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Minoranze: Roberti, interlocuzione intensa per seggio a sloveni

"Ricordare anche a chi non lo conosceva un avvenimento significativo come i 100 anni dalle elezioni del 1924 in cui le minoranze linguistiche slave e altoatesine si presentarono con liste dello stesso nome e con lo stesso simbolo è molto importante: occasioni di studio e di dibattito come questa che si svolge a Gorizia e in contemporanea a Bolza...
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"Ricordare anche a chi non lo conosceva un
avvenimento significativo come i 100 anni dalle elezioni del 1924
in cui le minoranze linguistiche slave e altoatesine si
presentarono con liste dello stesso nome e con lo stesso simbolo
è molto importante: occasioni di studio e di dibattito come
questa che si svolge a Gorizia e in contemporanea a Bolzano
permettono di approfondire il passato per guardare al presente e
al futuro".

Lo ha affermato l'assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti intervenendo al convegno "6 aprile 1924 - 6
aprile 2024: 100 anni. Ultime elezioni libere prima del nuovo
inizio democratico dopo la Seconda guerra mondiale" che si è
svolto in contemporanea a Palazzo Widmann di Bolzano e nella sede
della Regione di Gorizia.

L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Silvius Maniago
Stiftung di Bolzano e l'associazione Krožek Anton Gregorcic di
Gorizia, con la collaborazione della SSO-Confederazione
organizzazioni slovene e con il patrocinio della Provincia
Autonoma di Bolzano, per ricordare i 100 anni dalle elezioni del
1924 in cui le minoranze linguistiche slave (croati e sloveni) e
altoatesine si presentarono con liste dello stesso nome e con lo
stesso simbolo. L'allora legge elettorale imponeva ad ogni lista
di doversi presentare in almeno due circoscrizioni.

Le ultime elezioni "libere" si fondavano su una legge elettorale
del 1923, che stabiliva che il partito che avesse ottenuto la
maggioranza relativa e almeno il 25% dei voti avrebbe potuto
avere i 2/3 dei seggi in parlamento. Allo stesso tempo era
stabilito che i partiti dovevano presentare candidati in almeno
due collegi elettorali. Questo fu uno dei motivi per cui le etnie
altoatesine comparvero insieme agli sloveni e ai croati
dell'allora Venezia-Giulia.

La commemorazione dell'evento che segnò la collaborazione
congiunta tra le minoranze linguistiche durante la prime e ultime
elezioni sotto il fascismo è stata l'occasione per una presa di
coscienza della fondamentale collaborazione tra le minoranze
linguistiche sul piano politico per garantire la democrazia e il
rispetto dei diritti umani.

"Le accurate e autorevoli ricostruzioni storiche che ho avuto
modo di ascoltare fanno capire come si è arrivati dall'ultima
elezione con liste rappresentative delle minoranze alla violenza
che non ha portato solo all'estromissione dei partiti e alla
guerra, ma a lacerazioni che si sono protratte fino a non molti
anni fa", ha osservato Roberti.

"Il tema del convegno si lega strettamente al tema attuale della
legge elettorale, sia regionale che nazionale: l'obiettivo è di
garantire una rappresentanza alla minoranza slovena. A livello
regionale, si tratta di un impegno che la Giunta ha preso e che è
stato ribadito nel corso dell'ultimo Tavolo Friuli Venezia
Giulia-Slovenia svoltosi qualche settimana fa. Speriamo - ha
auspicato Roberti - di raggiungere un risultato concreto nel più
breve tempo possibile, per le prossime elezioni: c'è
un'interlocuzione in corso e spero che tra cent'anni magari i
nostri figli e nipoti si riuniranno per ricordare l'istituzione
del primo seggio garantito per la minoranza slovena in Consiglio
regionale".

Parole chiave: Gorizia