I tempi di utilizzo dei fondi è la sfida per il FVG
Questa mattina si è svolta la prima riunione del Comitato di sorveglianza del Piano sviluppo e coesione della Regione FVG.
"La sfida che troveremo davanti a noi nei prossimi anni sarà quella di adeguare le regole di attuazione dei Fondi nazionali a quelli europei, soprattutto per quanto attiene ai tempi di realizzazione. In questa ottica, le riunioni del Comitato di sorveglianza saranno un prezioso strumento di consultazione e monitoraggio di importanti progetti di investimento".
Su questi concetti si è soffermata l'attenzione dell'Assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli nel suo intervento al Comitato di sorveglianza del Piano sviluppo e coesione (PSC) della Regione Friuli Venezia Giulia. Il PSC contiene oggi complessivamente investimenti per 322 milioni a cui si aggiungono circa altrettanti di cofinanziamento pubblico. Di 780 progetti totali, una buona parte degli investimenti per la loro realizzazione sono in avanzata fase di attuazione, altri (circa 600) risultano già chiusi.
"Il nuovo PSC - ha spiegato Zilli - si articola in 11 ambiti tematici e 23 settori di intervento e contiene investimenti di rilievo per il nostro territorio. Solo per citarne alcuni, vanno dalla Ferriera di Servola ai piani di sviluppo locale di Udine e Maniago, agli interventi di difesa e prevenzione ambientale, al sostegno alla ricerca e innovazione e riprende alcuni strumenti di programmazione negoziata del periodo 2000-2006 ancora attivi, come ad esempio quello sulle infrastrutture viarie della Regione (con un costo totale di 160 milioni di €) oppure quello sulla società dell'informazione ed e-government (con un costo totale di oltre 17 milioni di €".
"Il PSC - ha chiarito ancora Zilli - attualmente comprende anche una sezione cosiddetta 'speciale', dove sono confluiti investimenti 'usciti' dalla programmazione europea del Fondo sociale negli ultimi 2 anni, per far fronte a spese emergenziali dovute alla pandemia, fondi pari a oltre 48 milioni di € che saranno gestiti dalla Direzione lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia. Il Comitato è chiamato a vigilare ed accompagnare l'attuazione di questi investimenti e di quelli futuri, che presumibilmente confluiranno nel Piano per le prossime annualità".
"Il FSC - ha puntualizzato l'Assessore regionale - è un fondo che, per sua natura, finanzia per lo più interventi infrastrutturali, opere, lavori ed in particolare quegli investimenti che rimangono fuori dai Fondi strutturali per motivi legati alle tempistiche di realizzazione. Se per anni il FSC ha consentito alle amministrazioni di prendersi il tempo necessario per programmare ed attuare gli investimenti non prevedendo le stringenti tempistiche comunitarie, oggi le regole per gli impegni e la spesa si stanno sempre di più allineando e viene
richiesto alle amministrazioni di adeguare le regole di attuazione dei Fondi nazionali a quelli europei, soprattutto per quanto attiene ai tempi di realizzazione".
"Sarà questa - ha concluso l'Assessore Zilli - la grande sfida dei prossimi anni: avremo molte risorse, europee (i Fondi strutturali, il PNRR) e nazionali (in questo caso il FSC) che si muoveranno in modo complementare, per consentire di dare una importante spinta allo sviluppo dei territori".