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Prende forma il terminal ungherese

Prende forma il terminal che il governo ungherese tramite la società Adriaport realizzerà in porto, nella zona dell’area ex Aquila ad Aquilinia. Il progetto prevede la realizzazione di un comprensorio multipurpose capace di movimentare container, ro-ro e merci varie. L’amministratore delegato di Adriaport Peter Garai conta di arrivare ad un bus...
 |  Francesco Tremul  |  Economia e finanza

Prende forma il terminal che il governo ungherese tramite la società Adriaport realizzerà in porto, nella zona dell’area ex Aquila ad Aquilinia. Il progetto prevede la realizzazione di un comprensorio multipurpose capace di movimentare container, ro-ro e merci varie.

L’amministratore delegato di Adriaport Peter Garai conta di arrivare ad un business plan completo entro marzo 2022 ma è intenzionato ad avviare quanto prima con i ministeri italiani il confronto sull’accordo di programma necessario per le bonifiche del sito inquinato dall'ex raffineria.
 
Il progetto prevede un terminal simile a quello realizzato nelle piattaforma logistica: una banchina quindi capace di gestire navi portacontainer, traghetti e navi general cargo. "Nella logistica bisogna avere una struttura flessibile, che permetta di reagire velocemente ai mutamenti improvvisi delle catene di fornitura", ha detto Garai.
 
"Il valore aggiunto – ha continuato Garai – saranno i servizi speciali. Contiamo di mettere in funzione il terminal a fasi, per essere pronti a creare reddito il prima possibile".
 
Nel frattempo l’Autorità portuale sta studiando le modalità dell’accesso stradale al terminal: la viabilità attuale non è adeguata e si sta studiando la realizzazione di una rotonda che permetterebbe ai camion di muoversi senza attraversare l’abitato di Aquilinia.
Parole chiave: Trieste