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Piano Monfalcone in Regione, le dichiarazioni del sindaco Cisint

I complessi rapporti fra città e Fincantieri hanno tenuto banco in commissione regionale con la lunga e dettagliata esposizione del sindaco Anna Maria Cisint che ha colto l’occasione per analizzare le dinamiche che hanno portato all’attuale sistema produttivo e le questioni aperte in particolare dal punto di vista del lavoro, indicando l’azione ...
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I complessi rapporti fra città e Fincantieri hanno tenuto banco in commissione regionale con la lunga e dettagliata esposizione del sindaco Anna Maria Cisint che ha colto l’occasione per analizzare le dinamiche che hanno portato all’attuale sistema produttivo e le questioni aperte in particolare dal punto di vista del lavoro, indicando l’azione che il Comune sta portando avanti.

“I cantieri navali, fondati nel 1908 dai Cosulich sono stati un modello innovativo e lungimirante di gestione attenta alla responsabilità sociale d’impresa perchè lo stabilimento è stato accompagnato da rilevanti investimenti che hanno riguardato le abitazioni e i servizi, dal teatro, alle scuole, alla mensa, agli impianti sportivi e ha rappresentato un riferimento per la crescita delle professionalità della manodopera locale e per le forniture da parte delle imprese del territorio. Dall’inizio degli anni Duemila, con la responsabilità di chi gestiva allora le istituzioni, c’è stata una profonda trasformazione basata sull’esternalizzazione tramite appalti e subappalti riducendo al minimo le assunzioni dirette, con l’arrivo indiscriminato di stranieri con tutte le conseguenti ricadute negative sul mercato del lavoro e sulla dequalificazione degli addetti e sulla città che ha dovuto affrontare  gli effetti dirompenti che ne sono derivati sotto l’aspetto urbanistico, della viabilità, delle abitazioni e dei servizi sociali, scolastici e sanitari.

“L’amministrazione comunale si è trovata a gestire le conseguenze di questo modello che si è consolidato negli anni, attraverso un’articolata piattaforma che ha riguardato i rapporti con Fincantieri e le relazioni con le istituzioni regionali e nazionali. Con la società sono stati realizzati alcuni importanti passi avanti in tema di responsabilità sociale, nella formazione, con l’istituzione di corsi mirati e nel mercato del lavoro e per la prima volta dopo decenni, Fincantieri ha ripreso le assunzioni dirette anche nel settore operaio. Tuttavia questa inversione di rotta è ancora insufficiente e si tratta di agire verso una pluralità di direzioni. Anzitutto serve una riduzione radicale del sistema dei subappalti dove maggiori sono i rischi di dumping contrattuale e salariale e di sicurezza. La riconsiderazione e valorizzazione del lavoro deve diventare aspetto essenziale del sistema produttivo agendo in particolare sulla formazione e sulla qualificazione, puntando quindi sulla qualità e la stabilità. Nello stesso tempo è essenziale investire in sicurezza: l’innalzamento di grado del Commissariato è la conferma della complessità del nostro territorio, ma occorre potenziare anche gli organici dell’isoettorqto, dell’ Inps e Inail, soprattutto per quanto riguarda i controlli sulla prevenzione. Ma anche l’amianto rimane una questione ancora aperta per i prossimi anni, per il lungo periodo di latenza nell’emergere delle patologie.

“Questo contesto, ha portato il Comune a farsi carico di promuovere due tavoli di confronto, uno a livello regionale con l’assessorato competente e le parti sociali e imprenditoriali, e uno a livello ministeriale, del quale il vice ministro Gava ha la direzione, in considerazione anche del fatto che Fincantieri è una società a prevalente partecipazione pubblica. È sempre più importante che sia proprio l’azienda a perseguire questi obiettivi di qualità e lotta al dumping giuridico e salariale con un modello adeguato.  Ed e a livello nazionale  che vanno risolti problemi come quello della modifica delle norme sui ricongiungimenti e sui controlli delle residenze collettive temporanee e quelli di un modello produttivo che non si basi più sull’arrivo indiscriminato di stranieri dai paesi poveri ma punti alla qualificazione del lavoro e alla crescita dell’indotto del territorio.
Il tavolo verrà aggiornato a gennaio
Ora vedremo se chi ha promosso la commissione avrà anche la capacità di far squadra con il comune per il bene collettivo o se invece prevarranno le logiche che hanno contraddistinto fino ad ora il lavoro delle opposizioni”.

Parole chiave: Monfalcone