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Il bilancio 2021 di Confagricoltura FVG

Il 2021 agroalimentare del FVG registra una diminuzione del valore dei prodotti pari al -2,7% sul 2020 (-13% sul 2018!). Migliora la bilancia commerciale con l'export che cresce del 6,5% per i prodotti dell’agricoltura e della pesca e dell’11,85% per i prodotti alimentari e le bevande. Complessivamente il valore delle esportazioni supera il mil...
 |  Francesco Tremul  |  Economia e finanza

Il 2021 agroalimentare del FVG registra una diminuzione del valore dei prodotti pari al -2,7% sul 2020 (-13% sul 2018!).

Migliora la bilancia commerciale con l'export che cresce del 6,5% per i prodotti dell’agricoltura e della pesca e dell’11,85% per i prodotti alimentari e le bevande. Complessivamente il valore delle esportazioni supera il miliardo di €.

"La tendenziale continua crescita dei costi di produzione, sta effettivamente mettendo in crisi le nostre aziende" sottolinea il presidente di Confagricoltura FVG Philip Thurn Valsassina. "In questo modo, tra l’altro, l’attività agricola rimane poco appetibile per i giovani facendo venire meno, nel comparto, l’apporto di nuove idee e il necessario ricambio generazionale. Oltre all’intervento strutturale sui costi dell’energia è di assoluta necessità l’accorciamento delle filiere per far rimanere più valore aggiunto nelle tasche degli imprenditori agricoli. Inoltre, auspico che l’assessorato regionale alle Risorse agroalimentari mantenga alta la tensione e l’attenzione sulle proposte e le determinazioni della nuova 'PAC 2027' affinché contenga benefici concreti e duratori per le imprese agricole".

Tra i seminativi ritorna a crescere il mais che è la prima coltivazione del FVG, con 44.633 ettari e oltre 4.400.000 quintali di prodotto. Segue la soia con i suoi 38.752 ettari e 814.000 q di prodotto. Non si può non segnalare il crollo del frumento che scende dagli 8.780 ettari ai soli 300. Stazionario l’orzo nonostante il forte interesse delle industrie della birra verso questo cereale.

L’ortaggio più coltivato è la patata con i suoi 229 ettari (in calo sul 2020), seguito dall’asparago con 185 ettari (stazionario).

Il melo è il fruttifero più coltivato, con i suoi 1.318 ettari (in crescita) per una produzione di oltre 641.000 q. Stazionario il kiwi, secondo frutto più coltivato, con i suoi 520 ettari. Si segnala la crescita di “nuove” coltivazioni: il nocciolo,che passa da 286 a 384 ettari; l’olivo, da 259 a 280 ettari; il noce, da 65 a 121 ettari.

Confermato il trend in crescita per i vigneti: la superficie passa dai 26.984 ettari del 2020 ai 28.687 del 2021.

Nel comparto zootecnico, prosegue l’andamento negativo ultradecennale dell’allevamento bovino. Attualmente, nelle 2.191 stalle regionali trovano spazio 73.686 bovini. Gli allevatori dell’anno precedente erano 2.202 e si prendevano cura di 74.393 capi.

Dal punto di vista dei numeri vanno meglio la suinicoltura, l’acquacoltura e l’apicoltura: sono una decina in più, infatti, gli allevatori di maiali del 2021 che fanno crescere 267.135 capi. Il trend segna una curva tendenzialmente positiva dal 2018. Gli allevamenti di crostacei, molluschi e pesci attivi nella regione sono 226; erano 144 nel 2012. Dal 2016 l’apicoltura del FVG pare aver trovato un nuovo slancio: il numero di apicoltori è passato dai 1.192 di cinque anni fa agli attuali 1.878; le arnie sono quasi raddoppiate, passando dalle 2.456 di allora alle attuali 4.325.