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Musica sinfonica al Teatro Verdi di Trieste, in scena otto nuovi programmi di ampio respiro

Novità e graditi ritorni per gli otto appuntamenti della stagione sinfonica 2023 del Teatro G. Verdi di Trieste, a conferma di una direzione artistica che da un lato vuole creare un cenacolo di frequentazioni artistiche ed amicali tra l’orchestra, la città ed alcuni dei direttori e solisti più interessanti del panorama internazionale, come ...
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Novità e graditi ritorni per gli otto appuntamenti della stagione sinfonica 2023 del Teatro G. Verdi di Trieste, a conferma di una direzione artistica che da un lato vuole creare un cenacolo di frequentazioni artistiche ed amicali tra l’orchestra, la città ed alcuni dei direttori e solisti più interessanti del panorama internazionale, come Hartmut Haenchen, Enrico Calesso, Ayrton Desimpelaere, Francesco Ivan Ciampa, Ettore Pagano, Alessandro Taverna e il giovane virtuoso Andrea Zanon; d’altro canto porta a Trieste musicisti rari in città, talvolta poco conosciuti anche nel panorama italiano ma ben solidi nei vicini territori di lingua tedesca, e soprattutto di indiscusso interesse, come il celeberrimo violinista, violista e direttore Pinchas Zukerman, l’ex enfant prodige e oggi talento consolidato Stefan Milenkovich, virtuoso serbo del violino, l’astro nascente del direttore e pianista belga-americano Giulio Cilona, di recente nominato Kapellmeister alla Deutsche Oper Berlin, la violinista Francesca Dego, il sassofonista e direttore d’orchestra Federico Mondelci, il direttore d’orchestra americano Kevin Rhodes, anch’essi uniti a nomi consolidati del territorio come il pianista giuliano Massimo Gon.

Spicca poi l’appuntamento speciale a dicembre con il contributo del Teatro al Centenario sveviano de “La Coscienza di Zeno”, programma aperto con la rarissima Musica per Italo Svevo per orchestra sinfonica del triestino Giulio Viozzi del 1962, compositore fondante del Novecento europeo ma oggi fra i meno eseguiti nonostante la stima tributatagli da musicisti come Lorin Maazel e la celebrità in vita.

Inoltre coi due primi concerti, il 9 e 12 settembre, si inaugura la nuova collaborazione con la Società dei Concerti di Trieste a rinsaldare il ruolo collaborativo del Teatro Verdi a favore di tutta la comunità e di tutte le iniziative di cultura musicale del territorio. Il primo concerto vedrà la partecipazione straordinaria del grande violoncellista brasiliano Antonio Meneses su Schumann, mentre un tutto Mozart diretto al pianoforte dalla stimata pianista e direttore d’orchestra canadese Angela Hewitt, ormai consolidata da anni nel doppio ruolo con le migliori orchestre internazionali, sarà il cuore del secondo appuntamento.

I programmi dei singoli appuntamenti poi confermano la volontà del Teatro di mantenere salda la propria tradizione mitteleuropea, spaziando dai capisaldi come Beethoven, Brahms, Mozart, Rachmaninov a pagine più rare come il sempre discusso Ein Heldenleben (Vita d’Eroe) op. 40 di Richard Strauss o altri testi poco frequentati di Berio, Glazunov, Milhaud, passando con disinvoltura da organici settecenteschi a formazioni oceaniche come nel Titan di Mahler, confidando nell’indiscussa qualità della sua orchestra, che si candida da sempre come una delle formazioni più efficaci e solide sul grande sinfonismo, nonostante l’impegno continuo e centrale sull’opera, a dimostrazione che anche e soprattutto in musica Trieste rimane la capitale multiculturale più aperta d’Italia.

Commenta così il Sovrintendente Giuliano Polo: “In primis sono felice della nuova collaborazione con Società dei Concerti di Trieste che rende il Teatro Verdi sempre più una platea al servizio della vita culturale della città. Credo inoltre che la stagione sinfonica nel suo complesso sia perfetta per mettere in luce quello che è il primo patrimonio di ogni Fondazione Lirico-Sinfonica, la sua orchestra ed il suo coro, cioè la vera anima identitaria del teatro. Il suo suono, la sua versatilità, la sua affidabilità sono il tesoro che dobbiamo traghettare verso il futuro e nonostante le indubbie difficoltà che sempre si affrontano e che sarebbe sciocco fingere di ignorare, l’impegno di tutta la Fondazione è, su questo punto fondante, quotidiano e prioritario.”

Il Direttore Artistico Paolo Rodda sottolinea: “Sono molto felice che il centenario della Coscienza ci abbia dato il destro per riportare la musica di Viozzi sul palco del Verdi, un atto dovuto che dovrebbe essere sentito da tutta la comunità musicale italiana e spero sia solo l’inizio di un percorso di riscoperta di questo illustre e geniale concittadino”.

La campagna abbonamenti si aprirà mercoledì 19 luglio e chiuderà sabato 9 settembre.

La conferma dei precedenti abbonamenti chiuderà giovedì 31 agosto.

La vendita dei biglietti singoli partirà dal 28 luglio.

Parole chiave: Trieste