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In quell’anno Elisabetta, la futura regina d’Inghilterra, sposò il suo amato Filippo. La Polaroid lanciò sul mercato la macchina dalle foto istantanee. Morì il noto boss italo americano Al Capone. Ci fu il primo avvistamento di un Ufo. Nacque la Cia. E in quel 1947 nacque anche lui, a Sulmona: Ennio Cotognini. Dal 1967 a Trieste, maresciallo dell’Esercito. In questi 55 anni da queste parti l’abruzzese si è fatto sempre ben volere, nello sport come nella vita. Aveva iniziato a giocare nei Diavoli Rossi assieme ai colleghi di lavoro. Nel 1975 divenne arbitro di Coppa Trieste, hobby che tutt’ora pratica nonostante i suoi 75 anni di età. Lo fa naturalmente con moderazione ma senso di posizione e occhio sono rimasti quelli di un tempo. Aveva terminato la passata stagione dirigendo tornei estivi, ha ripreso in questi giorni nel Campionato Tergestino, mercoledi a Montebello e stasera (venerdi) a Soncini. Nella gara d’esordio di due giorni fa piccolo inconveniente per lui, una pallonata da pochi passi in pieno volto lo ha messo alle corde, ma non ko, dieci minuti di stop e poi via a riprendere a fischiare. Uomo di tempra dura. Nella sua vita sportiva anche tennis e sci. In particolare di quest’ultima disciplina fa parte del comitato organizzatore provinciale della Fisi dove è una delle colonne. Nella sua vita da pensionato non si annoia di certo insomma, lodevole è il suo passatempo principale: trascorre le giornate facendo del volontariato. Complimenti Ennio.
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