Nessuna fusione Burlo-ASUGI
"Le amministrazioni parlano per atti che sono molto chiari. Le opinioni espresse in un convegno non possono certo determinare la fusione tra il Burlo e l'ASUGI che, eventualmente, andrebbe comunque approvata dallo stesso Consiglio regionale. Ipotesi che finora nessuna forza politica ha mai proposto e che le deliberazioni prese nel tempo da diverse istituzioni di questa Regione smentiscono in modo categorico andando nel verso opposto".
Lo ha sostenuto a Trieste il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo in Consiglio regionale a una interrogazione a risposta immediata.
Riccardi ha citato in modo puntuale alcuni atti. "La legge regionale 27 del 2018, che delinea l'assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale, conferma che il Burlo è un ente autonomo dotato di personalità giuridica e di diritto pubblico. Una norma - ha aggiunto Riccardi - che può essere modificata solo dal Consiglio regionale. All'art. 3 si precisa inoltre che il servizio sanitario è composto anche dall'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste".
"Con la legge 22 del 2019, che ha completato la riforma del sistema sanitario regionale, il Burlo viene qualificato come presidio ospedaliero specializzato nell'area materno-infantile, viene potenziato il ruolo di hub per il territorio regionale attribuendo a questo istituto - ha specificato il vicegovernatore - le funzioni ospedaliere dell'area materno-infantile relativamente a pediatria, ostetricia e ginecologia per il territorio di competenza di ASUGI, da svolgersi oltre che presso la sede di Trieste, anche nei presidi ospedalieri di Gorizia e Monfalcone".
"Relativamente ai riconoscimenti ministeriali - ha aggiunto - il Burlo è soggetto a una verifica periodica per la conferma della qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Il Dm dell'ottobre 2020, adottato d'intesa con il presidente della Regione, conferma infatti nella disciplina materno-infantile il carattere scientifico del Burlo".
Nel corso del suo intervento Riccardi ha citato anche la Dgr 1965 del 23 dicembre 2021. "Quando vengono definite le funzioni dei livelli assistenziali, per sviluppare ulteriormente il ruolo di riferimento in area materno-infantile vengono assegnate al Burlo le seguenti nuove funzioni: il centro malattie rare pediatriche, le terapie cellulari e infettive, la terapia fisica e di riabilitazione, la psicologia clinica, la preservazione della fertilità, ostetricia e ginecologia e pediatria di Monfalcone viene confermata".
"Con il Dgr 1608 dell'ottobre 2021, che definisce lo schema di protocollo di intesa tra la Regione e le Università di Udine e di Trieste per lo svolgimento delle attività assistenziali di didattica e ricerca, è previsto l'esclusivo svolgimento dell'attività integrata del servizio sanitario regionale, oltre che presso ASUGI e ASUFC, anche presso il Burlo".
"In merito poi alle cure palliative pediatriche e alle terapie del dolore, un decreto della Direzione centrale - la 1345 del 2019 - stabilisce che il Burlo sia centro specialistico di riferimento per le cure palliative in ambito neonatale e pediatrico".
In conclusione il vicegovernatore ha snocciolato anche alcune dotazioni di carattere finanziario. "La legge regionale 24 del dicembre 2021 ha previsto uno stanziamento di 800mila € per la realizzazione di un cento residenziale di cure palliative pediatriche, mentre con la Dgr 1734 del 20 novembre 2020 è stato concesso al Burlo un finanziamento di 7 milioni e 235mila € per l'acquisizione e la sistemazione del comprensorio San Giuseppe per garantire le condizioni determinanti la funzionalità dell'istituto".
"Infine - ha concluso - con la Dgr 1257 del 2 agosto 2021 sono stati affidati all'istituto 150mila € per le preparazioni galeniche magistrali per l'olio di cannabis".