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Rapporto 2021: leggi più corpose

'È nostra convinzione che risultati da una parte e criticità dall'altra debbano concorrere a uno sforzo costante, teso al miglioramento e alla crescita qualitativa dell'attività legislativa e delle altre funzioni che sono prerogativa fondamentale di questa Assemblea. Infatti, se è che la produzione di norme dell'Aula è un po' scesa, è solo da un...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Politica

'È nostra convinzione che risultati da
una parte e criticità dall'altra debbano concorrere a uno sforzo
costante, teso al miglioramento e alla crescita qualitativa
dell'attività legislativa e delle altre funzioni che sono
prerogativa fondamentale di questa Assemblea. Infatti, se è che
la produzione di norme dell'Aula è un po' scesa, è solo da
un'analisi complessiva di tutte le attività svolte che si possono
trarre spunti di riflessione sul rendimento istituzionale'.

Con queste parole, Roberto Cosolini (Pd) e Diego Bernardis (Lega)
hanno presentato all'Aula, che ne ha preso atto, il Rapporto
sulla legislazione e sulle altre principali attività svolte dal
Consiglio regionale, con dati che paragonano il 2021 al 2020, ma
anche a periodi più in là nel tempo.

'Attualmente - hanno spiegato i due relatori - il documento si
compone di nove parti: le prime due dedicate alla produzione
legislativa e le successive concernenti i regolamenti, i rapporti
con l'Esecutivo e gli altri profili dell'attività consiliare. A
partire dalla presente edizione, è stata inserita un'appendice
recante alcuni grafici riassuntivi dell'andamento dei principali
ambiti di indagine per il periodo 2003-2021'.

Passando ai dati emersi, Cosolini e Bernardis hanno ribadito che
'è diminuito il numero delle leggi approvate, ma ciò non è di per
sé significativo se non si considerano le loro dimensioni in
termini di articoli e commi (aumentati); la maggiore percentuale
delle norme di qualità alta; il fatto che a presentare più
progetti continua ad essere la Giunta, ma raddoppiano quelli
approvati di iniziativa consiliare; c'è stata più attività di
indirizzo e controllo, con maggiori interrogazioni cui è stata
data risposta nelle Commissioni. Così come, riguardo a queste, se
da un lato è diminuito il numero di ore delle loro attività,
dall'altro sono aumentate le sedute e i soggetti auditi'.

Ecco che, nel Rapporto, si legge che nel corso del 2021 sono
stati accolti 25 progetti di legge a fronte dei 27 del 2020,
rispetto a una media di tutte le Regioni italiane pari a 30,91.
Però è aumentato il numero di articoli, che passa da 513 a 641
(incremento del 25%) e il numero di commi, da 2.092 a 3.101 (più
48%). Inoltre le norme approvate di iniziativa consiliare sono
saliti (da 3 si passa a 6), anche se continuano ad essere
maggioritarie quelle di iniziativa della Giunta regionale, pari
al 64% del totale, e l'iniziativa mista conta 3 provvedimenti
(12%).

L'interesse del Consiglio regionale è andato soprattutto ai
macro-settori dello Sviluppo economico e attività produttive e
dei Servizi alle persone e alla comunità; quello giuntale,
invece, a Finanza regionale, Servizi alle persone e alla
comunità, Ordinamento istituzionale.

Il 28% delle leggi è stato approvato entro 30 giorni
dall'assegnazione alla Commissione competente (la maggior parte
deriva da disegni di legge presentati dalla Giunta), non
impegnando sia la Commissione sia l'Aula in più di 2 giorni di
seduta. Il 92% degli emendamenti è stato proposto in Aula,
confermando il trend di crescita già registrato negli anni
precedenti, e la Giunta si aggiudica le percentuali più elevate
di proposte emendative: 98,7% in Commissione e 81,9% in
Assemblea. Invece la Maggioranza consiliare ottiene in
Commissione l'approvazione del 97,9% degli emendamenti
presentati, percentuale che in Assemblea scende al 75,6%; per le
Opposizioni, l'accoglimento riguarda il 25% in Commissione e
l'11,7% in Assemblea.

Rispetto all'anno precedente, nel 2021 è diminuita la percentuale
delle leggi approvate all'unanimità (24% rispetto al 37% del
2020) e la gran parte delle leggi è stata approvata a maggioranza
(76%).

Se così la produzione, non molto diversi sono i risultati
dell'iniziativa legislativa, dove diminuisce significativamente
il numero dei progetti presentati sia rispetto al 2020 che agli
anni precedenti e, per quanto riguarda il soggetto titolare
dell'iniziativa, analogamente al 2020 la produzione giuntale
risulta prevalente, attestandosi al 55% rispetto al 62% dell'anno
prima.

