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Pro pineta di Cattinara, raccolte 10.236 firme e consegnate a vari enti pubblici

Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara ha consegnato copia cartacea delle 10.236 firme raccolte su una petizione pro pineta di Cattinara (e quindi Burlo Garofolo) a numerose istituzioni a vario titolo competenti in materia, le quali perciò, volendo, potrebbero intervenire a protezione di questo prezioso patrimonio ...
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Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara ha consegnato copia cartacea delle 10.236 firme raccolte su una petizione pro pineta di Cattinara (e quindi Burlo Garofolo) a numerose istituzioni a vario titolo competenti in materia, le quali perciò, volendo, potrebbero intervenire a protezione di questo prezioso patrimonio naturale:

Ministro della Salute, interpellato in quanto massima istanza sanitaria nazionale viste le ricadute dell’abbattimento degli alberi e del trasloco del Burlo sia sull’ospedale di Cattinara sia sull’ospedale materno-infantile triestino nonché sulla salute pubblica;

Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, chiamato in causa per le pesanti ricadute ambientali del temerario trasloco del Burlo a Cattinara;

Ministro della Cultura, poiché tenuto a tutelare i beni paesaggistici, tra cui i boschi, a livello nazionale;

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, poiché tenuta a tutelare i beni paesaggistici, tra cui i boschi, a livello regionale;

Ministro dell’Università e della Ricerca, in quanto l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Burlo Garofolo dipende anche da quel dicastero;

Ministro dell’Istruzione e del Merito e Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, in quanto gli alberi da tagliare si trovano a ridosso di un’area scolastica;

Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, poiché questa è il principale ente politico decisore e finanziatore della devastante operazione;

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), in quanto proprietaria del terreno, responsabile della progettazione e stazione appaltante dei lavori;

IRCCS Burlo Garofolo, poiché destinato a venir trasferito a Cattinara sacrificando gli alberi;

Sindaco, Assessore competente, Presidente del Consiglio Comunale, Segretario Generale, Quinta, Sesta e Settima Circoscrizione del Comune di Trieste, in quanto il Comune ha sottoscritto tutti gli Accordi di programma per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ospedale di Cattinara e la costruzione del nuovo Burlo dando altresì il via libera sul piano urbanistico, mentre la Settima Circoscrizione include il comprensorio ospedaliero di Cattinara, la Sesta il borgo storico, la Quinta il Burlo e tutte e tre parte della viabilità d’accesso;

Ispettorato Forestale di Trieste e Gorizia, in quanto chiamato a proteggere i boschi;

ANAS, corresponsabile poiché co-firmataria di tutti i relativi Accordi di programma.

Ai tali enti il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara ha consegnato altresì una lettera illustrativa nonché un foglio contenente l’autocertificazione e l’informativa sulla riservatezza dei dati personali dei firmatari.

La consegna delle sottoscrizioni al Consiglio regionale avverrà in una forma pubblica specifica e in una data che saranno comunicate successivamente.

La petizione bilingue Rešimo borov gozdič na Katinari / Salviamo il verde a Cattinara, su cui nel gennaio 2022 gli alunni e alcune insegnanti della scuola media statale slovena Santi Cirillo e Metodio di Cattinara raccolsero circa 600 firme, è stata ripresa il 10 agosto 2023 dal Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara, che a Trieste ha raccolto in tre mesi e mezzo oltre 9.600 firme perlopiù durante i suoi presidi quotidiani all’angolo tra via San Lazzaro e via delle Torri e secondariamente in alcuni luoghi al coperto o grazie a singoli simpatizzanti. I tavoli dietro la chiesa di Sant’Antonio Nuovo hanno avuto luogo tutti i giorni feriali dal 10 agosto al 20 novembre 2023 grazie all’impegno assiduo di generosi militanti, che hanno informato e sensibilizzato la cittadinanza tramite striscioni, volantini, plasticati e il colloquio diretto con migliaia di persone, dando corpo così alla democrazia diretta e alla comunità civica.

I firmatari sono perlopiù nati e/o residenti nel comune di Trieste o nell’ex provincia e quasi tutti in Friuli Venezia Giulia. Abbiamo apprezzato l’adesione sincera di alcuni turisti e forestieri.

Il testo della petizione, semplicissimo ma chiarissimo, chiede di preservare nel comprensorio ospedaliero triestino di Cattinara gli alberi della pineta, nonché quelli dell’attiguo parcheggio dipendenti ASUGI e del piazzale degli autobus, condannati all’abbattimento.

Il titolo dell’appello in sloveno, Rešimo borov gozdič na Katinari, significa letteralmente Salviamo il boschetto di pini a Cattinara.

