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Dopo la prima di ritorno Bruno Gasperutti analizza le avversarie della Triestina: "Mantova compatto e gran palleggiatore, problemi in attacco per il Padova"

Con la sorprendente vittoria del Mantova a Padova per 5 a 0 nello scontro al vertice tra le prime due della classifica, più per il punteggio che per l’esito finale, è iniziato il girone di ritorno del Campionato di Serie C. A dispetto delle previsioni della vigilia a guidare il gruppo è il Manto...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Con la sorprendente vittoria del Mantova a Padova per 5 a 0 nello scontro al vertice tra le prime due della classifica, più per il punteggio che per l’esito finale, è iniziato il girone di ritorno del Campionato di Serie C.

A dispetto delle previsioni della vigilia a guidare il gruppo è il Mantova, con una tabella di marcia impressionante, che ad oggi l’ha fatta conseguire 50 punti, ad una media di 2,50 punti a partita, con una proiezione di 95 punti a fine campionato. Se pensiamo che negli ultimi campionati il nostro girone era stato vinto dalla Feralpi Salò con 71 punti lo scorso anno, ma prima dal SudTirol con 90 e dal Perugia con 79, ci rendiamo conto che il passo dei virgiliani è davvero insostenibile per chiunque e se dovessero mantenere questo ritmo sarebbe impossibile per chiunque scalzarli dalla prima posizione.

Per curiosità sono andato a rivedere le previsioni dei bookmakers italiani alla vigilia del campionato, ebbene a settembre le favorite erano Padova e Vicenza date a 3,50, poi la Triestina a 5,50, il Trento con il Mantova a 7,50 e il Novara a 10; con tutte le altre molto più lontane. Certo i bookmakers non saranno dei veggenti, ma sono persone addette ai lavori che rischiano dei denari propri in base a delle puntate che pervengono dagli scommettitori, che a loro volta rischiano in proprio, quindi possiamo ben prenderle in considerazione e ritenerle plausibili.

Il Mantova è stato veramente la grande sorpresa di questa stagione e a maggior ragione se pensiamo che è stata ripescata dopo aver perso i play-out lo scorso maggio contro l’Albinoleffe. Però come la Triestina, anche il Mantova è stato rivoltato come un calzino e la squadra dello scorso anno è stata ceduta quasi in blocco: ben 23 sono state infatti le cessioni e al contempo sono stati acquistati 21 nuovi giocatori. In partenza quindi i virgiliani erano davvero un’incognita, anche se bisogna dire che i nuovi arrivi erano veramente giocatori affidabili, con un bel mix di elementi esperti di categoria, accanto a dei giovani interessanti che però avevano ancora tutto da dimostrare. Per la panchina a guidare questo gruppo che è ripartito con rinnovate ambizioni almeno di play-off, è arrivato Davide Possanzini scuola De Zerbi, un predicatore della costruzione dal basso. E’ un allenatore che in precedenza non aveva mai avuto la responsabilità di guidare una Prima squadra, ma aveva fatto il vice al suo mentore nelle sue varie peregrinazioni anche all’estero in Russia. Il problema principale di questa formazione in partenza, era capire se Possanzini sarebbe riuscito a dare alla svelta una quadratura ad un gruppo del tutto nuovo. Ebbene i risultati parlano chiaro: 16 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte, con 41 gol segnati (migliore attacco) e 13 gol subiti (migliore difesa). Questa squadra l’abbiamo vista contro una delle migliori edizioni della Triestina di quest’anno a Fontanafredda ed era stata battuta nettamente nel risultato, ma aveva lasciato un’ottima impressione tanto che ricordo di aver detto che era stata una partita di un’altra categoria con tante occasioni da rete da ambo le parti, che se fosse finita 7 a 4 nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare. In quella occasione la difesa mantovana non mi aveva fatto una grande impressione, ma i numeri parlano chiaro, hanno la miglior difesa del girone e nelle altre 19 partite hanno subito solo 9 reti, evidentemente in quella occasione, hanno sofferto la giornata di grazia dei nostri attaccanti. Visto a Padova, ma l’avevo visto seppure a spezzoni in tante altre occasioni, il Mantova mi sembra molto cresciuto come compattezza di squadra. Gioca molto bene palleggiando senza timore dal basso e anche all'Euganeo usciva dal pressing asfissiante dei patavini con giocate pregevoli, grazie alla sapienza tecnica di Burrai, che sarà anche antipatico ma che per questa categoria è un gran giocatore, affiancato da Murano altro gran giocatore dai piedi buoni. Ha una difesa piuttosto esperta; dal portiere Festa dalla lunga carriera  nel Crotone in A e B e poi a Pordenone, ai difensori Redolfi, Panizzi uno dei pochi confermati dello scorso anno, al sorprendente Brignani un colosso  di 1,91 scuola Bologna proveniente dall’Olbia, che quest’anno ha già realizzato 5 reti risolvendo molti dei problemi della squadra con i suoi colpi di testa sulle palle inattive, sapientemente calciate da Burrai. In avanti è stato preso dal SudTirol dove non aveva entusiasmato, l’esperto Galuppini che s’è trasformato in un uomo ovunque a tutto campo e che sta vivendo una seconda giovinezza: quest’anno ha già segnato 9 reti, grazie anche al movimento dell’unica punta Mensah che ben conosciamo, ma che sta anche lui vivendo una stagione di grazia. In questa squadra sono stati poi inseriti un buon numero di giovani provenienti da squadre Primavera che si sono immediatamente inseriti con profitto sorprendente; citiamo Trimboli (Samp), Fiori (Spal), Wieser (Inter), Cavalli (Atalanta), Bragantini (Verona), De Benedetti( Genoa) e questo non era per nulla scontato: molto bravo quindi Possanzini che è riuscito ad amalgamare questo gruppo totalmente nuovo in così breve tempo. Come detto, se questi mantengono una condizione buona per tutto il campionato senza avere cedimenti sostanziosi, difficilmente mancheranno il traguardo, ma il nostro buon Tesser già in altre occasioni ha saputo approfittare dei cedimenti che sicuramente ci saranno, come in quell’annata quando riuscì sorprendentemente acciuffare e superare una Reggiana lanciatissima e già sicura della B.

