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Al Conservatorio Tartini di Trieste la tre giorni dedicata a educazione e invenzione musicale

L'educazione e l'invenzione musicale sono strettamente correlate: lo spiega il Convegno in programma al Conservatorio Tartini di Trieste da oggi, lunedì 25 marzo, fino a mercoledì, sul tema “Il suono: materia prima per inventare - Contributi, esperienze e risorse per una pedagogia dell’invenzione musicale”. Un’iniziativa promossa dal&n...
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L'educazione e l'invenzione musicale sono strettamente correlate: lo spiega il Convegno in programma al Conservatorio Tartini di Trieste da oggi, lunedì 25 marzo, fino a mercoledì, sul tema “Il suono: materia prima per inventare - Contributi, esperienze e risorse per una pedagogia dell’invenzione musicale”. Un’iniziativa promossa dal Tartini in collaborazione con il Centro Studi Maurizio Di Benedetto APS - Laboratorio di Pedagogia dell’Invenzione Musicale, a cura di Cristina Fedrigo, docente di Pedagogia musicale e coordinatrice del Dipartimento di Didattica e Discipline musicologiche al Conservatorio Tartini. Tre giorni ricchi di iniziative, con spazi altamente interattivi: in programma 11 Laboratori per sperimentare strategie, tecniche, risorse, approcci per l’invenzione musicale e un approccio creativo all’educazione musicale, oltre a 19 interventi in sede di convegno sulle esperienze e proposte progettuali e a 2 installazioni aperte alla sperimentazione interattiva e sinestesica, più una di documentazione audio-video, nel segno delle nuove tecnologie. Info e dettagli sul sito https://conts.it e su musicheria.net.         Spiega la curatrice Cristina Fedrigo: «attraverso i lavori del Convegno ci proponiamo di ‘rivendicare’ ai processi dell’invenzione e della ricerca creativa un primo, necessario, vitale ruolo nell’educazione di tutte e di tutti.  L’educazione musicale nella scuola, in ogni ordine e grado, dovrebbe porre maggiore e costante attenzione alla dimensione del suono, materia prima della musica, e ai giochi d’invenzione che si possono facilmente e utilmente attivare nei processi educativi e formativi». Il Comitato scientifico che ha elaborato i progetto è composto da Cristina Fedrigo, Federico Gon, Giacomo Santini, Majda Svitek e Virginio Zoccatelli, per il Conservatorio Tartini e da Mario Piatti, Maria Grazia Bellia, Enrico Strobino, Daniele Vineis e Maurizio Vitali per il Centro Studi Maurizio Di Benedetto.

La tre giorni dedicata al “suono, materia prima per inventare” e alla “pedagogia dell’invenzione musicale si apre oggi lunedì 25 marzo al Tartini con la sequenza dei laboratori, dalle 9.30 in varie Aule del Conservatorio fino a tutto il pomeriggio. Martedì 26 marzo alle 9 prenderà il via la sessione convegnistica, con il saluto del Direttore del Conservatorio Tartini Sandro Torlontano e della curatrice Cristina Fedrigo, seguiranno gli interventi di Mario Piatti ed Enrico Strobino sul tema portant Per una grammatica della fantasia musicale e di Maurizio Vitali, Maria Luisa DAlessandro, Antonella Talamonti, Gabriele Greggio e Rachele Cambiaso, Roberto Agostini, Maria Grazia BelliaMartina Aimo, Valentina Baldi, Sara Lanzillotta Barbara Zuccaro, Emanuele Pappalardo, Maria Teresa Dal MoroMajda Svitek. Mercoledì 27 marzo il convegno prosegue con interventi di Barbara Zuccaro, Mirio Cosottini, Carlo Corazza, Stefano AgostiniMarta Macuz, Luca Fabio Bertolli, Antonio Giacometti e la sintesi conclusiva a cura di Cristina Fedrigo Mario Piatti.

Occasione di coinvolgimento e interazione per tutti i partecipanti saranno le Installazioni allestite negli spazi adiacenti ai laboratori e alla Sala Tartini: Játékok di György Kurtág: inventare il pianoforte dal principio. Frutto del restauro e montaggio audiovisivo a cura di Matteo Caruso Linardon (Scuola di Musica e Nuove Tecnologie), la rassegna audio-video restituisce le riprese di esecuzioni inedite del 1° volume di Játékok (‘Giochi’) di Kurtág, un invito a sperimentare la tastiera in modo diverso per suonare con spontaneità, esplorando, giocando. E utilizzando le dita, la mano, il braccio, in vari modi, talvolta inaspettati e curiosi per chi suona uno strumento a tastiera. L’installazione a cura di Giovanni Asquini  Syn-Aisthanomai. Corrispondenza tra suono e colore si basa sulla corrispondenza tra suono e colore e riprende le teorie newtoniane dei rapporti che legano le frequenze dello spettro luminoso con quelle dello spettro udibile, evidenziando le corrispondenze sinestesiche fra suono, luce, colore ed immagine, uno strumento” virtuale, con il quale interagire e percepire visivamente e sensorialmente l’esperienza timbrica di varie misture sonore. Infine l’installazione di Sebastiano Sabo La forma ultima ha carattere multimodale e attraverso quattro panneli sui quali viene proiettato il materiale visivo si propone di unire l’arte astratta alle nuove tecnologie, esplorando interattivamente le opere pittoriche ed i concetti musicali degli artisti russi Kandinskij e Skrjabin.

 

(C.S.)

Parole chiave: Trieste