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Giorno del Ricordo

Con una cerimonia solenne al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza si è celebrato oggi il Giorno del Ricordo, per commemorare le vittime delle foibe, l'esodo giuliano-dalmata e le drammatiche vicende del confine orientale negli anni a cavallo del secondo dopoguerra. Dopo la visita, ieri, del Presidente ...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

Con una cerimonia solenne al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza si è celebrato oggi il Giorno del Ricordo, per commemorare le vittime delle foibe, l'esodo giuliano-dalmata e le drammatiche vicende del confine orientale negli anni a cavallo del secondo dopoguerra.

Dopo la visita, ieri, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, alle celebrazioni, promosse dal Comune di Trieste e dal Comitato per i Martiri delle foibe, oggi erano presenti, tra gli altri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il governatore Massimiliano Fedriga, il sindaco Roberto Dipiazza, la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani, autorità civili e militari.

Nell'area della cerimonia sono schierati i gonfaloni, tra gli altri, dei Comuni di Trieste e Muggia e della Regione. Sono inoltre esposte bandiere e labari delle rappresentanze legate agli esuli. Tra il pubblico diversi gli studenti degli istituti locali.

Dopo la cerimonia dell'Alzabandiera, alla presenza di un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria, sono stati resi gli onori ai martiri delle foibe e sono state deposte davanti alla grande foiba corone d'alloro da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Regione e del Comune di Trieste, da parte del presidente del Comitato per i Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini, e una corona da parte dei rappresentanti delle associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati. Subito dopo è stato suonato il silenzio.

"Il prossimo passaggio deve essere il vedere tutti impegnati a consegnare questa triste pagina ai libri di storia, affinché diventi elemento di riferimento e di conoscenza civile della nostra comunità nazionale", ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a margine della cerimonia.

"È una pagina drammatica della storia italiana che spesso, nelle nostre scuole, si dimentica di ricordare", ha sottolineato anche Ciriani. "Le divisioni no devono alimentare l'odio e le divisioni, ma dobbiamo essere consapevoli che ciò è avvenuto e che delle persone sono state trucidate solo perché erano italiane. Dei passi avanti verso il riconoscimento sono stati fatti, ma c'è ancora molto altro da fare causa alcuni atteggiamenti negazionistici che ancora esistono e che noi dobbiamo respingere, non come forze politiche ma come Paese e istituzioni italiane".

"Oggi è una giornata importantissima - ha sottolineato ancora Zanin - perché a Basovizza, dopo anni in cui la cerimonia del Ricordo si è svolta in tono minore causa pandemia, vedo una partecipazione molto ampia, caratterizzata da civili e militari, da studenti ad alpini, da rappresentanti del mondo dello sport e da associazioni combattentistiche e d'arma, oltre a davvero tanti cittadini e cittadine che sono qui per capire e non voler rinnegare".

"Possiamo far finta di non vedere il dramma, di cancellarlo, ma l'orrore parla direttamente al nostro animo. Quando c'è da ricordare - ha concluso il presidente dell'Assemblea Fvg - vedo che la comunità risponde ed è il segnale che esiste una base valida per costruire un futuro di grande speranza e progresso. Sono questi, perciò, i valori che partono da Basovizza".

Parole chiave: Trieste, Carso