L'omelia dell'Arcivescovo in occasione del Giorno del Ricordo

"Il Giorno del Ricordo, istituito con un’apposita legge dello Stato nel 2004 per coltivare la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo di migliaia di connazionali dalle terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, continua a interpellare la coscienza umana, cristiana e civile di Trieste. Oggi, Trieste, che custodisce e coltiva il ricordo di quella tragedia, in questa dolorosa giornata intende, con fermezza, affermare la verità storica degli orrori compiuti da uomini imbevuti di ideologie disumane che partorirono sopraffazione, distruzione e morte. Oggi, Trieste si impegna all’esercizio costante di una responsabilità morale verso le giovani generazioni per le quali costruire un mondo di giustizia e di pace. Oggi, Trieste ricorda perché ha deciso di essere una città di pace e per la pace, di riconciliazione e per la riconciliazione anche con i popoli vicini sloveno e croato. Oggi, la nostra preghiera sia di suffragio per le vittime di quella tragedia, sottratte ingiustamente e prematuramente alla vita, sia l’espressione di una affettuosa prossimità verso i loro famigliari e amici e segni anche un momento di riscatto di una stagione storica che fu carica di odio e violenza. In questo Giorno del Ricordo, affidiamo la nostra Trieste alla Vergine Maria, Regina della pace e Madre della riconciliazione, invocando la sua consolante protezione."

