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L'Udinese raggiunge l'Empoli al 104' ma rimane a rischio retrocessione. Tifosi ospiti scatenati contro la polizia

La pareggite continua. La squadra con più spartizioni della posta di tutta Europa non si smentisce neanche nell’ultima gara casalinga della stagione arrivando così a quota 19. E restando sui record dell’Udinese, c’è anche quello di aver vinto soltanto una partita davanti al suo pubblico nelle 19 ...
 |  Redazione sport  |  Calcio
Sopra l'esultanza dell'Udinese subito dopo il gol del pareggio, sotto la polizia che cerca di tenere a bada gli ultras empolesi

La pareggite continua. La squadra con più spartizioni della posta di tutta Europa non si smentisce neanche nell’ultima gara casalinga della stagione arrivando così a quota 19. E restando sui record dell’Udinese, c’è anche quello di aver vinto soltanto una partita davanti al suo pubblico nelle 19 sfide disputate. Ad una giornata dal termine del campionato di serie A non tutti i verdetti sono stati ancora emessi. In alto c’è ancora da capire se la Roma accederà alla Champions League e poi da rifinire le partecipanti all’Europa League e alla Conference League. In coda il Sassuolo ha raggiunto la Salernitana in serie B. Manca ancora le terza retrocessa che uscirà da un lotto di quattro squadre: Empoli (33 punti), Udinese (34), Verona (34 e una gara in meno) e Frosinone (35). La formazione che sulla carta sembra essere messa peggio è l’Udinese che nell’ultimo turno farà visita al Frosinone a cui basterà un pareggio per tagliare il traguardo della salvezza. Il Verona deve ancora giocare in questo turno (a Salerno) e poi chiuderà contro l’Inter. L’Empoli attenderà la Roma già sicura del sesto posto e si presenterà senza Lukaku, Paredes e forse Dybala. E’ dunque plausibile immaginare in una vittoria toscana. Ecco perché l’Udinese dovrà cercare di vincere in Ciociaria, pena il rischio di tornare in serie B dopo trent’anni. Questo il quadro della situazione.

Tante le facce note tra il pubblico, tra queste quella di Franco Ciani, ex coach anche della Pallacanestro Trieste, e poi Rodolfo Vanoli, ex giocatore tra le altre di Udinese e Lecce e poi tecnico anche di Pordenone, Koper, Olimpia Lubiana, Dinamo Tirana e Udinese Primavera, un habituè in questi anni delle poltroncine del Rocco, promesso sposo alla Triestina nella scorsa stagione ma ad una stretta di mano non seguì la firma sul contratto. E non per colpa sua. Poi come di consueto, confusa nella folla, tanta parlata triestina e bisiaca di semplici amanti del calcio ad alti livelli.

Tornando all’Udinese, è stata una domenica pomeriggio allo stadio Friuli sconsigliata ai deboli di cuore. Dopo aver detto che anche contro l’Empoli c’è stato l’ennesimo sold out, che nel primo tempo sono usciti per infortunio prima Success, l’artefice del recente pareggio contro il Napoli, e dall’altra parte Cerri, che faceva un gran caldo, che è stata una partita dalle rare occasioni, sostanzialmente solo l’incornata a porta vuota dell’udinese Davis che sfiora il montante. Tutto il resto, comprese le polemiche, ruota attorno a tre episodi. Un gran gol di Maleh da fuori area annullato per un precedente (presunto) fallo di Niang in area locale. E poi i due rigori nel finale, entrambi netti. Il primo trasformato da Niang al 90’, il secondo (dopo il consulto al Var) insaccato al 104’ di gioco da Samardzic. Il pallone di quest’ultimo s’insacca all’incrocio con l’immediato triplice fischio. Nel frattempo bagarre in zoma panchine con qualche cartellino rosso sventolato dall’arbitro Guida.

A fine gara qualche sorriso per mister Cannavaro per il pari giunto in extremis che però non toglie preoccupazioni per la prossima sfida. Arrabbiato invece, senza alzare il tono della voce con una protesta educata, il tecnico empolese Nicola a cui non è andato giù il gol annullato a Maleh. Chi invece l’ha presa malamente è stato il pubblico ospite presente sugli spalti con un migliaio di tifosi. A fine gara, dopo una mezz’ora di attesa in curva attendendo che il pubblico friulano lasci l’impianto, nei pressi dei loro pullman si sono lasciati andare a scontri con la polizia. Nulla di grave per fortuna, lanci di bottiglie contro le stesse forze dell’ordine, ma pur sempre fatti da condannare.

MASSIMO UMEK

Parole chiave: Trieste, Gorizia