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Il Ruggito del Leone, pesante sconfitta della Pall. Trieste a Forlì: "Siamo su una deriva pericolosa"

Una Pallacanestro Trieste allo sbando perde sfiorando il trentello (92-64) sul groppone a Forlì e io non saprei se saltare a piè pari ogni commento e parlare di scenari a orologio oppure soffermarmi almeno un attimo sulla ennesima pessima performance dei nostri. Ci casco nella tentazione ovviame...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone
Una Pallacanestro Trieste allo sbando perde sfiorando il trentello (92-64) sul groppone a Forlì e io non saprei se saltare a piè pari ogni commento e parlare di scenari a orologio oppure soffermarmi almeno un attimo sulla ennesima pessima performance dei nostri.
Ci casco nella tentazione ovviamente, e diciamo che nel primo tempo ho visto anche alcuni momenti di bel gioco tanto che il divario con i romagnoli lo imputavo alla scarsezza dei singoli invece che alla mano infausta del coach; bei giochi dentro per Vildera (Candussi un fantasma tutta la gara) e anche qualcosa dagli esterni ci hanno tenuto in partita.
Poi nel terzo periodo è scesa quella nebbia che da quelle parti ormai non si vede più ma che ha fatto una riapparizione per noi e allora ecco Ruzzier palleggiare cercando una soluzione offensiva con quattro statuine del presepio a non fare un taglio dentro o dettare un passaggio laterale per non parlare di pick&roll o altre stranezze complicate. Morale: Ruzzier apparso nervoso e scarico mentalmente si becca fallo contro e tecnico, Filloy ha fatto capire che il dessert in tavola è ormai servito e coach Christian ha fatto da solo quello che forse (e sottolineo forse) avrebbe dovuto fare qualcun altro: si è tolto dal match facendosi espellere e da quello che abbiam visto finora non è da lui sbroccare così per cui qualcosa sta succedendo nel gruppo.
Uscito il coach, con Carretto abbiamo visto un po' di grinta e lotta specie in difesa mentre in attacco siamo naufragati e ci siamo avviati a un finale nervoso che ci ha portato a una debacle importante e di poca professionalità.
Certo mancava Reyes, va detto, ma non basta a giustificare la sfiducia e lo scioglimento mentale della nostra squadra.
Abbiamo tirato col 38% dal campo (16% nelle triple), abbiamo concesso otto rimbalzi in più a Forlì e perso quattro palloni di più, anche i numeri che erano positivi stanno voltando la schiena.
Siamo su una deriva pericolosa, speriamo succeda qualcosa perchè l'immobilismo di fronte a tutto quello che si è visto oggi, specie tra le pieghe della gara, non è la soluzione ai nostri problemi.
Uno sguardo nella valle di lacrime delle singole prestazioni: Filloy 0 su 8 da tre punti che sommato allo score della scorsa partita fa un totale di 0 su 17, Candussi impalpabile 1 su 4 da due punti e 0 su 5 da tre, Ruzzier 1 su 4 e 0 su 4, Deangeli 1 su 3 e 0 su 1 e mi fermo.
Un plauso a Campogrande che ho visto lottare e un complimento a Vildera, che ha predicato nel deserto senza mollare mai e concludendo con uno smagliante 9 su 12 al tiro.
Contano solo i play off si dice in giro e la società lo ripete come un mantra, ma nelle quattro trasferte con le nostre pari grado abbiamo racimolato quattro sconfitte per cui nei play off dove giocheremo più in trasferta che in casa deve cambiare tutto perchè altrimenti prevedo un'uscita con tanto di tappeto rosso al primo turno.
Adesso aspettiamo in un paio di giorni il calendario della fase a orologio e poi ne parliamo, sperando di aver smaltito un poco la tristezza e l'amarezza della partita di Forlì.
 
VITTORIO LEONE
 
Parole chiave: Trieste