Skip to main content

75° ritorno di Monfalcone all'Italia

Si è svolta questa mattina, al Monumento ai Caduti di via Fratelli Rosselli, la cerimonia per il 75esimo anniversario del ritorno di Monfalcone all'Italia, alla quale hanno preso parte, oltre al sindaco, Anna Maria Cisint, una rappresentanza del Comune di Ronchi dei Legionari, le Associazioni d'Arma, il Coro Grion e alcuni studenti delle scuole ...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

Si è svolta questa mattina, al Monumento ai Caduti di via Fratelli Rosselli, la cerimonia per il 75esimo anniversario del ritorno di Monfalcone all'Italia, alla quale hanno preso parte, oltre al sindaco, Anna Maria Cisint, una rappresentanza del Comune di Ronchi dei Legionari, le Associazioni d'Arma, il Coro Grion e alcuni studenti delle scuole Toti, Randaccio e Giacich.

Un anniversario importante, con una celebrazione che ha ricordato come, nel 1947, la città sia tornata a essere italiana quando, a mezzogiorno del 18 settembre, il governatore - il maggiore Harrie - presentò alla delegazione italiana le autorità monfalconesi che avevano collaborato con la Giunta Militare Alleata che si era insediata nel giugno del 1945. Poco prima delle quattro del pomeriggio, entrarono finalmente in città la Compagnia territoriale dei Carabinieri - la 32a Compagnia blindata del battaglione Padova - e i reparti della Guardia di Finanza e della Pubblica Sicurezza.

Due giorni dopo, davanti al Municipio, venne celebrata la cerimonia del passaggio dei poteri e il Tricolore ritornò a sventolare sul Palazzo comunale. Tutta la città fu presente, mentre la fanfara di un reggimento scozzese suonò gli inni alleati, tra balli e canti di gioia.

Dopo cinque anni di governo straniero, prima quello militare tedesco, poi quello alleato - inframezzato dai quaranta tragici giorni di occupazione da parte delle truppe jugoslave del maresciallo Tito - Monfalcone tornò italiana. Nel corso della cerimonia, il sindaco Cisint ha commentato così gli avvenimenti storici: “Le immagini e le storie di quella stagione ci rimandano all’esultanza della popolazione per quel momento speciale. Monfalcone, città italiana, ritornò ad appartenere alla nostra Patria, per la quale migliaia e migliaia di giovani si erano immolati, durante la Grande Guerra, nelle trincee del nostro Carso. Il nostro territorio usciva da un periodo oscuro e di incombente terrore: dal 1945 migliaia di cittadini italiani erano spariti o finiti nelle foibe per la loro fedeltà all’Italia”.

Ricordati anche i duemila 'cantierini' che scelsero di trasferirsi nella Jugoslavia comunista di Tito - che aveva tentato di annettere con la violenza il nostro territorio - alcuni dei quali finirono rinchiusi nel campo di concentramento di Goli Otoc, l’Isola Calva. Molti di loro poi ritornarono a Monfalcone, scegliendo la libertà e la democrazia.

Parole chiave: Monfalcone