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Trento-Triestina 0-1, Gasperutti: "Il grande cuore dell'Unione e la professionalità di Minesso"

La Triestina fa la partita, domina un Trento senza gioco e molto spaventato, batte un gran numero di angoli, ma è spuntata e non sfonda ......... Ops, non avevo cancellato le prime righe che avevo prematuramente già scritto; chiedo venia, con la Triestina si deve sempre aspettare la fine, perchè ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

La Triestina fa la partita, domina un Trento senza gioco e molto spaventato, batte un gran numero di angoli, ma è spuntata e non sfonda ......... Ops, non avevo cancellato le prime righe che avevo prematuramente già scritto; chiedo venia, con la Triestina si deve sempre aspettare la fine, perchè questa squadra ha un cuore grande così, non molla un centimetro e non si deve dare mai abbandonare la speranza.

La Triestina pur con tanti assenti, ha vinto una partita scorbutica, difficile, di quelle pesanti che alla fine fanno morale e danno convinzione nei propri mezzi.

Ha vinto meritatamente, perchè ha dominato dal primo all'ultimo minuto, perchè ha macinato un gioco anche piacevole, pur con qualche piroetta fine a sè stessa, anche se non riusciva a rendersi pericolosa, non riuscendo mai a penetrare in area di rigore. Purtroppo i due attaccanti schierati inizialmente da Tesser sono stati protagonisti di una prova incolore: Finotto non si è mai visto e non ha mai avuto occasione di rendersi utile; un po' meglio l'esordiente Vertainen che almeno si è dato tanto da fare e si è reso pericoloso in un paio di occasioni.

L'Alabarda nel primo tempo è sembrata un po' anonima, giocava senza verve, ed era un peccato perchè D'Urso e Correia sembravano molto ispirati, ma erano veramente troppo soli e nessuno si proponeva negli spazi. Sulle fasce Germano stavolta giocava con il freno a mano tirato e solo nel finale si è un poi sciolto, così pure Anzolin un po' troppo impreciso. Dei centrocampisti abbiamo detto dei due pezzi da novanta, in questa occasione veramente in gran spolvero; onesti Vallocchia e Pierobon ma non brillantissimi, invece sono stato favorevolmente impressionato dallo scampolo di gara giocato da Gunduz, un ragazzo dal fisico possente e dalla spiccata personalità, inoltre mi sembra anche dotato di una castagna precisa e potente, sicuramente da rivedere. I due centrali hanno fatto il loro dovere in fase difensiva e non si può pretendere da loro anche di risolvere la partita, anche se Moretti ci è andato molto vicino, quando ha calciato su Russo in uscita. Di Matosevic volevo dire che è stato spettatore non pagante, ma al 94' ha dovuto sporcarsi la divisa su un tiro da lontano che lui è andato a respingere con un bel volo.

Resta da parlare del risolutore della partita: il reintegrato Minesso che entrato da un paio di minuti ha sparato la fucilata vincente all'89, infilando imparabilmente nel sette il pallone della vittoria. Complimenti per la professionalità dimostrata dal ragazzo, che si è fatto trovare pronto, al momento in cui è stato chiamato in causa. Non è stata una Triestina brillante, comunque positiva e concentrata che nulla ha lasciato agli avversari e che fino alla fine ha cercato con un ottimo crescendo di ottenere il risultato prefissato.

Era difficile giocare contro questo Trento tignoso, appiccicaticcio, che aveva tanta corsa e giocava con palloni un po' velleitari in avanti, che non hanno creato mai pericoli. I gialloblù non si preoccupavano che di chiudere gli spazi e di non lasciar prendere ritmo agli alabardati. Infatti i giuliani hanno tenuto palla a lungo, girando palla con calma e cercando di trovare il varco giusto, ma gli avanti erano piantati e sulle fasce non si riusciva a sfondare, così allora ci si è affidati al tiro dalla distanza. In questo la Triestina è stata piuttosto brava e vista l'inutilità dei suoi sforzi di penetrare in area e poichè non vinceva un duello aereo, ha provato a sfondare con il tiro da fuori.

Nel finale del primo tempo, al 40', Vallocchia ha impegnato da fuori Russo che è volato a deviare in corner. Nella ripresa al 49' Anzolin ha sfiorato il palo. Al 63' acuto di Vertainen sempre da fuori area, che ha colpito l'interno del palo a portiere battuto. Al 74' violenta punizione dalla distanza di Gunduz deviata in corner in tuffo dal portiere. Poi all'89' Minesso da fuori area ha controllato e infilato l'incrocio dei pali: gran gol veramente. Diverse le armi in mano a Tesser, ma vista la squalifica di Redan e l'infortunio di Lescano, forse è stata affrettata la cessione di Adorante, anche se il ragazzo voleva trovare altrove più spazio. In Trentino abbiamo visto la squadra far fatica a giocare senza riferimenti in avanti: non mi sono piaciute le due punte, anche se il finlandese è sicuramente da rivedere.

Ora pop corn e birretta e mettiamoci sul divano in attesa del match clou del girone di domani sera, con la speranza di assistere ad un nulla di fatto, per accorciare su entrambe le nostre rivali.

Ultima considerazione per l'ennesimo ritardo annunciato sui lavori per il rifacimento del terreno del "Rocco". Capisco che siamo in Italia dove tutto è difficile e la burocrazia ci uccide, ma con l'inizio dei lavori annunciati solo a fine mese, penso che sarà proprio difficile vedere la nostra squadra ancora a Trieste in questa annata. Speriamo bene, ma questa volta le nostre istituzioni l'hanno fatta davvero grossa, senza scusanti

BRUNO GASPERUTTI  

Parole chiave: Trieste