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Secondo elicottero sanitario FVG: costa tanto, vola poco, spesso per niente

  Il secondo elicottero sanitario attivato l’anno scorso in FVG fa in media 2-3 voli alla settimana, spesso per codici verdi, talora addirittura bianchi. Ogni volo costa in media al contribuente oltre 15mila euro. Che senso ha utilizzare il mezzo aereo, costosissimo, per interventi non urgenti?   Questa domanda si pone dopo la pubbl...
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Il secondo elicottero sanitario attivato l’anno scorso in FVG fa in media 2-3 voli alla settimana, spesso per codici verdi, talora addirittura bianchi. Ogni volo costa in media al contribuente oltre 15mila euro. Che senso ha utilizzare il mezzo aereo, costosissimo, per interventi non urgenti?
 
Questa domanda si pone dopo la pubblicazione sulla stampa locale dei dati di attività attività del secondo elicottero sanitario della Regione FVG, che nei primi 9 mesi del 2023 ha volato in tutto 111 ore, in media 24 minuti al giorno. Per questo servizio l’Azienda sanitaria di Udine ha pagato 1.697.238 euro, ciò significa che ogni ora di volo è costata 15.290 euro.
 
Vista la grave carenza di risorse che affligge la sanità come si giustifica una spesa così elevata per un’attività così modesta? 
 
Per dare una risposta esauriente occorre esaminare, oltre alle ore di volo, il tipo di interventi e di questi in particolare quanti quelli effettuati per pazienti con patologie tempo dipendenti, quando la velocità è determinante per salvare vite umane.
 
Abbiamo esaminato i dati relativi al primo semestre 2023: in totale 59 missioni, di cui 32 interventi primari, ossia di soccorso, e 27 secondari, cioè di trasferimento di pazienti tra ospedale e ospedale.  Relativamente ai 32 interventi di soccorso i codici di criticità, ovvero il grado di urgenza in partenza, sono stati: 2 codici rossi, 18 gialli, 6 verdi, 5 bianchi, a far 32 ne manca uno, per il quale la Centrale non riuscendo a individuare il grado di criticità ha codificato << ?>>.
 
Ma cos’ha trovato l’équipe medica dell’elicottero una volta a terra? 
 
In un codice rosso il paziente era ormai deceduto, in altri 19 casi il paziente è stato portato con l’eliambulanza in ospedale, 13 volte in codice giallo, 6 in verde o bianco. Nei restanti 12 casi l’elicottero è stato sospeso perché non più necessario o deviato su altro intervento o bloccato da meteo avverso oppure rientrato vuoto perché non c’era necessità di trasporto o il paziente era già stato portato via con ambulanza.
 
Riguardo alle distanze solo in sei interventi il chilometraggio dal target all’ospedale di riferimento è stato superiore a 50 km.  In tutti gli altri casi la distanza è stata inferiore, anche di molto, come in un incidente a Buttrio, a 14 km dall’ospedale di Udine, che un’autoambulanza percorre in meno di un quarto d’ora.
 
In sintesi, solo il 40 % degli interventi primari si è concluso con il trasferimento del paziente in ospedale in codice giallo, il 20% in bianco o verde, nel restante 40% l’elicottero è stato sospeso o è rientrato vuoto. Tolto il codice rosso con paziente già deceduto, non sembrano esserci stati interventi per patologie tempo dipendenti.
 
Per gli interventi secondari – trasporto da ospedale a ospedale – sono state assegnate 27 missioni, di cui 9 in codice giallo e 18 in verde. Quindi nei due terzi dei casi il mezzo aereo è stato impiegato per trasporti non urgenti, alcuni dei quali da ospedali hub a ospedali spoke, per esempio da Udine a Tolmezzo, da Udine a San Vito, da Trieste a Gorizia. Anche per i secondari non risulta ci siano stati trasporti per patologie tempo dipendenti.
 
Questi i dati di attività. Il costo complessivo per il 2023 è stimato in 2.262.000 euro.
 
Qualcuno ne trarrà le conseguenze?
 
 
Walter Zalukar
Parole chiave: Trieste, Gorizia, Monfalcone