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I cuori dei bambini ci parlano di pace, Magnelli: "Due genitori che rappresentano il meglio della nostra cultura e religiosità"

 |  Redazione sport  |  Commento del giorno

Un bambino palestinese di 18 mesi, gravato da forti complicazioni cardiologiche, rischia di morire , se non gli si fa un trapianto. Un altro bambino, israeliano, per altre cause, purtroppo muore, e così i medici chiedono ai genitori il permesso all’espianto degli organi e lo ottengono, ma, dopo un giorno, vengono richiamati e messi di fronte ad una presunta assurda complicazione, come può il cuore di un bambino israeliano battere nel petto di un bambino della stessa età, ma palestinese? I genitori israeliani restano sbalorditi, perchè non capiscono la pretesa complicazione e chiedono provocatoriamente se il cuore del loro bambino è come tutti gli altri cuori, con gli atri, i ventricoli, insomma un muscolo che pulsa sangue, per cui, ovviamente, insistono che avvenga il trapianto. Oggi quel bambino palestinese ha cinque anni e vive col cuore di un bambino israeliano. Questa storia vera, accaduta nel 2018, l’ha raccontata l’attore Stefano Massini a Piazza Pulita su La 7, aggiungendo che , al di là dei tanti discorsi, più o meno adeguati, di quelli che dicono di sapere tutto sulla pace, ma come tema politico, essa risulta piuttosto essere invece una scelta di vita molto profonda e rivoluzionaria. E non certo la romantica trovata illusoria, spesso derisa dai disincantati, del solito buonista illuso e fuori dal mondo, che “appende le bandierine della pace nelle scuole e mostra i disegni dei bambini”. Visto poi che l’organo cuore è uguale come conformazione in tutti gli esseri umani, l’attore ricordava infine che, come diceva Victor Hugo, “la pace è un’evidenza scientifica”.

Il clima di guerra rovina davvero i cuori, e non solo quelli del corpo umano, ma quelli della coscienza più intima delle persone. Quei due genitori rappresentano infatti il meglio della grande cultura e della grande religiosità dell’ebraismo umanitario, ma forse anche il meglio della nostra cultura e religiosità dell’umanesimo cristiano e comunque dell’umanesimo civile di chiunque venga al mondo.

SILVANO MAGNELLI