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A Monfalcone al via la quarta edizione del MEMO Festival

Torna a Monfalcone il Memo Festival - la rassegna di incontri dedicata alla condivisione della memoria del lavoro e del territorio, che si terrà dal 21 al 25 giugno a Panzano - organizzata dal comune di Monfalcone con il Consorzio Culturale del Monfalconese, Ecomuseo Territori e il Museo della Cantieristica di Monfalcone, presentato qu...
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Torna a Monfalcone il Memo Festival - la rassegna di incontri dedicata alla condivisione della memoria del lavoro e del territorio, che si terrà dal 21 al 25 giugno a Panzano - organizzata dal comune di Monfalcone con il Consorzio Culturale del Monfalconese, Ecomuseo Territori e il Museo della Cantieristica di Monfalcone, presentato questa mattina dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, l’assessore alla Cultura Luca Fasan e il Presidente del CCM Davide Iannis.

“Un evento irrinunciabile per la nostra città - ha rilevato il sindaco Anna Maria Cisint - che ha nel suo DNA il desiderio di testimoniare e raccontare il valore degli uomini e delle donne che nel lavoro hanno trovato tante opportunità, ma anche tanta sofferenza qui a Monfalcone. Questo è un aspetto che, da cittadina e da figlia di persone che hanno sempre lavorato in città, mi preme sottolineare. Per questo abbiamo realizzato la Porta di Panzano, che è una porta sulla nostra vita e che, per la prima volta, sarà protagonista del Festival.

Un luogo in cui si ha la consapevolezza - attraverso le testimonianze che ci hanno lasciato il Professor Claudio Bianchi e il fotografo Giovanni Cividini - di cosa significa star male per l’amianto e poi morirne. Una realtà di un’epoca non troppo lontana, che viviamo ancora oggi perché ogni anno 100.000 persone muoiono a causa dell’amianto e quindi per me l’amianto rappresenta un tema irrinunciabile, di cui parlare costantemente.

Il MEMO Festival è parte integrante di questo racconto e del desiderio di condividere - anche al di fuori della città - la storia di un villaggio nato proprio dalla volontà di costruire relazioni attraverso il lavoro. E racconteremo anche questo: le relazioni all’interno della mensa, del campo sportivo, delle case e del teatro prima che fosse bombardato, che nascono dalla visione lungimirante dei Cosulich che hanno creato tante opportunità di aggregazione per i lavoratori e per le loro famiglie, perché avevano capito l’importanza di fare squadra all’interno del villaggio. Il valore del Memo Festival parte proprio da qui: dal lavoro e dalle relazioni, che sono stati il collante che ha reso possibile la costruzione del quartiere e della vita di Panzano.”

“Il festival torna protagonista a Panzano per la sua quarta edizione, con un programma – ha commentato l’assessore Fasan presentandone i contenuti delle cinque giornate – che è un connubio tra musica, arte e racconto, in una sinergia capace di mettere in relazione tutti i poli culturali della nostra città, grazie alla fondamentale partecipazione delle Associazioni del nostro territorio”.

Il MEMO Festival prende ufficialmente il via mercoledì 21 giugno alle 21.00 in Piazzetta Esposti Amianto, con il taglio del nastro e i saluti delle Autorità e, a seguire, la musica di Gone with the Swing, l’orchestra jazz nata nel ‘93 a Cormons che, con la sua formazione in gessato e scarpe bicolore fa rivivere la musica delle big band americane degli anni Trenta e Quaranta e che proporrà il suo programma di musica swing, jazz fino ai ritmi latina dell’orchestra diretta da Raoul Nadalutti. Il festival prosegue giovedì 22 giugno con una visita guidata alla mostra “Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel ‘900” ospitata fino al 25 giugno presso la cellula museale La Porta di Panzano  all’Europalace Hotel e al Muca - Museo della Cantieristica è dedicata al racconto della vita nelle fabbriche del Novecento attraverso foto d'autore, filmati, oggetti e documenti che ricostruiscono le abitudini legate al consumo dei pasti degli operai in fabbrica, in un excursus storico nella cultura industriale. Alle 18.30 al MuCa la Nuova Orchestra Ferruccio Busoni si esibisce in un’imperdibile opportunità di rivivere l’emozione della grande musica nei luoghi dell’archeologia industriale, con un concerto realizzato nell’ambito di “Emozione e Lavoro”, il progetto ideato da Massimo Belli per far interagire la capacità evocativa della musica con quella dei luoghi del lavoro, trasmettendo al pubblico l’intensità della carica emozionale che questo connubio riesce a creare. L’esecuzione è diretta da Massimo Belli, con la fisarmonica di Gianni Fassetta e il violino di Lucio Degani. Le musiche sono di Astor Piazzolla. Presentazione a cura di Edino Valcovich.

