Contano i play-off, bisogna essere in forma e in condizione a giugno. Contano soltanto i play-off: questo è il mantra che sempre più spesso recitano tifosi, appassionati e anche alcuni addetti ai lavori, persino coach Christian e il GM Arcieri che lo intonavano già ad ottobre.
Tutto giusto e tutto vero. Lo scorso anno Pistoia è salita in serie A partendo dal sesto posto prima dei playoff e in NBA Miami ha vinto l'Eastern Conference partendo dall'ottavo posto in griglia. Per cui se nel frattempo si gioca male, niente paura. Se si gioca abbastanza bene ma a Bologna e a Udine si perdono partite che con maggiore acume tattico si potevano vincere, fa niente. Se a Cividale venerdì prossimo contro una squadra in ripresa e senza Reyes succede che si perda, nessun dramma, non siamo ancora ai play off. Don't panic folks, don't worry, playoffs matter, this is work in progress and training time, ovvero "niente panico gente, nessuna preoccupazione, adesso ci sono preparazione e allenamenti, contano i playoff". E se succede che Reyes si rompe il menisco con uno stop di 30/45 giorni, che si riposi anche per 60/90 giorni così sarà fresco e pimpante a giugno quando conterà vincere e se lo potessimo sostituire con un "4" italiano verticale e con punti nelle mani, che magari quando Reyes rientrerà manderà in tribuna a rotazione i vari Bossi, Ferrero, Filloy e magari Campogrande, no, è inutile, abbiamo già un roster da A1 che temporaneamente gioca in A2 (De Meo dixit).
Siamo a posto così, e se il palazzo adesso si riempie solo a metà (quando va bene), nessun problema, nei playoff saremo in più di 6000 a incoraggiare e spingere i ragazzi. Vi piace tutta questa tendenza di pensiero? A me francamente no. A me piace vincere le partite che si dovevano perdere e non perdere quelle che si potevano vincere. A me piace arrivare all'inizio dei playoff nella migliore posizione possibile. Poi parlerà il campo.
VITTORIO LEONE