L’altra grande pronosticata alla vigilia aspirante alla promozione in B, è la nostra rivale storica: il Padova, che ad oggi ha mantenuto i pronostici. Non facciamoci ingannare dall’eclatante debacle contro i virgiliani, il Padova era imbattuto con la miglior difesa del girone e solo la giornata precedente aveva ottenuto un risultato importante e prestigioso, vincendo il derby al Rocco. La squadra di Torrente è ripartita quest’anno con l’intenzione di raggiungere finalmente quella promozione, che per un motivo o un’altro aveva sempre mancato d’un soffio nelle ultime annate. Vista a Trieste a me aveva fatto un’ottima impressione, soprattutto per l’esperienza e la sagacia tattica e per la compattezza della sua difesa che non aveva sofferto nemmeno quel buon primo tempo disputato dalla Triestina. Ovviamente in questa sconfitta casalinga la squadra ha fatto tutt’altra impressione e mi è sembrata correre a vuoto, irretita dal palleggio dei virgiliani. Con la Triestina l’avevo vista anche piuttosto maschia e ruvida, con il Mantova invece ha fatto decisamente una partita da vittima sacrificale, ma una giornata storta capita a tutti e ripeto era imbattuta. Forse un difetto ce l’ha in quanto l’attacco affidato al duo Liguori-Bortolussi con Palombi subentrante, fa sempre molta fatica a trovare la via della rete. Il centrocampo ruota attorno al regista Radrezza, ma Dezi al momento non vive una delle sue migliori stagioni e gli altri centrocampisti pur essendo buoni (Bianchi, Varas, Fusi, Capelli)non sono degli assi. Invece la difesa eccetto la gara con il Mantova, è di prim’ordine e davanti al miglior portiere della C Donnarumma, Belli, Delli Carri, Villa, Kirwan e Favale, sono giocatori di grande affidabilità. Come per la Triestina, non tutto è perduto e la squadra biancoscudata ha dimostrato di essere affidabile e arriverà sicuramente in fondo, lassù … e se non raggiungerà la promozione diretta, sarà un bel problema affrontarla per chi se la ritroverà di fronte in un confronto secco andata e ritorno nei play-off.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste