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Piano Emergenza 3° Commissione, grande "imbarazzo" delle forze di maggioranza e anche del PD

La velocità con cui la 3° Commissione del Consiglio Regionale ha approvato il PEU – Piano di Emergenza Urgenza - evitando un dibattito approfondito, fa sorgere il sospetto che i partiti di maggioranza abbiano voluto sottrarsi all’ esame approfondito del provvedimento, che avrebbe potuto risultare più che imbarazzante.   Infatti, oltre c...
 |  Nik97  |  Politica
La velocità con cui la 3° Commissione del Consiglio Regionale ha approvato il PEU – Piano di Emergenza Urgenza - evitando un dibattito approfondito, fa sorgere il sospetto che i partiti di maggioranza abbiano voluto sottrarsi all’ esame approfondito del provvedimento, che avrebbe potuto risultare più che imbarazzante.
 
Infatti, oltre che a cambiare i nomi delle Centrale di Palmanova, la SORES – Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria - diventa COREUT - Centrale Operativa Regionale per l'Emergenza Urgenza Territoriale – in pratica cambia poco o nulla, si ripropone sostanzialmente il “modello” Serracchiani Telesca con la centrale unica a Palmanova.   E a prova di ciò depone l’uscita dall’aula al momento del voto dei consiglieri del PD, verosimilmente imbarazzati a votare a favore della maggioranza, ma anche a votare contro una riforma Serracchiani bis sotto mentite spoglie.
 
Comunque, grande imbarazzo per tutti, perché nessuna persona pensante può credere che cambiando gli acronimi si possano velocizzare i soccorsi.
 
Grande imbarazzo soprattutto per le forze di maggioranza triestine, che si erano impegnate fortemente nelle campagne elettorali a promettere il ritorno del 118 a Trieste.
 
Si è tentato di dirottare l’attenzione enfatizzando l’attribuzione a Trieste del 116117, il numero di accesso alle cure mediche non urgenti, in pratica  un centralino per la guardia medica,   che credo possa interessare assai poco ai triestini, ai quali interessa che le ambulanze, le automediche arrivino presto, come una volta, prima di Palmanova.
 
E in tema di Centrale sorprendono le parole dell’assessore alla Salute Riccardi che forse per rassicurare i cittadini sull’efficienza di Palmanova ha rimarcato che "chi lavora al Nue non è un semplice operatore di call center ma un professionista specializzato per dare risposte ai cittadini in caso di emergenza.”  
 
Eppure, nel bando di selezione per operatore del NUE 112 si legge che l’unico requisito “professionale” richiesto è un’esperienza di lavoro maturata quale operatore di Call center telefonico o di addetto al centralino per almeno sei mesi.
 
Dissociazione tra annuncio e realtà?
 

Walter Zalukar

Parole chiave: Trieste