Skip to main content

L'unico piano che vogliamo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Collettivo lavoratori Wartsila. Oggi si incontreranno presso il Ministero dello sviluppo economico le istituzioni, chi ci rappresenta e la dirigenza aziendale della multinazionale. A sentire qualcuno il destino sembrerebbe già scritto, con l'azienda pronta a presentare il suo "piano di mitigazione" per...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Collettivo lavoratori Wartsila.

Oggi si incontreranno presso il Ministero dello sviluppo economico le istituzioni, chi ci rappresenta e la dirigenza aziendale della multinazionale.

A sentire qualcuno il destino sembrerebbe già scritto, con l'azienda pronta a presentare il suo "piano di mitigazione" per chiudere questa partita, consegnandoci al destino freddo della procedura di legge che a tutto è servita tranne che impedire la riallocazione della produzione di Wartsila Italia.
Sulla cronaca locale leggiamo con interesse delle mosse di Regione e PD, con la presentazione di ricorsi ed emendamenti. Ringraziamo come sempre del (doveroso) sostegno, ma ricordiamo anche che se questa tragedia occupazionale è in atto, il motivo è che la classe politica di questo paese ha consegnato da tempo alle imprese la chiave per sfondare la porta dei diritti, consegnando il sistema paese e le politiche industriali nelle mani di soggetti privati, spesso senza scrupoli.
Dobbiamo ricordarlo, perché non vogliamo permettere che si faccia campagna elettorale sulla nostra schiena.
Dobbiamo ricordarlo perché leggi infauste, che permettono licenziamenti e altri scempi, sono state nel tempo - anche recentemente - votate da tutti quelli che oggi ci portano solidarietà e sostegno.
La manifestazione del 3 settembre porta direttamente al tavolo ministeriale del 7 settembre ed è proprio su quel tavolo che i lavoratori di Wartsila misureranno la compattezza istituzionale e sindacale e dove verificheremo che oltre le parole e le bandiere che sventolano ci siano anche i fatti.
 
Perché a noi questi servono.
Parole chiave: Trieste