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Firmato il protocollo dei Mestieri del Mare

Nel settore della cantieristica, in passato, il valore e le capacità delle maestranze locali sono stati la carta in più che ha dato un vantaggio competitivo al nostro territorio, ma ancora oggi la formazione del personale può rappresentare un fattore essenziale per nuove iniziative imprenditoriali e per rilanciare l’indotto. Le nuove tecnologie...
 |  Francesco Tremul  |  Cronaca

Nel settore della cantieristica, in passato, il valore e le capacità delle maestranze locali sono stati la carta in più che ha dato un vantaggio competitivo al nostro territorio, ma ancora oggi la formazione del personale può rappresentare un fattore essenziale per nuove iniziative imprenditoriali e per rilanciare l’indotto.

Le nuove tecnologie, infatti, non possono sostituire le attitudini professionali richieste da alcuni mestieri tradizionali: anzi proprio l’innovazione dei materiali e delle produzioni richiede ancora maggiori competenze e conoscenze sempre più articolate. Sulla base di queste premesse ha preso corpo l’iniziativa del Comune di Monfalcone che si è concretizzata con la costituzione del nuovo Centro di competenze e formazione che vede impegnati il Polo tecnologico Alto Adriatico e l’Agenzia formativa IAL, assieme alle Marine del nostro litorale. L’obiettivo – come sottolineato dal sindaco Anna Maria Cisint – è quello di cogliere le opportunità legate a un settore in piena espansione come quello della nautica e, in prospettiva, di ampliare l’ambito di organizzazione di corsi per mansioni specializzate sempre più richieste e rare, anche perché mancano le sedi formative.

L’azione dell’amministrazione comunale vuole cercare di colmare queste carenze e offrire occasioni di impiego ai giovani: si inizia tra settembre e ottobre con il primo corso destinato a carpentieri e maestri d’ascia, ma già si pensano ad altre figure.

Alla Regione sarà chiesto di integrare il piano regionale con i nuovi “mestieri del mare”. Che la strada sia quella giusta lo hanno confermato anche Alberto Cattaruzza e Peter Steinacher rispettivamente presidente di Marina Ocean e Ceo di Marina Monfalcone. Sono oltre un migliaio, infatti, le barche a vela e gli yacht che sono soggetti a rimessaggio ogni anno nei nostri centri e le richieste di aggiornamento riguardano sempre più anche la motoristica e gli strumenti di bordo o materiali sperimentali come il carbonio e altre leghe.

Il protocollo firmato stamane nella sala consiliare, oltre alla formazione, affronta anche le nuove tecnologie in quanto prevede la costituzione di un centro di competenze che sarà curato dal Polo tecnologico Alto Adriatico che potrà supportare in questo senso sia i singoli proprietari, sia le imprese. Come spiegato dal direttore del Polo, Franco Scolati, ci si rivolgerà in particolare alle barche classiche e storiche, quelle che maggiormente richiedono attenzione per il loro intrinseco valore, oltre che sotto l’aspetto economico. Al nuovo centro è stata data l’intestazione di Annibale Pelaschier: esso ha sottolineato il sindaco Cisint rappresenta un riferimento e un testimonial esemplare di una tradizione e di una storia di affermazione della nostra città nella tradizione velica e nautica.

“Il Comune - ha concluso il sindaco Cisint – con questa iniziativa si propone di promuovere lo sviluppo del territorio valorizzando e tutti i fattori che possono favorirne la crescita dal punto di vista sociale, occupazionale, imprenditoriale e la nautica rappresenta un’eccellenza sempre più rilevante per la città”.

Parole chiave: Monfalcone