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Luci ed ombre a Portopiccolo, intanto incalza la stagione estiva

 |  Redazione sport  |  Commento del giorno

L’estate si sta avvicinando a grandi passi ed è proprio il caso, anche a beneficio della vasta clientela interessata, di ricapitolare la complessa situazione della baia di Sistiana. Giusto per darci un chiaro orientamento geografico, scendendo in baia giriamo, in prima battuta, il nostro sguardo nella stradina che porta a destra, zona Caravella, per intenderci. Qui il dominus della situazione, se non andiamo errati, è la Servizi ricreativi Sistiana srl, il cui titolare è Ivano Fari. Lo stabilimento balneare (con annesso parcheggio) è già aperto al pubblico. In questo fine settimana, sempre nella medesima zona e sempre sotto la regia della SrS, ha aperto i battenti  anche Base (club experience), la nuova proposta  per gli amanti del ballo in riva al mare che ha preso il posto del noto Cantera e che, stando alle premesse, punta ad una clientela raffinata e variegata, mescolando musica dal vivo a selezioni dei migliori d.j. sulla piazza, con l’obiettivo di fornire (verrebbe da dire, finalmente), una sana risposta alla voglia di divertimento della “meglio gioventù” in salsa friul-giuliana. A questo punto volgiamo lo sguardo, appena arrivati a in baia, all’area alla nostra sinistra, in direzione Castelreggio.  Qui i chioschi ed il parcheggio sono perfettamente funzionanti, nel mentre l’area dello stabilimento balneare è stata appena aperta al pubblico. Trattandosi di un’area affidata da poche settimane in gestione sempre alla SrS (la stessa che ha in gestione la zona Caravella) la società in questione, con una corsa contro il tempo, ha concluso, in tempi record, i lavori di attrezzaggio della spiaggia e a breve seguirà la ristorazione, con prezzi calmierati ed un’offerta enogastronomica ancorata alla tradizione locale. Sempre proseguendo da Castelreggio in direzione Portopiccolo, la successiva zona costiera è in concessione alla Baia di Sistiana resort che ha dovuto assumere l’impegno (pena l’eventuale decadenza della concessione in essere), di riattivare l’attività balneare dallo scorso 9 giugno.  Qui, da quanto si desume dalla dichiarazioni rese alla stampa, è stata presa una decisione sofferta, assunta per garantire un’apertura-ponte in attesa del subentro del soggetto che, nel giro di pochissime settimane, assumerà la gestione quasi totalitaria di Portopiccolo.  Il riferimento è al colosso thailandese Minors Hotels, cui fa capo il gruppo Nh hotels, che, come detto, avvierà la propria gestione dei principali asset di Portopiccolo a partire dall’hotel 5 stelle e dall’annessa spiaggia, rilevando la deficitaria gestione della Ppn, con un orizzonte temporale indicato, attualmente, a fine giugno.

Tutto bene, dunque?  Andiamoci piano. Se dal punto di vista dell’offerta turistica, si può senz’altra affermare che vi è stato uno sforzo sinergico e abbastanza coordinato di tutti i soggetti interessati per salvare l’imminente stagione turistica, dal punto di vista occupazionale e di una reale valutazione di quella che sarà la situazione complessiva di Portopiccolo nel breve-medio periodo vi sono sicuramente alcune importanti considerazioni da fare.

Partiamo innanzitutto del personale, sinora occupato nella gestione di Portopiccolo. I settanta dipendenti occupati dalla Ppn (ovvero la precedente, fallimentare gestione), hanno finalmente ricevuto (o, meglio, stanno per ricevere) la sospirata cassa integrazione straordinaria che è retroattiva dal 16 marzo scorso e sarà valida fino al prossimo 31 dicembre. Sin qui la buona notizia. L’altra notizia, più preoccupante, riguarda le prime mosse, pubbliche, del nuovo soggetto gestore, ovvero la Minor Hotels, presente a Portopiccolo col marchio Nh hotels che, nelle parole del suo direttore operativo, Marco Gilardi, ha “piantato”  subito alcuni precisi paletti nel disegnare il futuro della baia di Sistiana. Senza troppi peli sulla lingua, Gilardi ha premesso di aver trovato una situazione di abbandono all’Hotel Falisia e di voler rilanciare gradualmente Portopiccolo  così esponendosi in chiave futura “…vogliamo procedere col ritmo giusto, perché bisogna ricordare che stiamo subentrando in una situazione che era molto critica e non vogliamo sbagliare”.  Come si traduce tutto questo nei confronti dei dipendenti della Ppn? Anche in questo caso poche, secche parole. Dopo aver evidenziato che dei 70 occupati iniziali ne sono rimasti 45 (in quanto molti hanno trovato altre soluzioni occupazionali) e che il gruppo Nh non ha nessun obbligo giuridico di riassumerli, Gilardi ha confermato la volontà di “conoscerli sul piano professionale e impiegarli per questa stagione. Come in tutti buoni fidanzamenti prima ci si conosce bene, poi ci si sposa”.  Dunque, per quanto si capisce, la volontà sarebbe quella di fare una prima selezione del personale disponibile offrendo in prima battuta un contratto a tempo, fino a fine anno. Si tratta, ovviamente, di una presa di posizione osteggiata dai sindacati che hanno chiesto l’intervento immediato di Regione e Comune.  Posto che le posizioni di partenza appaiono piuttosto distanti, vedremo come andrà a finire e vedremo, soprattutto, se la pace sindacale reggerà  a fronte di una situazione che, a tutt’oggi, appare avere ancora caratteri di provvisorietà. A questo proposito (e passando al secondo punto del nostro ragionamento),  non possiamo dimenticare che sotto la precedente gestione di Ppn (oltre ad albergo e spiaggia), ricadevano  ulteriori rilevanti asset quali, in ordine sparso, il ristorante, la spa ed il centro congressi(tutti annessi all’albergo), decine di appartamenti a destinazione residenziale, la panetteria ed il bar della piazzetta.  Che ne sarà di tutte queste attività?  Nelle prudenti dichiarazioni rilasciate sinora dal direttore operativo di Nh hotels, non c’è traccia di impegni o date rispetto a tutti queste iniziative.  Come dobbiamo interpretare questo silenzio? Forse è ancora troppo presto per avere un’idea chiara in proposito però qualche considerazione ci sentiamo in dovere di farla. Mettendo insieme ciò che è avvenuto sinora alle varie gestioni di Portopiccolo, possiamo tranquillamente affermare che le aspettative iniziali di chi ha ritenuto di porre in essere questa opera di intensa cementificazione della baia di Sistiana non hanno dato sinora gli esiti sperati e che, probabilmente, l’idea di un polo turistico internazionale che avrebbe attratto ricchi turisti da tutto il mondo pare ben lontana dal concretizzarsi. Ora occorre rimboccarsi le maniche, con attenzione e prudenza, perché la strada è ancora lunga ed irta di ostacoli: il rischio “cattedrale nel deserto” è ancora lì, dietro l’angolo!

Emme Zeta  

Parole chiave: Trieste