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Franco Basaglia, da Poste un francobollo celebrativo per i 100 anni dalla nascita

In occasione del centesimo anniversario dalla nascita dello psichiatra e neurologo italiano Franco Basaglia (Venezia, 11 marzo 1924 – Venezia, 29 agosto 1980), passato alla storia poiché innovatore nel campo della salute mentale e per esser stato il grande riformatore della disciplina psichiatrica del nostro Paese che ha portato alla relativa ch...
 |  Gabriele Turco  |  Attualità

In occasione del centesimo anniversario dalla nascita dello psichiatra e neurologo italiano Franco Basaglia (Venezia, 11 marzo 1924 – Venezia, 29 agosto 1980), passato alla storia poiché innovatore nel campo della salute mentale e per esser stato il grande riformatore della disciplina psichiatrica del nostro Paese che ha portato alla relativa chiusura dei manicomi in seguito all’approvazione della legge 180 del 1978, Poste italiane ha reso noto che, a partire da oggi lunedì 11 marzo 2024, verrà emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo dedicato al medico italiano dal valore di 1,25 euro. L’affrancatura, realizzata in 250.000 unità, è stata disegnata dall’artista Emanuela L’Abate, già autrice di opere analoghe negli anni passati.

Esponente della psichiatria fenomenologica, è considerato lo psichiatra italiano più influente del XX secolo. Nel 1961 si trasferì a Gorizia con la famiglia e divenne direttore dell’ospedale psichiatrico isontino. Qui iniziò il suo radicale lavoro di trasformazione istituzionale, partendo dalle cattive condizioni in cui versavano i pazienti mettendo i loro bisogni al centro del loro processo di cura. Dopo una breve esperienza a Parma presso l’ospedale psichiatrico di Colorno, nel 1971 divenne direttore dell'ospedale psichiatrico di Trieste sito nel Parco di San Giovanni. Qui riuscì a mettere in pratica la concreta alternativa ai manicomi. Il Capoluogo Giuliano, nel 1973, divenne così per l'Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria "zona pilota". Il 13 maggio del 1978 fu approvata in Parlamento la legge 180, conosciuta ai più come “Legge Basaglia”, una disposizione in tema di accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori. Nel novembre del 1979 si trasferì a Roma per coordinare i servizi psichiatrici della Regione Lazio. Nella primavera del 1980 riportà un’aplasia al cervello e si ammalò. Morirà il 29 agosto, nella sua casa di Venezia. Nel 2001 l'OMS nel suo Rapporto Mondiale sulla Salute Mentale riconobbe l'esperienza basagliana come modello fondamentale per l'evoluzione dei sistemi di salute mentale di tutto il mondo.