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Buona l'aria di Monfalcone

A Monfalcone la qualità dell'aria è buona. Questo il risultato dello studio presentato dal Comune di Monfalcone, finalizzato al “Biomonitoraggio della qualità dell’aria mediante l’impiego di licheni epifiti” e commissionato dall’amministrazione comunale ad esperti del settore di alto profilo quali i biologi Dario Gasparo e Marco Paparot e il for...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

A Monfalcone la qualità dell'aria è buona. Questo il risultato dello studio presentato dal Comune di Monfalcone, finalizzato al “Biomonitoraggio della qualità dell’aria mediante l’impiego di licheni epifiti” e commissionato dall’amministrazione comunale ad esperti del settore di alto profilo quali i biologi Dario Gasparo e Marco Paparot e il forestale Giuliano Lazzarin, della Società Cooperativa Ecothema di Trieste.

La biodiversità delle popolazioni licheniche epifite è considerata un ottimo indicatore dei fenomeni d'inquinamento atmosferico, soprattutto di quelli correlati alla presenza di gas fitotossici come l'anidride solforosa e gli ossidi di azoto (NOx). La tecnica si basa sul principio per cui maggiore è la concentrazione atmosferica degli inquinanti, minore è la biodiversità lichenica. In buona sostanza, più licheni ci sono e più diversi sono, meno l’aria è inquinata.

I risultati dello studio nel territorio comunale sono stati molto soddisfacenti e hanno evidenziato che in tutte le stazioni monitorate la qualità dell’aria è stata classificata tra valori associati ad una “naturalità media” a valori associati ad una “naturalità alta e molto alta”.

Lo studio ha effettuato un’analisi su 26 stazioni di monitoraggio su territorio comunale e non, ognuna comprensiva di almeno 3 alberi, per definire la quantità e la numerosità delle specie licheniche che vivono sulla corteccia degli stessi. “La numerosità di diverse specie viene tradotta in un Indice di Biodiversità Lichenica (IBL) che consente di classificare la qualità dell’aria nel punto di riferimento. L’indice biolichenico non consente di individuare quali e quanti inquinanti sono presenti, ma indica una qualità complessiva dell’aria” spiega l’assessore Cauci, “l’indice ha valori da zero, associati al cosiddetto ‘deserto lichenico’, a valori maggiori di 75 che indicano il massimo grado di naturalità dell’area”.

I risultati dello studio nel territorio comunale sono stati afferma l'assessore alla Sostenibilita ambientale Sabina Cauci molto soddisfacenti. Infatti in tutte le stazioni monitorate la qualità dell’aria è stata classificata tra valori associati ad una “naturalità media” a valori associati ad una “naturalità alta e molto alta”.

Delle 14 postazioni misurate a Monfalcone infatti, tutte hanno mostrato valori di naturalità buoni sopra il valore IBL di 45, tra cui 2 stazioni hanno avuto un IBL alto sopra 60 e ben 4 stazioni hanno presentato un IBL molto alto superiore a 75, valore che indica il grado massimo di naturalità, ossia qualità dell'aria ottima. Da notare che invece uno studio regionale del 2013 aveva trovato a Monfalcone un punto con naturalità molto bassa, da bollino rosso, con valori di IBL uguale a 2. Un altro studio del 2014 aveva trovato due punti con IBL inferiore a 45.

Non solo l'aria è buona, ma è migliore: dal confronto dei dati relativi al 2022 con uno studio regionale del 2014 è emerso che tutte e quattro le postazioni del Comune di Monfalcone riesaminate hanno avuto variazioni positive di naturalità indicanti un miglioramento della qualità dell'aria, invece sei postazioni al di fuori del territorio comunale hanno dimostrato un peggioramento.

“Il grosso miglioramento della qualità dell'aria evidenziata in città sembra andare in parallelo con la forte riduzione di emissioni inquinanti” spiega l’assessore Cauci. Lo confermano i dati: le emissioni a camino di ossidi di azoto della centrale a carbone sono infatti passate dalle oltre 1480 tonnellate all’anno del 2015 a circa 47,5 tonnellate all’anno del 2021.

“Visti gli importanti cambiamenti delle realtà produttive della città negli ultimi anni, alla quasi completa chiusura della centrale a carbone negli anni 2020 e 2021, al suo funzionamento a regime ridotto negli anni 2019 e 2022 e alle molteplici  azioni di contenimento delle emissioni di inquinanti, è stato possibile raggiungere questo importante risultato, confermato da solidi dati scientifici”, rileva il Sindaco Cisint.

Il lavoro svolto ha un ruolo fondamentale per poter monitorare nel tempo la qualità dell’aria e consentirà di comparare i dati con quelli che, pro futuro, l’Amministrazione intende nuovamente svolgere al fine di tenere sotto controllo la situazione. A tal fine, per agevolare studi futuri, si intendono piantumare nelle posizioni più adeguate dei Tigli, che sono gli alberi più idonei allo svolgimento di queste indagini.

Parole chiave: Monfalcone