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Wartsila, denuncia per comportamento antisindacale

Fim, Fiom e Uilm hanno depositato in Tribunale a Trieste un esposto, denunciando la multinazionale Wartsila per comportamento antisindacale. La mossa è stata resa nota durante una conferenza stampa convocata dalle sigle sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, con Marco Relli, segretario Fiom Cgil, Alessandro&nb...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Economia e finanza

Fim, Fiom e Uilm hanno depositato in Tribunale a Trieste un esposto, denunciando la multinazionale Wartsila per comportamento antisindacale.

La mossa è stata resa nota durante una conferenza stampa convocata dalle sigle sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, con Marco Relli, segretario Fiom Cgil, Alessandro Gavagnin, segretario Fim Cisl e Giacomo Viola, della segreteria Uilm Uil, presente anche Fabio Kanidisek, Rsu Fim Cisl Wartsila.

L'obiettivo è ottenere dal giudice un intervento sulle modalità di comportamento dell'azienda finlandese, per bloccare (o almeno rallentare) la procedura di licenziamento - che interessa 450 dipendenti diretti del gruppo, senza contare l'indotto - e riavviare la trattativa, al momento in fase di stallo, dal momento che Wartsila non intende cambiare idea sul 'trasloco' in Finlandia.

Solitamente, hanno spiegato i sindacati, queste procedure sono rapide e in circa 20 giorni si potrebbe avere una sentenza. Nel dettaglio le accuse sono molto circostanziate. Il riferimento è alle rassicurazioni ricevute nell'incontro dell'8 marzo, quando Wartsila aveva annunciato al tavolo con Istituzioni e sindacati 79 assunzioni, anche nel sito di Bagnoli della Rosandra. La comunicazione della chiusura della produzione dei motori del 14 luglio è, quindi, arrivata come una doccia fredda.

Non solo: negli ultimi due anni l’azienda ha disertato regolarmente i tavoli sindacali, rispondendo alle richieste di convocazione con tempistiche di oltre tre mesi - a fronte della canoniche due settimane - e venendo meno agli impegni presi. Fim, Fiom e Uilm hanno più volte ribadito come l’azienda abbia mentito ai sindacati, ai lavoratori e tradito la città di Trieste.

Nella giornata di ieri, i rappresentanti sindacali sono stati in Prefettura per incontrare la delegazione Daewoo, in attesa dei 12 motori Wartsila bloccati nel Canale navigabile di Trieste, sottolineando come la loro presenza fosse legata esclusivamente al rispetto delle istituzioni.

Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato come l'esposto non bloccherà del tutto i licenziamenti, ma potrebbe ritardarli, facendo ripartire da zero il tavolo.

Il 22 agosto ci sarà una riunione a livello nazionale dei sindacati, con l’obiettivo di chiedere ancora una volta una maggiore attenzione del Governo in vista anche di una maxi manifestazione a inizio settembre per denunciare la deindustrializzazione di Trieste, dove solo l’8% è industria a fronte di una media nazionale del 20%.

Parole chiave: Carso