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Triestina-Mantova 4-1, Gasperutti: "Gara degna di categoria superiore, Unione pimpante e pungente"

Ma che bella partita! Un vero peccato che gran parte del popolo alabardato, non abbia potuto assistervi. Sul neutro di Fontanafredda abbiamo assistito veramente ad un bel incontro tra due ottime squadre, che si sono date battaglia fin dalle battute iniziali, per finire al 94' con un'occasione da ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Ma che bella partita! Un vero peccato che gran parte del popolo alabardato, non abbia potuto assistervi. Sul neutro di Fontanafredda abbiamo assistito veramente ad un bel incontro tra due ottime squadre, che si sono date battaglia fin dalle battute iniziali, per finire al 94' con un'occasione da rete per il Mantova, dopo una respinta di testa mal riuscita di Rizzo e al 95' con la replica alabardata e un bel gol di El Azrak annullato per fuorigioco.

In terza serie non si assiste spesso a spettacoli del genere e probabilmente nemmeno nelle serie superiori, ma per ottenere ciò, bisogna che ambedue le squadre debbano contribuirvi e questa sera oltre ad una gran bella Triestina, abbiamo visto un Mantova indomito, mai rassegnato nemmeno sullo 0 a 4, che ha dato battaglia e che merita l'onore delle armi. Questo Mantova alla resa dei conti finale, lo ritroveremo certamente lassù tra le prime della classe, perchè gioca veramente bene e solo una Triestina pimpante e finalmente pungente, ha potuto costringerlo alla resa.

Rendendo merito alla prova dei virgiliani, parallelamente esaltiamo vieppiù la gara della Triestina che finalmente per la prima volta non ha avuto cali di concentrazione per tutti i 95', non accontentandosi del risultato acquisito, ma sempre propositiva alla ricerca del gol. I gol alla fine sono stati “solo” 5, ma potevano essere almeno il doppio visti: i tre legni colpiti, due dalla Triestina e uno dal Mantova, viste le due reti annullate agli alabardati e viste le occasioni da gol che le due squadre si sono procurate in quantità industriale.

Tutti gli alabardati sono da elogiare in blocco, ma ovviamente quello che alla fine risalta di più è l'argentino Facundo Lescano. Era dai tempi di Dino Fava che non vedevo un attaccante così centrato e incisivo sottorete; dicendo questo non voglio fare un torto a Godeas altro nostro grande attaccante, che però era un'altra cosa, era più un uomo squadra che legava il gioco e faceva reparto da solo, Lescano è un rapace d'area con la qualità precipua di inquadrare sempre la porta.

Con simile finalizzatore davanti, tutta la squadra ne beneficia e bravissimo è stato Tesser ad individuare gli interpreti più adatti allo svolgimento del suo gioco. Dopo le prime uscite pensavo che ci sarebbe voluto tanto tempo per amalgamare e dare un volto credibile alla squadra, non era facile e questa prova contro una signora squadra come si è poi rivelata il Mantova, è una prima testimonianza che forse siamo sulla strada giusta..... per sognare. Ovviamente non dobbiamo esaltarci perchè quando si vola alto e si cade, ci si fa più male, ci saranno anche le giornate grame dove tutto gira storto, il campionato è lungo e siamo ancora agli inizi. Per ora possiamo lustrarci gli occhi e pensare: sogno o son desto? Se penso che solo 4 mesi fa ci siamo salvati al 96' dell'ultima partita di campionato nel play-out, con un eurogol piuttosto casuale senza il quale era retrocessione, ora mi sembra di sognare e così penso tutta l'affezionata tifoseria alabardata. Intanto esaltiamoci per quello che vediamo, da domani si penserà alla prossima partita.

Oltre al bomber a cui va la prima doverosa citazione, vanno menzionati anche tutti gli altri protagonisti della serata, partendo dal portiere nell'occasione molto sollecitato, ma sempre attento e puntuale in un paio di occasioni in cui ha evitato dei gol sicuri. Ottima la difesa anche se per quanto è stata impegnata potrebbe sembrare esser stata a prima vista qualche volta in difficoltà, ma non è stato così perchè nonostante la bravura degli attaccanti virgiliani, ha concesso loro molto poco e battute a rete sempre sporche. In crescita i due terzini e una sicurezza Ciofani quando avvicenda uno dei due, generalmente quello a rischio seconda ammonizione. Una certezza i due centrali, con Malomo solito guerriero molto impegnato dall'insidioso soprattutto in campo aperto Mensah, che qualche volta hanno dovuto affrontare i centrocampisti offensivi biancorossi che spingevano arrembanti. Questa tattica dei virgiliani che spingevano numerosi e indubbiamente mettevano in ambasce la difesa, era però un'arma a doppio taglio, perchè quando gli alabardati riconquistavano palla erano micidiali nelle ripartenze che avevano degli interpreti per finalizzare, migliori di quelli degli ospiti.

Il centrocampo mi è particolarmente piaciuto: Correia è una piovra, sempre calmo tranquillo, è una lavatrice che ripulisce tutti i palloni che trasitano nelle vicinanze rendendoli giocabili. Vallocchia è stato il più appariscente, è veloce, lo trovi dappertutto in ogni angolo del campo, aiuta tutti rendendosi disponibile; una rivelazione per me che confesso non lo conoscevo. Celeghin è partito un po' contratto, ma è salito poi alla ribalta e mi è sembrato essere ritornato quello dello scorso anno, indispensabile. Meno in vista rispetto ai compagni D'Urso, che nelle prime partite aveva illuminato la trequarti con giocate geniali; anche oggi qualche colpo ce l'ha riservato, ma in quantità minore. Un cenno per coloro che non sono stati impegnati ma che in futuro saranno utilissimi visto che il campionato è lungo e dispendioso; Germano lo conosciamo già, aggiunge esperienza, pulizia di gioco e corsa, Pierobon è incappato in una sfortunata espulsione che lo ha fatto retrocedere in seconda fila, ma è un giovane di sicuro affidamento, come Fofana e Kacinari che ho visto troppo poco per poter giudicare.

Da ultimo, ma non ultimo, parliamo dell'attacco che quest'anno può contare su interpreti con diverse attitudini, che sicuramente Tesser con la sua sagacia saprà sfruttare al meglio: di Lescano micidiale finalizzatore, abbiamo detto. Finotto sembra più un trequartista d'inserimento che un terminale d'attacco, ma lega il gioco e si integra perfettamente con l'argentino. Redan è insidiosissimo, punta sempre in verticale, è veloce, lo aspettiamo anche un po' più incisivo in zona gol. Adorante lo conosciamo, con i suoi pregi e difetti, per il momento anche lui causa la lunga squalifica, parte dalla seconda fila, ma tempo al tempo, ci sarà gloria per tutti.

Intanto gloria a questa squadra che ha già affascinato e che sicuramente è ben assemblata rispetto a quelle passate, alcune delle quali avevano interpreti non disprezzabili, ma che erano sembrate meno ben assortite. Se son rose fioriranno, abbiamo tanto tempo davanti, voliamo bassi, giornata dopo giornata, ci sarà tempo per esaltarci.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste