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Prosegue l’iter di smantellamento della centrale a carbone di Monfalcone

“Quelli che sono riusciti a ‘chiudere’ con il carbone impegnando A2A con investimenti di più di 60 milioni di euro - dismissione smantellamento degli impianti e infrastrutture compresi - grazie al lavoro di squadra  con il vice ministro Gava e il presidente Fedriga, beh, quelli siamo noi!” Commenta così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria...
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“Quelli che sono riusciti a ‘chiudere’ con il carbone impegnando A2A con investimenti di più di 60 milioni di euro - dismissione smantellamento degli impianti e infrastrutture compresi - grazie al lavoro di squadra  con il vice ministro Gava e il presidente Fedriga, beh, quelli siamo noi!”

Commenta così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, l’esito del tavolo di concertazione, previsto dall'Accordo attuativo sottoscritto a fine agosto 2023 dalla Regione e A2A Energiefuture, che si è svolto nella giornata odierna.

La Regione ha infatti comunicato che prosegue l'iter che porterà allo smantellamento della centrale a carbone di Monfalcone, alla creazione di un nuovo impianto per la transizione energetica a ciclo combinato con idrogeno verde e al recupero ambientale di questo importante sito industriale.

Si tratta in assoluto della più grande operazione di risanamento ambientale di un’area inquinata dal carbone mai realizzata in ambito locale e regionale. Ulteriori 19,5 milioni verranno utilizzati da A2A per bonificare e riqualificare un’area attualmente occupata dalla centrale.


Siamo riusciti a cambiare le sorti di Monfalcone - continua il sindaco Cisint - con una visione di grande apertura della città, che non è più stretta tra mare e Carso, ma dal Carso si allarga verso il mare e nel progetto che abbiamo presentato alla Regione e A2A abbiamo voluto sviluppare questo concetto, inserendo una serie di opere che si integrano nell’ambiente e che daranno un nuovo volto alla città, con prospettive di sviluppo economico e occupazionale”.


L’area che verrà liberata e bonificata a seguito della dismissione e lo smantellamento della centrale avrà una superficie di circa 75.000 mq, con un fronte di 750 metri lineari, di cui 600 sono banchina, e profondità - oltre la banchina - di 100 metri, sulla quale prenderà corpo un piano di opere, di edifici pubblici e di infrastrutture che rafforzeranno l’azione che il Comune sta portando avanti per riqualificare la città, migliorarne l’attrattività turistica e creare nuove prospettive di sviluppo e occupazione sostenibili.

Nello specifico, è prevista la costruzione di una nuova stazione marittima di 4.800 mq a servizio dell’ormeggio per diporto e crocieristica, all’interno della quale troveranno spazio una serie di servizi. Sono inoltre previste strutture dedicate alla nautica da diporto, con la realizzazione degli ormeggi comprensivi di un percorso ciclo-pedonale turistico lungo la banchina del Canale Valentinis.

Ampio spazio sarà dato a una struttura destinata a polo tecnologico per lo svolgimento di attività didattiche e formative per le scuole, con particolare attenzione ai percorsi dedicati alle tematiche inerenti alla transizione ecologica, nonché a servizio delle start-up delle imprese del settore, in un'ottica di sviluppo sostenibile. Spazio anche alla costruzione di un hotel di tre piani con circa 100 camere, bar, ristoranti, creando, assieme al porto nautico, un nuovo, importante polo di attrazione e richiamo della città.

Monfalcone riacquisterà così uno spazio importante del suo territorio con un grande progetto di rigenerazione urbana, in aree di proprietà di A2a che saranno rese disponibili alla collettività.

Sono anche previsti due boschi laterali all’area, un giardino centrale e un parcheggio di 250 posti auto coperto con pannelli fotovoltaici.

L’intera struttura verrà connessa con la viabilità cittadina e la pista ciclabile -  che attraverserà tutta l’area tra gli ormeggi e gli edifici - sarà collegata alla ciclovia che collegherà il punto più a nord del Mediterraeo con l’aeroporto.