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Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste supera un'altra squadra modesta: "Pericolosi blackout e difesa approssimativa"

Terza vittoria consecutiva (96-82) per la Pallacanestro Trieste che obiettivamente sta sfruttando un calendario che l'ha vista affrontare due volte in casa e una fuori tre compagini di fascia bassa che oggettivamente lotteranno per evitare la retrocessione, ma sono pur sempre tre vittorie che por...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone durante Pallacanestro Trieste-Nardò
Terza vittoria consecutiva (96-82) per la Pallacanestro Trieste che obiettivamente sta sfruttando un calendario che l'ha vista affrontare due volte in casa e una fuori tre compagini di fascia bassa che oggettivamente lotteranno per evitare la retrocessione, ma sono pur sempre tre vittorie che portano 6 punti in classifica e fanno morale.
Devo però confessare che sono tre vittorie troppo sofferte, nelle quali abbiamo palesato pericolosi blackout e una difesa troppo spesso approssimativa per non dire inefficace.
Contro Nardò ad esempio nel terzo quarto subiamo 27 punti che è uno sproposito vista la consistenza della squadra pugliese. Concediamo una valanga di rimbalzi (ben 22 offensivi), tagliafuori questo sconosciuto e subiamo contropiedi facili.
Resta il fatto che a fine terzo quarto Nardò è pienamente in partita fino a 6 minuti dal termine  quando sul +6 per noi Giancarlo Ferrero si traveste da match winner subendo fallo su tiro da tre punti trasformando i 3 personali relativi, piazzando una bomba e subendo uno sfondamento teatrale di pura esperienza che ha caricato di due falli il formidabile play Russell Smith, con un canestro di Reyes parzialino di 8 a 0 e partita quasi in ghiaccio.
Anche questa partita, come le altre, ha mostrato luci ed ombre che magari aiutano a capire tante cose. Che togliere Candussi al terzo fallo commesso e non presentarlo in campo per tutto il terzo quarto ha dato un forte contributo ai 27 punti subiti, che Eli Brooks in regia preferisce cercare la soluzione individuale (con scarsi esiti positivi) piuttosto che servire compagni meglio piazzati, che Ruzzier ha elevato il suo ritmo partita e la manovra ne ha subito beneficiato (peccato le pecentuali modeste al tiro, molto bene invece ai tiri liberi), che Justin Reyes in una partita farraginosa e disordinata porta a referto comunque 21 punti. Che Campogrande forse sta ritrovando la continuità abbinata alla buona prestazione (peccato l'infortunio, da capire le conseguenze) e che Ferrero può assurgere al ruolo di leader anche a Trieste.
La difesa è latitante, concedere 82 punti a Nardò che ha prodotto ben 73 tiri (8 più di noi) è stato un rischio, bene per noi stavolta le percentuali soprattutto da tre punti (il 44%) che ci hanno consentito di sfiorare il centello e vincere con relativa tranquillità.
In definitiva, io guardando la partita ero sempre convinto che la portassimo a casa, però sempre senza metterla mai al sicuro.
Adesso comincia il bello: si va a Cento che sta deludendo e sbandando inaspettatamente per cui sarebbe da sfruttare il loro momento difficile, poi arriva una Fortitudo che marcia già alla grande, si va a Verona che regola Udine e subito dopo a Piacenza che sta sorprendendo. Dopodichè i due derby ravvicinati (però al Pala Rubini). Sarebbe utile arrivare alla sfida coi bolognesi a punteggio pieno (loro vanno a Nardò non sarà insormontabile la trasferta). Importante che coach Christian sistemi le amnesie in difesa e soprattutto avere tutti i 10 giocatori integri fisicamente.
Ma iniziamo da Cento. Sempre con fiducia.
 
VITTORIO LEONE
Parole chiave: Trieste