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Violenza. Zanin, servono pene certe

La scuola è la nuova frontiera della battaglia culturale contro la violenza sulle donne. E per parlare in modo diretto ed efficace ai ragazzi, la Commissione regionale pari opportunità ha messo in campo una squadra di sportivi. Sono undici infatti i campioni che hanno inviato un video con le loro riflessioni su quella che la presidente della Crp...
 |  Redazione de il Meridiano  |  Politica

La scuola è la nuova frontiera della
battaglia culturale contro la violenza sulle donne. E per parlare
in modo diretto ed efficace ai ragazzi, la Commissione regionale
pari opportunità ha messo in campo una squadra di sportivi. Sono
undici infatti i campioni che hanno inviato un video con le loro
riflessioni su quella che la presidente della Crpo, Dusy
Marcolin, ha definito "l'odiosa piaga del femminicidio",
testimonianze che sono state raccolte in un filmato presentato
oggi in sala Tessitori a Trieste, in occasione della Giornata
internazionale del 25 novembre.

Fa un certo effetto vedere gli eroi di stadi e palazzetti
metterci la faccia per invitare i giovani al rispetto delle
donne, prestando attenzione ai gesti ma anche al linguaggio.
Hanno portato la loro testimonianza i campioni degli sport più
popolari (da Adrian Banks, Daniele Cavaliero e coach Franco Ciani
dell'Allianz Pallacanestro Trieste a Brian Nuytinck dell'Udinese
calcio, Luca Magnino del Pordenone, Ray Petronio e Lucrezia
Cergol della Pallanuoto Trieste), ma anche le olimpioniche Mara
Navarria, Chiara Cainero e Giada Rossi, oltre a una giovane che
si sta facendo strada come arbitro di calcio, Melissa Tassan.

"Raggiungere in questo modo i ragazzi - ha commentato Alida
Misso, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale partner
dell'iniziativa - vale più di molte lezioni di noi insegnanti con
i libri di testo. Diffonderemo questo video in tutte le scuole,
ricordando che dal 2019 c'è una legge che introduce
l'insegnamento dell'educazione civica. E che anche il ministro
Bianchi ci ha invitato a creare percorsi educativi su questo
tema".

"Dobbiamo intervenire al di là del nucleo famiglia - ha ribadito
Dusy Marcolin - e sono orgogliosa del lavoro che stiamo facendo
con le scuole, dove i ragazzi non si limitano a fare presenza e
ascoltare ma portano il loro contributo di riflessione lungo
tutto l'anno. Coinvolgere i loro beniamini è un modo per lanciare
messaggi che verranno recepiti con maggiore attenzione. E a
questo proposito lancio un appello: se altri sportivi volessero
contribuire con un loro messaggio, potranno farlo inviandoci un
video".

La nuova iniziativa della Crpo è stata accolta dal presidente del
Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, "con un senso di
gratitudine. Anche in un periodo difficile come quello della
pandemia - ha aggiunto il presidente, presente alla conferenza
stampa - la Crpo ha mostrato grande spirito di iniziativa. E più
in generale tutti gli organi di garanzia del Consiglio
rappresentano il front office della difesa dei diritti dei più
deboli, in modo da far diventare gli ultimi parte del corpo della
comunità e non uno scarto, come raccomandava padre David Maria
Turoldo".

Quanto alla violenza contro le donne, Zanin ha osservato che
"negli ultimi anni se ne parla sempre di più, però poi ogni volta
che apriamo un giornale ci confrontiamo con una sconfitta, come
dimostrano anche i casi di cronaca più recenti. Forse allora non
è più sufficiente formare e informare, ma bisogna cominciare a
essere rigidi nella punizione, creare una vera deterrenza per
fermare questa spirale. Come in fondo è avvenuto con
l'introduzione dell'obbligo delle cinture di sicurezza in auto, o
con il divieto di fumo all'interno dei locali".

Un concetto ripreso dall'assessore regionale Alessia Rosolen. "La
certezza della pena è fondamentale - ha ribadito la titolare
della delega alle Pari opportunità nella Giunta Fedriga -
altrimenti ogni attività rischia di diventare inutile". Rosolen
ha ricordato la legge sulla famiglia e sulle pari opportunità
approvata proprio ieri dal Consiglio regionale e più in generale
il lavoro svolto dall'Amministrazione in questi anni "per la
crescita di donne libere", con un significativo aumento delle
risorse finanziarie destinate alle iniziative dei Comuni su
questi temi che ha consentito di allargare la platea degli enti
coinvolti.

"Oggi - ha ricordato ancora Rosolen - abbiamo finalmente una rete
di consigliere di parità diffusa su tutto il territorio
regionale, e 65 Comuni della nostra regione stanno celebrando la
Giornata del 25 novembre. Che è nata perché un giorno qualcuno ha
deciso di non restare più in silenzio, e così dobbiamo fare anche
noi puntando sull'educazione, l'esempio e l'impegno di ognuno".