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Persone con demenza, 10 cose da fare d’estate

L'estate con una persona anziana fragile può essere complicata, ancora di più se è affetta da demenza. Le giornate sono più lunghe e a volte sembrano infinite, soprattutto se bisogna escogitare delle cose da fare per evitare che la noia e il caldo peggiorino gli stati di ansia e i sintomi comportamentali tipici della malattia. L’Associazion...
 |  Nik97  |  Salute

L'estate con una persona anziana fragile può essere complicata, ancora di più se è affetta da demenza. Le giornate sono più lunghe e a volte sembrano infinite, soprattutto se bisogna escogitare delle cose da fare per evitare che la noia e il caldo peggiorino gli stati di ansia e i sintomi comportamentali tipici della malattia. L’Associazione de Banfield propone un decalogo, un semplice vademecum per un’estate più sicura e serena. Quando ci si occupa di una persona anziana o con deterioramento cognitivo, infatti, si può rilevare come l’aumento delle temperature possa diventare fonte di preoccupazione. L’età avanzata comporta di per sé una riduzione della sensazione di sete, causando disidratazione e a questo si aggiungono le difficoltà legate al disturbo neurocognitivo, ovvero comunicare adeguatamente i propri bisogni. Tutto ciò può mettere a dura prova i caregiver che devono “interpretare e prevedere” il comportamento e le sensazioni dei loro cari. La de Banfield stila un elenco di cose che si possono fare, in continuità con le abitudini della persona o introducendo – perché no – una piccola novità nella routine. La bella stagione invita a uscire e a muoversi. È possibile fare passeggiate nel verde, seguendo alcuni semplici consigli: scegliere percorsi facili con panchine e punti di sosta, diversificare i percorsi per aumentare la stimolazione cognitiva, non uscire nelle ore più calde, utilizzare abiti di tessuti naturali e chiari, munirsi sempre di cappello e fare bere acqua molto spesso. Ulteriore punto è quello di organizzare visite a musei, parchi, ville e negozi, sempre nelle ore meno calde e nei giorni meno affollati. Ancora, terza proposta è quella di prevedere in casa momenti di “allenamento cognitivo” da svolgere assieme: sempre validissime le riviste di enigmistica facilitata o un libro specifico con le schede per la demenza (a CasaViola si possono richiedere anche indicazioni e suggerimenti specifici). Al quarto punto da non trascurare un po’ di attività fisica con piccoli esercizi di ginnastica. Quinta proposta del decalogo attiene le attività casalinghe che si possono condividere: sfogliare gli album fotografici di famiglia, ascoltare musica, cucinare, impastare, pulire le verdure. Per chi ha la fortuna di avere un giardino, di certo l’attività di giardinaggio è un altro punto a favore, ma (settimo punto) anche il cinema o il teatro all’aperto possono fare al caso vostro: l’estate è piena di proposte che possono accompagnare e stimolare l’anziano con demenza, inoltre, partecipare a un evento all’aperto, è comodo anche se la persona tende all’agitazione psicomotoria e al wandering: in qualunque momento è possibile allontanarsi per una passeggiata, appartarsi per rilassarsi o distrarsi. Molto utile anche favorire gli incontri: andare al bar o a prendere un gelato sono un ottimo modo per preservare la rete sociale. Al nono posto: il mare! Cercando posti non troppo affollati, camminare a piedi nudi sulla sabbia o nell’acqua può essere un’attività sensoriale che aumenta la partecipazione e la voglia di muoversi. Un ultimo punto è da riservare al tema delle vacanze. Molti caregiver si chiedono se sia possibile portare le persone con demenza di cui si curano in vacanza. Ogni caso va esplorato singolarmente e bisogna sempre tener conto dello stadio di malattia e della presenza di sintomi comportamentali: in prima battuta, dunque, è necessario parlarne con il medico di riferimento. Tuttavia, in generale, si può dire che si può andare in vacanza con le persone con demenza, seguendo alcune indicazioni, tra cui quella di viaggiare la mattina presto, portare con sé tutti i farmaci necessari, evitare percorsi troppo lunghi, accettarsi che la persona abbia sempre con sé i documenti e una targhetta con nome e numero di telefono da contattare, soprattutto se soffre di wandering e potrebbe allontanarsi e perdersi.

Parole chiave: Trieste