Il sindaco Roberto Dipiazza ha ricevuto in visita di commiato il prefetto e commissario del Governo Annunziato Vardè che, come noto, lascia Trieste per Roma, dove assumerà la direzione del Coordinamento e pianificazione delle forze di polizia del Dipartimento di Pubblica sicurezza.
Nel corso del cordiale incontro, presente anche il presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca, il sindaco Roberto Dipiazza ha voluto ringraziare sentitamente il prefetto Annunziato Vardè per il suo prezioso e sempre puntuale servizio alla città di Trieste e all’intera regione, sottolineando la proficua e attiva collaborazione intercorsa tra il Comune e la Prefettura a tutto beneficio della nostra comunità.
Tra i principali e più delicati momenti del “mandato triestino” del prefetto Annunziato Vardè si possono ad esempio ricordate le preoccupanti manifestazioni anti-Covid e la lotta alla pandemia, l'accoglienza ai cittadini ucraini, le problematiche legate ai profughi in arrivo dalla rotta balcanica, la restituzione alla comunità slovena del Narodni dom, con la cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nonché numerose vertenze di lavoro, la più importante quella della Wartsila e poi ancora la pianificazione di servizi per evitare turbative di ordine pubblico, per assicurare un soggiorno tranquillo ai residenti e ai tanti turisti, regolando così anche la movida. Importanti anche le diverse intese siglate e le iniziative avviate per prevenire eventuali infiltrazioni mafiose nei numerosi appalti che sono stati programmati con l'impiego delle ingenti risorse del Pnrr.
Come segno di stima e apprezzamento per l’opera svolta, la collaborazione e la sensibilità dimostrata, il sindaco Dipiazza ha consegnato al predetto Vardè il sigillo trecentesco della Città di Trieste, ricevendo a sua volta una targa celebrativa della Prefettura.
Il prefetto Vardè ha firmato anche il libro d’oro del Comune di Trieste dove ha lasciato la seguente dedica: “Ringrazio di cuore il sindaco Roberto Dipiazza per la splendida accoglienza e l’eccezionale rapporto istituzionale e umano che mi ha consentito di trascorrere un periodo indimenticabile della mia vita e che mi ha arricchito molto sia umanamente che professionalmente. Grazie davvero e un saluto cordiale a tutta la comunità di questa splendida e unica città”.
