Saldo e stralcio delle cartelle esattoriali 2000-2015
Le misure relative al saldo e allo stralcio delle cartelle esattoriali a sostegno dei propri concittadini e delle proprie imprese adottata in base a una legge nazionale dai Comuni di Trieste e Monfalcone è stata al centro di una conferenza stampa congiunta dell’Assessore alle Politiche finanziarie del Comune di Trieste, Everest Bertoli e del Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint che si è tenuta nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste. Erano presenti per il Comune di Trieste anche il Direttore del Dipartimento Servizi Finanziari e Tributi del Comune di Trieste, Vincenzo Di Maggio e il Direttore del Servizio Riscossione Entrate, Gianluca Venier.
“Quella scelta per la conferenza stampa congiunta - hanno detto il Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint e l’Assessore alle Politiche finanziarie del Comune di Trieste, Everest Bertoli - è una data simbolica in quanto coincide con la scadenza per i Comuni italiani per l’adesione alla proposta del Governo relativa allo sfalcio e stralcio delle cartelle esattoriali al di sotto dell’importo di 1000 euro emesse nel periodo tra il 2000 e il 2015.
“Il Comune di Trieste, analogamente a quello di Monfalcone – ha esordito l’Assessore Bertoli - ha deciso di rinunciare a interessi e sanzioni di cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015 relative a tassa rifiuti, Ici e contravvenzioni stradali: una scelta, questa, che non pesa assolutamente sul bilancio comunale grazie a una gestione virtuosa dei residui attivi e passivi. Si tratta soprattutto di una scelta etica, in quanto, cancellando sanzioni e interessi, concede la possibilità ai nostri concittadini e alle imprese, in difficoltà dopo due anni di pandemia e una guerra che ha provocato grandissimi aumenti dei costi dell’energia, di pagare quanto dovuto e mettersi in regola con lo Stato e con il Comune”.
“Il Comune di Trieste – ha proseguito Bertoli – non ha problemi di bilancio, frutto della gestione virtuosa degli anni passati e anche grazie al fatto che il nostro bilancio non si basa sulle multe e sulle sanzioni elevate nei confronti di cittadini e imprese del territorio. Pertanto, abbiamo voluto aderire a una proposta che riteniamo importante e opportuna in considerazione del particolare periodo che stiamo vivendo”. Bertoli ha inteso ribadire un concetto chiave: “non si tratta – ha affermato - di un colpo di spugna rispetto a tasse e multe dovute, che rimangono. Quello che cancelliamo – ha spiegato ancora - sono infatti gli interessi accumulati e le sanzioni, che in alcuni casi superano l’importo stesso della tassa. Attraverso questa decisione cerchiamo di schierarci al fianco di cittadini e imprese lanciando un messaggio molto chiaro: le tasse sono dovute, ma in un momento di difficoltà vi veniamo incontro: cancelliamo sì sanzioni e interessi, ma pagateci il capitale”.
“Se oggi l’Amministrazione comunale di Trieste si può permettere di intraprendere questa strada – ha aggiunto Bertoli - è perché la gestione del bilancio comunale è stata non solo virtuosa, ma la gestione di fondi residui, tra attivi e passivi, è stata tale da consentirci di poter operare lo stralcio delle cartelle senza togliere risorse alle attività e alla “mission” politica della nostra Amministrazione”.
“Per quanto attiene nello specifico al Comune di Trieste, su una cifra complessiva per le cartelle esattoriali non pagate al di sotto della somma di mille euro nel periodo 2000-2015 che ammonta a circa 15 milioni di euro di capitale, si andrebbe a rinunciare a circa 6/7 milioni di euro di sanzioni e interessi, che peraltro – è stato sottolineato - erano già sterilizzati, cioè tolti dal bilancio”.
Ringraziando “per l’opportunità di essere ospitati per questa conferenza stampa in questa splendida Sala” per comunicare quella che ha definito “una scelta importante, etica e non ideologica”, il Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha sottolineato come “in un momento difficile per famiglie e imprese abbiamo deciso di recepire la norma nazionale per cancellare gli interessi e le sanzioni delle cartelle esattoriali, adottando delle scelte di responsabilità che partono dall’analisi dei numeri e degli effetti che ciascuna decisione produce sul bilancio del Comune, perché nel contempo vengono mantenute le quote capitale, ovvero le sanzioni emesse e le tasse ex Ici da pagare”. “La scelta che abbiamo fatto – ha proseguito Cisint - è compatibile con una maggiore probabilità di incassare la parte di imposta dovuta, perché, se ci sono criticità, queste non possono gravare sul cittadino. Non è un colpo di spugna per avvantaggiare chi finora non ha pagato, ma un atto di responsabilità, visto che talvolta more e agi hanno fatto anche quadruplicare il costo per il cittadino. La nostra operazione non impatta sul bilancio, ma è stata decisa a seguito di una puntuale verifica con tutte le componenti tecniche dell’ente”.
“Ritengo quindi – ha concluso Cisint - che il Governo abbia emanato un provvedimento giusto, perché vengono stralciate anche somme che comunque non andrebbero a beneficio diretto del Comune”.
I nuovi bollettini che arriveranno nelle case dei cittadini riporteranno pertanto la nuova cifra da versare in misura ridotta, al netto di interessi e sanzioni.