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Wartsila: Fedriga, avanti per ampliare e concludere accordo programma

"La Regione, in accordo con le altre istituzioni a partire dal Governo, intende andare avanti con determinazione per raggiungere con Wartsila un accordo di programma per la definizione di un percorso di reindustrializzazione del sito che tuteli i lavoratori. Oggi dobbiamo difendere i posti di lavoro dell'area triestina ma anche una filiera produ...
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"La Regione, in accordo con le altre
istituzioni a partire dal Governo, intende andare avanti con
determinazione per raggiungere con Wartsila un accordo di
programma per la definizione di un percorso di
reindustrializzazione del sito che tuteli i lavoratori. Oggi
dobbiamo difendere i posti di lavoro dell'area triestina ma anche
una filiera produttiva strategica per il nostro territorio e per
l'intero Paese".

È questa la posizione espressa dal governatore Massimiliano
Fedriga durante l'incontro con le sigle sindacali in merito alla
crisi di Wartsila al quale hanno preso parte anche gli assessori
regionali al Lavoro Alessia Rosolen e alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini, il prefetto di Trieste Pietro Signoriello, il
sottosegretario all'Economia Sandra Savino, una nutrita
delegazione parlamentare del Friuli Venezia Giulia composta da
Isabella De Monte, Nicole Matteoni, Massimiliano Panizzut,
Tatjana Rojc, Debora Serracchiani e, in video-collegamento
Emanuele Loperfido e Walter Rizzetto.

Temi centrali della riunione la volontà di individuare soluzioni
a tutela dei lavoratori di Wartsila per i quali l'azienda
potrebbe avviare la procedura prevista per le delocalizzazioni,
l'ampliamento delle prospettive di insediamento nell'area di
Bagnoli della Rosandra di nuove realtà come Ansaldo Energia e il
mantenimento nell'area triestina del comparto ricerca e sviluppo
della multinazionale finlandese, nel quale oggi sono impiegate
oltre 600 persone.

Fedriga, rimarcando che "Regione e Governo continuano a lavorare
per implementare il numero di soggetti interessati a insediarsi
nell'area di Bagnoli della Rosandra", ha accolto positivamente la
proposta dei parlamentari presenti di attuare iniziative
legislative volte a disincentivare l'abbandono dei siti
produttivi italiani da parte delle multinazionali. "Rendere più
complessa e difficoltosa la procedura 234 da parte delle grandi
imprese insediate in Italia sarebbe sicuramente utile nel caso
della crisi di Wartsila perché ci farebbe guadagnare tempo e ci
aiuterebbe nella negoziazione dell'accordo di programma ma, in
ottica più ampia, consentirebbe anche di tutelare l'intera
filiera produttiva italiana".

Tutti i soggetti presenti hanno sottolineato la compattezza
dimostrata finora dalle istituzioni e dalle forze politiche sia
territoriali sia nazionali nella gestione della crisi Wartsila e
hanno ribadito che verranno compiute tutte le azioni possibili
per salvaguardare i dipendenti.

"Questa compattezza è molto positiva - ha concluso il governatore
- perché dobbiamo difendere con tutti gli strumenti a
disposizione i posti di lavoro del nostro territorio puntando a
trovare soluzioni che tutelino sia i lavoratori coinvolti dalla
procedura sia quelli del comparto ricerca e sviluppo di Wartsila".

Parole chiave: Trieste