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Ater Trieste, complesso da oltre 20 milioni di euro in Gretta

Questa mattina, tra le vie Gemona e Gradisca, nel rione di Gretta, a Trieste, è stato presentato il cantiere che porterà alla realizzazione di nuovi edifici, dopo le demolizioni già avvenute, realizzati grazie al Fondo Nazionale Complementare al PNRR “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” (D.L. n. 59/2021...
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Questa mattina, tra le vie Gemona e Gradisca, nel rione di Gretta, a Trieste, è stato presentato il cantiere che porterà alla realizzazione di nuovi edifici, dopo le demolizioni già avvenute, realizzati grazie al Fondo Nazionale Complementare al PNRR “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” (D.L. n. 59/2021, convertito con L. n. 101/2021 – DPCM 15/09/2021), Fondo opere indifferibili D.P.C.M. 28/07/2022, fondi L.R. 47/91 e fondi di bilancio Ater. Si tratta di un progetto di grande impatto per la zona, che porterà nuove palazzine moderne e funzionali, con misure per il risparmio energetico, in aggiunta a parcheggi e nuove arre verdi.
Il presidente di Ater Trieste, Riccardo Novacco, ha ricordato che "si tratta di un intervento molto atteso, che prevede alloggi, parcheggi e aree esterne. Qui abiteranno oltre 250 persone. Ogni alloggio avrà il suo posto auto, all'interno o all'esterno. Particolare cura è stata data agli spazi esterni, dove saranno realizzati anche percorsi per disabili". 

PROGETTO: L’intervento porterà alla costruzione delle case ai numeri 1, 3, 5, 7, 9, 11 e 13 di via Gemona e ai numeri 2 e 4 di via Gradisca. Il progetto ha previsto la demolizione del complesso originario composto da quattro edifici in linea, che presentavano uno stato di obsolescenza funzionale riconducibile alle tipologie minime degli alloggi, allo stato di degrado degli edifici e all’inadeguatezza degli impianti, costruiti tra il 1950 e il 1952. E la ricostruzione sullo stesso sedime e con lo stesso numero di piani.

ALLOGGI: Complessivamente, al posto dei 144 alloggi preesistenti, ne vengono creati 86, più ampi quindi dei precedenti. Per ricavare i necessari posti auto è prevista la realizzazione di un’autorimessa interrata, che si sviluppa tra gli edifici di via Gradisca 2-4 e via Gemona 1-3 e 5-7. In generale le dimensioni in pianta degli edifici sono incrementate di quanto necessario per realizzare l’isolamento termico esterno a cappotto. È inoltre leggermente aumentata la sporgenza trasversale del corpo scala rispetto al fabbricato in modo da ottenere rampe delle scale di larghezza pari a 120 cm, adeguate alle norme in materia di disabili e di sicurezza antincendio.
Ogni edificio ha un proprio vano scala e si sviluppa su quattro livelli fuori terra destinati ad abitazione, e un livello seminterrato in cui trovano posto le cantine, alcuni magazzini e i vani tecnici. Solo per gli stabili di via Gradisca 2 e 4 e di via Gemona 1 e 3 il seminterrato comprende una porzione dell’autorimessa.
Al primo livello fuori terra vengono sistemati cinque alloggi per disabili.
Negli edifici di via Gradisca 2-4 e via Gemona 3-5 sono previsti due alloggi per piano, in via Gemona 5-7 e 9-11 tre alloggi per piano.
Nell’edificio di via Gemona 13 sono previsti due alloggi duplex (tipo H) da destinare a famiglie numerose.

PARCHEGGI: Nell’ambito della sistemazione dell’area esterna sono previsti 33 posteggi scoperti, mentre altri 53 trovano posto nell’autorimessa interrata cui si accede dalla viabilità interna del complesso per mezzo di una rampa a doppio senso di marcia. All’interno dell’autorimessa sono ricavati anche 9 stalli per motoveicoli. L’autorimessa è dotata di quattro scale comunicanti con l’esterno, utilizzabili per accedere alla viabilità pedonale in superficie. Tre di esse, oltre alla rampa carrabile, in caso di necessità fungono anche da vie di fuga.
L’autorimessa è collegata ai vani scala degli edifici di via Gradisca 2/4 e via Gemona 1/3 (ove sono ubicati gli alloggi per disabili) tramite locali filtro a prova di fumo.

ATTENZIONE AL “GREEN”: L’area esterna è riorganizzata prevedendo, oltre alla viabilità carrabile, percorsi pedonali accessibili ai disabili e aree verdi, che verranno incrementate del 35% rispetto alla situazione attuale. Le reti impiantistiche (acqua, luce, gas, fognature e telefono) saranno completamente rifatte.
Le murature perimetrali degli edifici verranno isolate termicamente. Isolate anche le murature divisorie tra alloggi e tra alloggi e vano scala, e anche il solaio sul seminterrato e il solaio sottotetto.
Saranno installati pannelli fotovoltaici e solari, come previsto dalla normativa in materia di risparmio energetico, e saranno montati in modo “integrato” nella copertura.
Ogni stabile sarà dotato di impianto fotovoltaico con pannelli integrati in copertura con sistema ad inverter e contatore di energia con scambio sul posto.
Tutti gli impianti saranno dotati delle protezioni previste dalle norme.
L’impianto di illuminazione delle aree esterne sarà alimentato da utenza elettrica indipendente e sarà costituito da linee interrate e corpi illuminanti su palo con lampade a led (illuminazione stradale) e con lampade a ioduri metallici (illuminazione aree a verde e percorsi pedonali). L’impianto sarà comandato da interruttore crepuscolare e da orologio per riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne come disposto dalla normativa regionale.
Le superfici destinate al verde ammontano a 1750 m, con un incremento pari al 35% rispetto l’originaria distribuzione.

QUADRO ECONOMICO E TEMPISTICHE: il totale dei lavori per 86 alloggi e 9 magazzini ammonta a 20.468.000,00 euro. Il primo stralcio di 38 alloggi prevede una spesa di oltre 10 milioni di euro, il secondo stralcio, di 48 alloggi, circa 9 milioni e mezzo di euro, infine l’ultima parte, con i 9 magazzini, vedrà una spesa di 68mila euro.
La durata dei lavori è prevista pari a 900 giorni naturali e consecutivi, quindi la previsione di l’ultimazione è per il 13 dicembre 2025.

La progettazione esecutiva architettonica ed il coordinamento alla progettazione è stata eseguita da personale ATER affidando a professionisti esterni la progettazione strutturale ed impiantistica. La Direzione Lavori è affidata a personale ATER del Servizio Costruzioni in capo all’architetto Alessandra Cechet.
Poiché l’intervento è cofinanziato con fondi complementari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza necessita rispettare inderogabilmente il termine fissato dal programma PNRR/PNC che prevede la realizzazione del 50% dei lavori entro il 31/12/2024 ed il collaudo delle opere entro il 31/03/2026.

Parole chiave: Trieste