Skip to main content

I giacimenti di gas inutilizzati. Perchè?

 |  Francesco Tremul  |  Commento del giorno

Pozzi chiusi, permessi tardivi, estrazioni ridotte al 6% dei consumi nonostante i giacimenti italiani custodiscano un tesoro da 350 miliardi di metri cubi di gas, tra riserve confermate e possibili. Un tesoro inutilizzato.

In base alle stime, anche solo limitandosi alle riserve certe, nel sottosuolo italiano ci sono almeno 90 miliardi di metri cubi di gas estraibili in tempi brevi. L’Italia vanta un patrimonio di 1.298 pozzi estrattivi, di cui 752 attivi ma inutilizzati.

Uno spreco motivato. Ma anche giustificato?

Nel 1994 l’estrazione copriva il 40% del fabbisogno nazionale (20 miliardi di metri cubi) ma nel tempo le percentuali si sono ridotte drasticamente: 9 miliardi del 2008, 7 miliardi nel 2015, 3,34 miliardi del 2021 (il 6% del fabbisogno), tra divieti di perforazione ed estrazione e ritardi autorizzativi.

Nello scenario attuale del mercato del gas in Italia l’estrazione ha un prezzo di 5 centesimi al metro cubo a fronte di un costo di importazione dall’estero da oltre 70 centesimi al metro cubo.