Skip to main content

Presentato il Chiarbola Ponziana, Nordici: "Nessuna pressione sui giocatori, puntiamo ad una salvezza dignitosa"

Tra pochi giorni il Chiarbola Ponziana festeggerà il primo lustro del nuovo corso, ossia quello della presidenza di Roberto Nordici. Oggi intanto, venerdi 19 agosto, la società ha presentato quella che sarà un’altra avventura in Eccellenza. “Da subito - racconta il presidente - ci eravamo attivat...
 |  Redazione sport  |  Calcio
Foto di gruppo alla presentazione del Chiarbola Ponziana

Tra pochi giorni il Chiarbola Ponziana festeggerà il primo lustro del nuovo corso, ossia quello della presidenza di Roberto Nordici. Oggi intanto, venerdi 19 agosto, la società ha presentato quella che sarà un’altra avventura in Eccellenza. “Da subito - racconta il presidente - ci eravamo attivati per mettere in atto un processo di risanamento, sia strutturale che economico. A distanza di cinque anni devo dire con una punta d’orgoglio che abbiamo fatto grandi cose. Dalla Prima categoria siamo riusciti a salire in Eccellenza, siamo senza debiti e anzi abbiamo un adeguato avanzo, il tutto con l’autofinanziamento. C’è da dire che non abbiamo sponsor e neanche sagre da cui attingere aiuti per la stagione per cui siamo molto contenti del nostro operato”. E a proposito di questi cinque anni, quando Nordici e la sua squadra capeggiata dal “braccio destro” Veronica Manosperti, erano arrivati c’erano 62 iscritti nelle categorie più piccole sino ai Pulcini. Nella stagione 2022/2023 gli iscritti saranno ben 140 con tutta la filiera giovanile. “Per quanto riguarda la Prima squadra - continua il numero uno societario - il nostro punto di forza è una triade, persone capaci e affidabili: Matteo Pribaz in qualità di Team Manager, Luca Trevisan come Direttore Sportivo e Alessandro Musolino, un tecnico che non ha bisogno di presentazioni nel panorama locale”. Ma quali saranno gli obiettivi stagionali del Chiarbola Ponziana? “Siamo consci di aver messo su una buona rosa con il 40 per cento di giocatori confermati rispetto alla stagione precedente e il 60 di nuovi, quasi tutti giovani di ottimo prospetto. La speranza è quella di salvarci dignitosamente, senza pertanto passare dai play-out. La cosa più importante in uno spogliatoio è la sua coesione e questa sono sicuro che ci sarà ancora. Partiamo con un profilo basso per cui i ragazzi non avranno assolutamente pressioni psicologiche dal dover cercare con tutti i mezzi risultati altisonanti”.

Parole chiave: Trieste