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Trieste, si ristruttura il Burlo per poi trasferirlo?

Venerdì 29 settembre nell’attuale sede del “Burlo Garofolo” sono stati inaugurati, con i fondi anche della Regione, la sala d’aspetto, il Cup e la mensa, ora più grandi e funzionali di prima, insieme a due nuovi strumenti di monitoraggio neurologico emodinamico per le sale operatorie, per pazienti adulte ginecologiche con situazioni complesse e ...
 |  Nik97  |  Salute

Venerdì 29 settembre nell’attuale sede del “Burlo Garofolo” sono stati inaugurati, con i fondi anche della Regione, la sala d’aspetto, il Cup e la mensa, ora più grandi e funzionali di prima, insieme a due nuovi strumenti di monitoraggio neurologico emodinamico per le sale operatorie, per pazienti adulte ginecologiche con situazioni complesse e per la terapia intensiva di pazienti sia pediatrici sia adulti.

Si continua dunque a ristrutturare, efficientare, ammodernare e ampliare l’ospedale materno-infantile in via dell’Istria. Eppure lo si vuole spostare urgentemente a Cattinara con una volumetria ridotta, con uno sparpagliamento su ben sei sedi, ma con un immenso autosilo sotterraneo, due strade laterali e una rotatoria d’accesso. Per compiere tale azzardata e costosa operazione si abbatterebbero quasi 400 alberi della pineta, del parcheggio dipendenti e del piazzale dei bus, si porterebbe lì ulteriore cemento, asfalto, traffico, inquinamento e rumore, si peggiorerebbe il microclima locale, si toglierebbe al rione la sua unica “piazza verde” e si aumentare il dissesto idrogeologico di quella franosa collina. Per giunta vicino a due nidi d’infanzia, a due scuole, all’ospedale per adulti e alla chiesa.

Qualcosa non quadra.

I decisori sono ancora in tempo per ripensarci, confrontandosi sia con gli operatori sanitari sia con la cittadinanza sulla scelta migliore da compiere sia per Cattinara sia per il “Burlo”. O vogliono insistere ostinatamente su quel progetto vecchio e ormai anacronistico?

Paolo Radivo

Parole chiave: Trieste