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Prosegue fino al 5 maggio la mostra fotografica “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città”

Prosegue e sarà visitabile fino al 5 maggio presso la Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste la mostra fotografica “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città” in co-organizzazione con il Comune di Trieste che evidenzia come si possa concepire un ambiente attraverso delle “passeg...
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Prosegue e sarà visitabile fino al 5 maggio presso la Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste la mostra fotografica “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città” in co-organizzazione con il Comune di Trieste che evidenzia come si possa concepire un ambiente attraverso delle “passeggiate virtuali” lungo le strade della città seguendo le indicazioni espresse dalle guide turistiche italiane pubblicate nel secolo scorso (in particolare quelle che il Touring Club ha pubblicato nel 1929 e nel 1938). 

Le immagini in esposizione sono circa 250 suddivise in 47 pannelli e sono associate ad alcuni disegni realizzati dai giovani architetti della diaspora del gruppo “SA – Somali Architecture”.

 

Nonostante il fatto che Vasco de Gama, nel suo rapporto di viaggio descriva Mogadiscio come «grande città fortificata, con case di quattro o cinque piani, con grandi palazzi e molte moschee dai minareti cilindrici», della fiorente città medievale sono ormai rimaste solo alcune tracce.

Questo tour virtuale della capitale somala accompagna il visitatore attraverso quattro itinerari:

– Il primo attraversa gli antichi quartieri di Shingaani e Hamarweyne ricchi di monumenti importanti;

– il secondo propone una visita alle moschee più famose in funzione delle descrizioni dei viaggiatori e geografi che la descrissero approdando sulle coste somale fin dal ’300;

– il terzo illustra gli spazi urbani in cui si sono maggiormente concentrate le opere realizzate dagli italiani;

– Il quarto, infine, si avvale delle immagini delle infrastrutture quali ponti, strade e acquedotti per offrire un panorama completo delle opere urbane ed extraurbane di cui si è dotata Mogadiscio.

 

La mole di lavoro effettuata per realizzare la mostra è stata notevole soprattutto per la ricerca del materiale storico quali le cartografie, i disegni e le fotografie che provengono esclusivamente da archivi italiani, pubblici e privati. In particolare, la documentazione del patrimonio architettonico antecedente al periodo coloniale – che tra il 1923 e il 1932 è stato oggetto di una minuziosa campagna fotografica condotta da Carlo Pedrini – è custodita in parte nella Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, in parte nel Laboratorio di Ricerca Storica Iconografica di Roma e in parte nell’Archivio Fotografico dell’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo di Firenze (attualmente purtroppo chiuso al pubblico).

 

La mostra sarà visitabile fino al 5 maggio 2024 con ingresso libero nei seguenti orari:

 

giovedì: 16.00 - 19.00; venerdì: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00; sabato, domenica e festivi: 10.00 - 19.00.

Dal 25 aprile al 1° maggio con orario continuato.

Allestimento della mostra a cura de Le vie delle Foto.

 

Gli eventi sono stati realizzati con:

  • il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Legge Regionale n.9/2023 - Sistema integrato di interventi in materia di immigrazione.

 

  • la coorganizzazione del Comune di Trieste e della Camera di commercio Venezia Giulia
Parole chiave: Trieste