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Giornata vittime amianto: Regione, Governo modifichi norma su Fondo

La Regione condivide tutti gli obiettivi dell'Associazione esposti amianto e si è fatta carico di premere nei confronti del Governo perché venga modificata la norma che ha istituito lo scorso anno il Fondo per le vittime dell'amianto, una norma profondamente sbagliata non solo dal punto di vista politico ma soprattutto etico. È in sintesi quant...
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La Regione condivide tutti gli obiettivi
dell'Associazione esposti amianto e si è fatta carico di premere
nei confronti del Governo perché venga modificata la norma che ha
istituito lo scorso anno il Fondo per le vittime dell'amianto,
una norma profondamente sbagliata non solo dal punto di vista
politico ma soprattutto etico.

È in sintesi quanto ha dichiarato l'assessore regionale al
Patrimonio in occasione della cerimonia di commemorazione che si
è svolta nei pressi della lapide dedicata dal Comune di
Monfalcone alle vittime dell'amianto stamattina in occasione
della Giornata mondiale.

L'esponente della Giunta ha preso la parola in rappresentanza del
presidente della Regione Friuli Venezia Giulia in seguito al
dettagliato appello della portavoce dell'Associazione esposti
amianto, Chiara Paternoster: la portavoce aveva richiamato come
nei fatti il dispositivo previsto dalla norma approvata lo scorso
anno penalizzi proprio le vittime che hanno diritto al
risarcimento e ne aveva chiesto modifica.

L'assessore ha condiviso sia il suo intervento che quello del
presidente della Lilt isontina, inquadrando la vicenda come un
grave errore, che forse non è stato nemmeno voluto: l'intento - è
stata la sua ricostruzione - era probabilmente quello di
ripianare i bilanci di alcune aziende che oggi vengono
amministrate da vertici diversi da quelli che hanno commesso i
reati.

L'esponente della Giunta ha indicato come il risultato finale sia
il grave sfregio ai lavoratori che sono morti o che portano
ancora addosso i segni dell'esposizione all'amianto.

La politica tutta in questa vicenda, indipendentemente dallo
schieramento - è stato ricordato - ha sbagliato: la città è
ancora ferita dalla scelta dell'allora Amministrazione comunale
di ritirarsi quale parte civile nel processo penale.

Nel corso della cerimonia l'assessore ha richiamato i numeri:
ogni anno in Italia muoiono 7mila persone per malattie
asbestocorrelate; negli ultimi dieci anni sono morte 60mila
persone e nel mondo ogni anno 120 milioni di lavoratori sono
ancora esposti all'amianto.

L'esponente della Giunta regionale ha indicato come tutte le
morti sul lavoro abbiano un comune denominatore, la mancanza
della centralità attribuita al lavoratore, la mancanza di
rispetto dell'uomo.

Richiamando le parole del vicesindaco, l'assessore ha dichiarato
come sia doveroso essere presenti oggi nella Giornata nazionale
per le vittime dell'amianto non solo con un atto di presenza ma
riempiendo di contenuti concreti la Giornata.

Rivolgendosi alla cittadinanza, infine l'esponente della Giunta
ha fatto appello affinché la città si raccolga tutta attorno a
questo tema per difendere la memoria di queste persone e la
dignità delle loro famiglie.

A deporre un mazzo di fiori ai piedi della lapide che nei pressi
del Municipio ricorda la tragedia delle vittime da amianto è
stato il vicesindaco del Comune di Monfalcone.

Parole chiave: Monfalcone