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Trieste, il Quartetto d’Archi Indaco chiude il Festival del Trio

Giunge a conclusione domani, domenica 28 aprile, nella Sala Luttazzi di Trieste, la seconda edizione del Festival del Trio, il cartellone dedicato alla tradizione cameristica, ideato e promosso dall’Associazione Chamber Music per la direzione artistica di Fedra Florit, inserito nella rassegna del Comune di Trieste “Una Luce s...
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Giunge a conclusione domani, domenica 28 aprile, nella Sala Luttazzi di Trieste, la seconda edizione del Festival del Trio, il cartellone dedicato alla tradizione cameristica, ideato e promosso dall’Associazione Chamber Music per la direzione artistica di Fedra Florit, inserito nella rassegna del Comune di Trieste “Una Luce sempre Accesa”Alle 18 di scena sarà il Quartetto d’Archi Indacol’Ensemble che si è formato nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, reduce dalla grande affermazione al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka, fra i più importanti del panorama internazionale, primo quartetto italiano ad aggiudicarsi questa importante competizione. Composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita violino, Jamiang Santi viola e Cosimo Carovani violoncello, a Trieste si esibirà in un concerto dedicato a “Impressioni iberiche”, su musiche di Luigi Boccherini (La Tirana Spagnola op.44), Joaquin Turina (La Oración del Torero) e Maurice. Ravel (Quartetto). Il pubblico potrà fruire del bus navetta predisposto da Chamber Music, in partenza alle 17.30 da Piazza Oberdan, dove gli spettatori saranno riportati a conclusione del concerto. Biglietti disponibili da Ticket Point Trieste, prenotazioni fino ad esaurimento dei posti disponibili sul bus navetta scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Info e dettagli sul sito acmtrioditrieste.it. Sostengono la rassegna, con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura.

Il Quartetto Indaco nasce grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni, ed è oggi considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione: musicisti che hanno raggiunto un magnifico suono e un amalgama esemplare, e che sono entrati a pieno titolo nel gotha dei più importanti Quartetti italiani. Dopo il diploma a Fiesole, il Quartetto Indaco segue corsi di specializzazione con esponenti dei maggiori quartetti del nostro tempo (tra gli altri, Hatto Beyerle e Günter Pichler del leggendario Quartetto Alban Berg e Rainer Schmidt del Quartetto Hagen,) consegue il Master in Musica da Camera nel 2017 presso la Musikhochschule di Hannover, sotto la guida di Oliver Wille (Quartetto Kuss), e si perfeziona anche in seno alla prestigiosa Accademia Chigiana, con la quale collabora facendo concerto sia in Italia che all’estero. Nella sua carriera riceve anche il premio Scotese nel 2017, il “Börsen Club Hannover” e dopo essersi aggiudicato il premio speciale “Jeunesses Musicales” al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” 2014, è stato tra i finalisti del medesimo Concorso nel 2017 e si è aggiudicato diversi premi e borse di studio internazionali, tra cui la Golden Medal, Manhattan Concert Artist’s Award e il Digital Album Award alla 6th Manhattan International Music Competition nel 2022. Particolarmente apprezzato dal pubblico per la sua straordinaria comunicativa, il Quartetto Indaco riceve da sempre ottime recensioni dalla critica specializzata che ha definito le sue performance “uno stupefacente spettacolo di fuochi d’artificio, così brillante che i muri della sala a stento lo contenevano”. Ensemble “compatto, pieno di smalto e di esuberanza”, l’Indaco mette in risalto le proprie qualità artistiche in un vasto repertorio, dal classico al contemporaneo, con una particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo. Inoltre, il Quartetto Indaco svolge un’approfondita ricerca sugli autori italiani e si dedica alla diffusione di nuovi linguaggi musicali.

Parole chiave: Trieste