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Salute: Riccardi, nuovo Ps migliora risposte al cittadino

"La riorganizzazione che stiano approntando nei Pronto soccorso delle strutture ospedaliere della nostra Regione risponde alle condizioni in cui ci veniamo a trovare oggi, non solo in Friuli Venezia Giulia ma nell'intero Paese: una situazione non facile, frutto di scelte non fatte negli ultimi 30 anni; un immobilismo che ha portato, nei nostri g...
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"La riorganizzazione che stiano approntando
nei Pronto soccorso delle strutture ospedaliere della nostra
Regione risponde alle condizioni in cui ci veniamo a trovare
oggi, non solo in Friuli Venezia Giulia ma nell'intero Paese: una
situazione non facile, frutto di scelte non fatte negli ultimi 30
anni; un immobilismo che ha portato, nei nostri giorni, a
numerosi accessi inappropriati nei Ps. La colpa non è del
cittadino-utente, che ricerca un luogo dove si sente sicuro, ma
di un sistema sanitario che va ridefinito nelle funzioni, anche
con una forte politica legata al mondo delle professioni
sanitarie, e non solo: la società è cambiata e i modelli di un
tempo non sono più validi".

Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore regionale alla
Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto
a Trieste, all'ospedale di Cattinara, alla presentazione degli
spazi di Osservazione breve intensiva (Obi) del Pronto soccorso,
illustrazione cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il
direttore dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina
(Asugi), Antonio Poggiana, e il sindaco di Trieste Roberto
Dipiazza.

"I nuovi spazi ricavati all'interno del Pronto soccorso
dell'ospedale di Cattinara rispondono a questo tipo nuovo di
esigenza del cittadino utente: sono organizzati in maniera tale
da gestire le diverse casistiche in base alla gravità, riducendo
le tensioni sia nel paziente sia nel personale che opera in area
di emergenza - ha spiegato Riccardi -. L'organizzazione del Ps di
Cattinara, con aree 'isolate' e diversificate è frutto anche
dell'esperienza pandemica e si unisce a quelle che sono le linee
contemporanee di accoglienza e assistenza in area di emergenza".

"Sappiamo che abbiamo davanti a noi anni difficili e complessi,
li stiamo vivendo sulla nostra pelle: il cambiamento del modello
purtroppo non può essere immediato ma l'iter per la sua modifica
deve essere avviato con urgenza, per garantire in primo luogo il
diritto costituzionalmente sancito alla cura al cittadino,
specialmente alla persona con fragilità e nella difficoltà", ha
detto ancora Riccardi ricordando che la Regione "sta mettendo in
campo tutti gli strumenti a disposizione per affrontare le
criticità che riguardano strutture sanitarie e assistenza
territoriale".

Parole chiave: Trieste