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Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste batte una deludente Piacenza: "Salvati dal guerriero Filloy. Poco dalla vecchia guardia"

Meno male, abbiamo vinto una partita che dovevamo uccidere molto prima e che stavamo per perdere (parziale di 0 a 14 cavallo dell'ultimo quarto), salvati dall'istinto killer di un grande guerriero come Ariel Filloy, che se avessimo avuto in salute l'avremmo portata a casa anche a Cento. Piacenza...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone

Meno male, abbiamo vinto una partita che dovevamo uccidere molto prima e che stavamo per perdere (parziale di 0 a 14 cavallo dell'ultimo quarto), salvati dall'istinto killer di un grande guerriero come Ariel Filloy, che se avessimo avuto in salute l'avremmo portata a casa anche a Cento.

Piacenza ha deluso, mi aspettavo una squadra veloce e fresca mi è sembrata nell'insieme poca cosa. Molto bravo Filoni (ex Tortona) che si vociferava in estate venisse da noi (nel ruolo di Deangeli sarebbe stato ideale).

Comunque questa gara non l'abbiamo giocata male, anche se Brooks playmaker e Ruzzier guardia lo capisco poco, Brooks ha fatto benino catturando 10 carambole grazie al suo gran senso di posizione (già rilevato in più occasioni) ma quando palleggia fa venire i brividi. Ruzzier ha imbeccato Candussi alla grande ma a mio parere non è sereno, perde 5 palloni a partita e tira male. Con lui cito in velocità gli altri tre compagni di sventura dello scorso torneo ossia Deangeli, Bossi e Campogrande e li accomuno in un veloce oblio.
Vildera il suo contributo lo porta e Candussi fino a che non si carica di falli è un fattore. Senza Reyes la squadra si è compattata e ha voluto vincerla, trascinata da un alieno Ariel Filloy che con uno stellare 9 su 12 nelle triple ha affossato gli emiliani. Mi ha impressionato il suo finale di partita quando dopo due triple dalla punta figlie di personalità e attributi over size è andato in penetrazione come un bulldozer ad asfaltare pitturato e ferro. Segno anche di una invidiabile condizione fisica, ha giocato poco finora e alla sua età è determinante centellinare la fatica. Venendo ai numeri in generale, perdiamo sempre troppe palle in maniera anche goffa e gli avversari ci recuperano sempre troppi palloni, i due saldi producono troppi tiri regalati che per fortuna spesso li salviamo a rimbalzo (45 a 31 il saldo finale per noi).
Ma quando calerà questa performance saranno dolori per cui cerchiamo di gestire meglio i possessi (Ruzzier e Brooks 9 perse in due, il 50% del totale) per evitare di subire troppi tiri (Piacenza ha tirato sei volte più di noi con le stesse  percentuali nostre). 
A proposito di percentuali, abbiamo vinto grazie alla pochezza nei personali di Piacenza (il 35% in questo fondamentale è un suicidio) e grazie alla nostra mira finalmente adeguata per vincere: il 61% da due punti e il 37% da tre più il 78% nei tiri liberi sono i numeri giusti. 
E finalmente con un buon dosaggio nel tiro da tre punti (35 tentativi contro i 50 di qualche altra partita).
Tutto questo senza Reyes, che lo rivedremo domenica nel super derby contro Udine. Come ritornerà a Trieste? Sano? Stanco? A 27 anni non dovrebbe pagare troppo il doppio fuso orario ravvicinato ma chissà. Certo che con un Reyes visto fino adesso e un Filloy come quello con Piacenza, Udine dovrà sudare tanto per passare al PalaRubini e se si riuscisse a registrare difesa e possessi palla anche sudare tanto non servirebbe. La vinciamo noi. 
Con questa convinzione (o forse speranza) mi preparo per domenica sera.
 
VITTORIO LEONE
Parole chiave: Trieste