L’alunna Sara scrive in sloveno:

Raccogliamo firme per la salvezza del boschetto che si trova dietro la nostra scuola e che intendono tagliare (500 alberi!). Con ciò si eliminerebbe l’unico pezzo di oasi verde nelle vicinanze della scuola e anche la luce che illumina la nostra aula. Per impedire il taglio e per cominciare a discutere di un’altra soluzione, abbiamo bisogno della vostra firma.             Sara, 12 anni

L’alunna Petra dice in italiano qualcosa di simile:

Vado a scuola a Cattinara. Vicino alla mia scuola c’è una piccola pineta che verrà abbattuta (ben 500 alberi!). Insieme ai professori stiamo cercando di risolvere la situazione, ma da soli non è facile e il vostro supporto può essere fondamentale. Non abbiamo bisogno di grandi sforzi, basta una vostra firma, che potrebbe aiutarci a fare la differenza!                           Petra 12 anni

I moduli originari degli alunni richiedevano nome e cognome, luogo e data di nascita, documento e firma. Per maggior completezza il Coordinamento ha aggiunto nelle griglie dei moduli successivi cittadinanza e residenza, cercando di recuperare tali dati anche per i firmatari precedenti.

Nella lettera illustrativa ai soggetti destinatari il Coordinamento ha rammentato che l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), con l’avallo di tutti gli altri enti sottoscrittori dei vari Accordi di programma per la ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale di Cattinara e costruzione del nuovo Burlo (ossia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Burlo Garofolo, ANAS ed ex Provincia di Trieste), con il via libera della Soprintendenza e con l’appoggio del Governo, vuole costruire nel comprensorio di Cattinara la nuova sede principale dell’ospedale materno-infantile, fondendola con l’ospedale per adulti e dotandola di un immenso autosilo sotterraneo, due strade laterali e una rotatoria d’accesso. Il tutto accanto al nido d’infanzia comunale Bosco magico, al nido d’infanzia ASUGI-Burlo Gino Tosolini e alla chiesa parrocchiale di Cattinara, in prossimità della scuola media slovena nonché di alcune case d’abitazione e non lontano dalla scuola elementare slovena. In tal modo:

1) si eliminerebbero tutti i quasi 400 (secondo stime ASUGI del 2022) alberi sani e maturi della pineta (dove una roverella è già stata abbattuta), dell’attiguo parcheggio dipendenti ASUGI (dove undici pini neri austriaci sono già stati soppressi) e del piazzale degli autobus;

2) si sventrerebbe una pineta centenaria riconosciuta come bosco secondo i parametri dell’art. 6, comma 1 della Legge regionale 9/2007, che dunque andrebbe tutelata ai sensi dell’art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio in quanto bene paesaggistico e che in base all’art. 136 del Codice stesso potrebbe venir protetta anche quale punto di vista accessibile al pubblico, bellezza naturale, memoria storica, parco e/o cosa di valore estetico e tradizionale;

3) si toglierebbe a Cattinara un polmone verde, un ecosistema naturale, un bene comune, uno spazio pubblico, la “piazza verde” del rione, il suo cuore pulsante, che produce ossigeno, cattura sostanze inquinanti, rassoda il terreno, smorza il vento, attenua i rumori, mitiga il freddo d’inverno, offre ombra e fresco d’estate, trattiene e smaltisce l’acqua piovana, ha effetti terapeutici sia fisici sia psicologici, è accessibile a chiunque e inoltre ospita fauna e flora locali;

4) con un autosilo di due piani da 728 posti macchina sotto l’edificio principale del nuovo Burlo si calamiterebbe a Cattinara ulteriore traffico e inquinamento sia atmosferico sia acustico;

5) i cinque piani superficiali dell’edificio principale del nuovo Burlo, le due strade laterali e la rotatoria d’accesso causerebbero un notevole impatto paesaggistico a scapito del verde esistente;

6) gli scavi e la sostituzione degli alberi con cemento e asfalto potrebbero aggravare il dissesto idrogeologico della franosa e ventosa collina;

7) la devastazione ambientale e i lunghi disagi di cantiere danneggerebbero la salute fisica e psicologica dei bambini e del personale del nido d’infanzia comunale italiano, del nido d’infanzia ASUGI-Burlo, della scuola media slovena e della scuola elementare slovena di Cattinara, oltre che dei residenti, dei frequentatori della chiesa e degli stessi pazienti e operatori sanitari;

8) a Cattinara il nuovo Burlo verrebbe frammentato in ben sei sedi, si ridurrebbe ad appendice dell’ospedale generale ASUGI e potrebbe comportare un’eccessiva promiscuità tra adulti e bambini;

9) gli spazi previsti sarebbero insufficienti per le attività che sia l’ospedale materno-infantile sia quello generale devono garantire rispettando la sicurezza dei malati e l’umanizzazione delle cure;

10) nulla si sa di cosa ne sarebbe dell’odierno comprensorio del Burlo in via dell’Istria, che il Piano Regolatore Generale Comunale permette di disboscare e cementificare almeno parzialmente.

I sottoscrittori della petizione chiedono agli enti destinatari di ripensarci, valutando soluzioni alternative nel pieno rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della salute, della vivibilità e della popolazione.

Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara suggerisce una moratoria per ridiscutere l’intero progetto di trasloco dell’ospedale materno-infantile insieme ai sanitari, ai residenti e alla cittadinanza, anticipando intanto a Cattinara l’urgente ristrutturazione della torre medica e della torre chirurgica.

Parole chiave: Trieste