La giornata di giovedì si conclude con una particolarissima visita guidata serale: alle 20.30, con partenza dall’Europalace Hotel di Via C. Cosulich, una passeggiata culturale teatralizzata tra le suggestive vie del Villaggio Operaio di Panzano, alla scoperta delle ville e degli alberghi, fino alle case operaie e agli edifici del welfare aziendale, accompagnata dagli attori della compagnia “Stropula Cantieri Teatrali Aps”. Saranno proprio i personaggi storici del Cantiere e del villaggio a percorrere insieme ai partecipanti questo incredibile viaggio, rievocando esperienze e scene di vita di un luogo ancora tutto da scoprire.

Venerdì 23 giugno la memoria del territorio passa attraverso il toccante tema del killer silenzioso e degli operai del cantiere per decenni vittime dell’amianto e del silenzio sui suoi effetti: alle 21.00 in Piazzetta Esposti Amianto Ivan Gergolet dialoga con il giornalista e scrittore Roberto Covaz, per riflettere sulle oltre 100 mila persone che ogni anno sono vittime nel mondo di patologie legate all’amianto. A seguire, sarà proprio il lungometraggio di Ivan Gergolet, L'uomo senza colpa, a chiudere la riflessione con la proiezione dedicata a tutti i lavoratori vittime dell'amianto e alle loro famiglie, in collaborazione con Associazione Esposti Amianto Monfalcone e Transmedia Srl.

Sabato 24 giugno alle 21.00 Daniele D’Anza e Franca Marri raccontano il percorso espositivo della mostra in corso presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, che raccoglie le opere di due artisti (Vito Timmel e Vittorio Bolaffio) ‘moderni’, diversi dai pittori della generazione precedente, tra i più celebri e dotati dell’arte giuliana. Un riferimento particolarmente importante per la città di Monfalcone è quello di Vito Timmel, autore del fregio decorativo che rese il teatro di Panzano (inaugurato nel 1920 su progetto dell’Ing. Dante Fornasir, poi distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale) un unicum e di cui viene proposto un eccentrico racconto a cura di Stefano Dongetti, che racconta la vita dell’artista triestino in un appassionato monologo in cui Adriano Giraldi recita con magistrale bravura amplificando la portata emotiva della narrazione e da cui emerge la figura di un uomo fragile e di un grande animo d’artista. Progetto a cura di Laura Forcessini, produzione Bonawentura/Teatro Miela.

Chiude la quarta edizione del MEMO Festival, domenica 25 giugno, l’appuntamento dedicato al centenario della Società tennis Monfalcone, nata nella primavera del 1923 per iniziativa di un gruppo di dirigenti dello stabilimento navale e la cui storia è da sempre legata a quella del cantiere navale fino al suo passaggio al Comune negli anni Novanta.

L’incontro sarà l’occasione per presentare in anteprima libro della Società tennis Monfalcone, edito proprio in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla sua nascita raccontando le fasi della crescita delle attività societarie, agonistiche e l’evoluzione delle strutture e degli impianti. Intervengono Andrea Volpe, Presidente Società Tennis Monfalcone, Alessandro Baucero, Segretario Società Tennis Monfalcone, insieme a Edino Valcovich, Esperto in Archeologia Industriale, Giulio Princic, guida del Mu/Ca.

Parole chiave: Monfalcone