le sorti della nostra nazionale.

Ultima notazione: spero di non vedere più il Sig. D’Eusanio di Faenza (Ndr.purtroppo speranza vana). 

BRUNO GASPERUTTI     

Parole chiave: Trieste