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Commento del giorno



10 Marzo 2022

Parlami, figlio; e stringimi le mani!

Parlami, figlio; e stringimi le mani! di Andrea Comisso      Preparati già adesso un angolo per rifugiarti, quando il buio proverà ad entrarti dentro! Sta’ sicuro che accadrà!   Se un pifferaio ammalierà la colonia, tu sii coraggioso e scegli la solitudine. Salva te stesso, per essere utile agli altri. Chiudi gli occhi, quando le luci della giostra vorranno confonderti.   Tu mi chiedi: come? Magari sapertelo dire!   Devi arrangiarti da solo. Ma esiste, il modo: questo ti assicuro! Io mi ancorai, e ancora ci navigo, nella acque rassicuranti degli...

8 Marzo 2022

La giornata “S.D.I?”

La giornata “S.D.I?” di Andrea Comisso   Il furgone rallentò, fino a fermarsi a bordo strada. Erano le sette del mattino e, in giro, c'era poca gente. Ne scese un signore, vestito di un'eleganza antica. Uno che la sapeva lunga, si vedeva; che nella vita aveva capito qualcosa! La giacca era di una taglia superiore al corpo, smagrito dall'età; le scarpe tirate a lucido. Sulla camicia spiccava un papillon floreale. Gli accessori di chi risponde solo a se stesso. Appoggiò la buffa bombetta sul cofano e, con gesti abituali, azionò il meccanismo di apertura della fiancata...

5 Marzo 2022

Forza, in piedi!

Forza, in piedi! di Andrea Comisso  La città si risveglia, con i suoi scricchiolii e l'istinto di ricominciare, che è la somma di quello di tutti i suoi abitanti. Le vetrine dei negozi sono gli occhi, e si rimettono in moto per prime: alcune scattano, iperattive; altre bofonchiano, sonnacchiose. Qualcuna ha rinunciato ad alzarsi e la serranda rimane abbassata, tristemente. Altre apriranno più tardi. Ognuna cela, dietro le proprie opzioni di colore, di allegria o di essenzialità, il gusto di chi ci lavora e ci spende la vita. Dietro ogni vetro, l'emozione di un successo o lo sconf...

3 Marzo 2022

Ma dove son finito?

'sta storia del karma non mi aveva mai convinto: per me, finito il giro, finita la faccenda. Tutti a casa! Erano idiozie new age, buone per impattarsi una che fa yoga o per sparlare, bevendo una birra. Invece un cazzo: avevano ragione! E non solo si ritorna, ma si può finire peggio di come te la raccontavano: la realtá supera la fantasia. Fossi tornato me stesso o nei panni di una bionda o al posto di una persona normale, sarebbe stato accettabile. Avrei preferito evitare un animale, almeno quelli sfigati. Dovendo, un bel cavallo sarebbe stato il top, o un elefante libero in natura. Un...

2 Marzo 2022

Requiescat

Requiescat   Ti donava, il bianco! Quanto calore, ogni mattina, irradiavi alle mie mani. Infaticabile e premurosa. Che consolazione, parlarti sottovoce, leale custode delle mie confidenze, nella penombra, appena alzato. O nei dopopranzi d'inverno, quando la pioggia fredda picchettava i vetri, o la rara neve imbrogliava il paesaggio.  L'avevo vista, la tua ferita. Da tempo! Ma avevo scelto di non registrarla, e tenerti con me finché fossi durata. Egoista, anche. Avevo finto che fosse tutto a posto. Avevo tenuto in vita, senza avvisarti della sorte incombente, il nostro ri...

2 Marzo 2022

la home page di Facebook

Se è vero, e non ne dubito, che la home page di Facebook è per ciascuno diversa e costituisce la risultante delle abitudini di navigazione, delle pagine predilette, dei contributi degli amici e di mille raffinazioni personalizzate, allora sono preoccupato. Lo sono: perché il mio "vestitino su misura" mi ha appena offerto, in grottesca sequenza, un articolo sulle tipologie di bombe nucleari, un resoconto del battesimo del Galeone nell'area giochi del giardino pubblico, con foto del sindaco e assessori - tra l'altro con mascherine all'aperto, nemmeno più obbligatorie - e, last but not least,...

1 Marzo 2022

Mi sono svegliato.

Mi sono svegliato. Notte fonda: le tre e venti! Sarebbe normale imprecare. Invece sono contento. Al momento mi sfugge il perché, ma ci metto pochi attimi a ricomporre i pezzi e ricordarne la ragione. Approfitto per una veloce sosta ai box, e me ne torno repentino sotto la trapunta. Con delicatezza, mi infilo esattamente nella sagoma tiepida che avevo lasciato un minuto prima. Ma di dormire non se ne parla proprio: allora tengo fuori le braccia, abbasso la luminosità dello schermo, per non svegliare anche Anna, e mi lascio scivolare in queste righe. Sapete qual è la notizia, la rag...