Tra le proposte di iniziativa consiliare, rispetto al 2020 quelle
della Maggioranza subiscono un significativo incremento (dal 24%
al 50%) e quelle delle Opposizioni una forte diminuzione (dal 76%
al 43%), secondo una prevalenza già segnata anche negli anni
precedenti al 2020. Il 58% dei provvedimenti presentati nel 2021
è stato approvato entro la fine dell'anno; i giacenti, ovvero
quei progetti di legge il cui iter non è mai iniziato in
Commissione, sono il 26% del totale e sono ascrivibili per la
maggior parte alle Opposizioni (50%), in linea con il dato del
2020 (68%).

Per quanto riguarda l'attività dell'Assemblea, rimane pressoché
stabile il numero delle sedute (73 contro le 74 del 2020) con una
diminuzione delle ore di lavoro (223 contro le 260 del 2020).
L'attività delle Commissioni complessivamente registra un aumento
nel 2021, nonostante siano diminuite le ore di attività (298
contro le 339 del 2020) e i progetti di legge esaminati in sede
referente (25 rispetto ai 36 del 2020), perché sono aumentate le
sedute (210 contro le 202 del 2020), i soggetti auditi (341
rispetto ai 276 del 2020), i pareri resi su atti della Giunta (40
contro i 37 del 2020) e i progetti di legge esaminati in sede
consultiva (20 contro i 14 del 2020). Resta pressoché costante
nel 2021 il numero di sedute del Comitato per la legislazione, il
controllo e la valutazione: 12 a fronte di 11.

Su 25 leggi approvate, la Corte costituzionale ne ha impugnate 3:
la 6 Multisettoriale, la 13 Assestamento di bilancio e la 16 di
misure finanziarie intersettoriali. Per quanto riguarda la
situazione media del contenzioso Stato/Regioni, nel 2021 il
Friuli Venezia Giulia ha visto impugnato il 12% delle leggi
approvate, rispetto ad una media nazionale pari al 9%.

I regolamenti approvati sono stati 83 (in aumento rispetto al
2020, anno in cui ne sono stati approvati 74), 47 dei quali sono
di manutenzione normativa, cioè modificano o integrano precedenti
provvedimenti. Aumenta, seppur di poco, il numero di atti di
sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze alla Giunta)
presentati: dai 493 del 2020 si passa a 503; dall'inizio della
legislatura, il tasso di evasione complessivo al 28 febbraio 2022
è stato del 62%, con il risultato migliore ottenuto dalle
interrogazioni a risposta immediata (Question Time), con un tasso
di evasione dell'88% stabile rispetto al 2020 (88%).

Gli atti di indirizzo politico - hanno detto infine Cosolini e
Bernardis - vedono 79 mozioni presentate (erano state 89 nel
2020) e 361 ordini del giorno agganciati a progetti di legge (a
fronte di 351). Nel corso del 2021, sono state presentate 7
petizioni: per 1 è stato iniziato l'esame in Commissione, nessuna
ha concluso il proprio iter, analogamente a quanto avvenuto nel
2020; la materia maggiormente coinvolta è la tutela dell'ambiente
con 5 petizioni, le rimanenti 2 attengono alla tutela della
salute e alla viabilità.

A commento della relazione, Ilaria Dal Zovo (M5S) ha tra l'altro
evidenziato che 'l'iniziativa popolare è assente e ciò avviene
ogni anno, il che significa che i cittadini non sentono l'utilità
di questo strumento per presentare iniziative e partecipare
attivamente alla formazione delle leggi, e di ciò dovremmo fare
una riflessione. Si preferisce scegliere le petizioni, ma queste
poi non portano a nulla di concreto anche perchè il loro iter non
si chiude. Solo il 3% degli ordini del giorno presentati in Aula
e accolti dalla Giunta ha un riscontro effettivo', una critica
poi rimarcata anche dal collega di Gruppo Andrea Ussai.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), invece, si è soffermato in
particolare sulla bontà delle clausole valutative inserite nelle
leggi, sulla mancanza di una indicazione che renda noto se una
disposizione nasce dall'ottemperare a un ordine del giorno che è
stato accolto dalla Giunta, sulla possibilità di vedere
registrato anche il grado di soddisfazione del consigliere alla
risposta a una propria interrogazione.

L'appunto di Mariagrazia Santoro (Pd) è infine andato ai tempi
lunghi per ottenere risposta alle interrogazioni, oltre al fatto
che 'ci sono assessori che non forniscono più la risposta scritta
e questo è irrispettoso verso il consigliere che, per avere i
dati che gli servono, deve rifarsi ai verbali o alle
registrazioni degli interventi'.